riguastare
v. tr. [comp. di ri- e guastare]. – 1. Guastare di nuovo; nell’intr. pron.: mi si è riguastato l’orologio; dopo una breve schiarita, il tempo si è riguastato; con valore reciproco: avevano [...] fatto la pace, ma ora si sono riguastati. 2. non com. Con altro senso, r. un lavoro (soprattutto di cucito o a maglia), disfarlo quando sia riuscito male, per rifarlo daccapo: queste maniche sono state ...
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rappattumare
v. tr. [der. di patto, col pref. ra-]. – Rappacificare alla meglio, anche provvisoriamente: ho fatto del mio meglio, spero di averli rappattumati; metteva buone parole e cercava di rappattumarli [...] (Verga); e rifl., con valore reciproco, tornare in pace, in buoni rapporti, riconciliarsi: quei due si sono rappattumati, ma non so quanto durerà; quale consolazione sarebbe se la contessa avesse mai a rappattumarsi col marito (Rovani). ...
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comodo2
còmodo2 (ant. o region. còmmodo) s. m. [dal lat. commŏdum, neutro sostantivato dell’agg. commŏdus «comodo1»]. – 1. a. In genere, ciò che riesce piacevole e opportuno in quanto soddisfa i nostri [...] credito in banca (si tratta di effetti provenienti da simulazione di negoziazioni di vendita, con intreccio e scambio reciproco di firme tra operatori commerciali al fine di consentire a ciascuno di ottenere credito presso banche differenti). b ...
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morattismo
s. m. Orientamento politico e culturale di Letizia Moratti. ◆ Cinema e scuola sono da sempre gemelli. Luoghi, entrambi, d’apprendimento e rivolta, d’iniziazione e delusione, possono aprire [...] , «Scuola, controscuola, non-scuola», è dunque, tanto più nel periodo di «morattismo» imperante, un gioco di specchi, un rimando reciproco di insegnamenti o di castighi. (Mario Serenellini, Repubblica, 17 marzo 2004, Milano, p. X) • «È una spocchia ...
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compatire
v. tr. e intr. [dal lat. tardo compăti (comp. di con- e pati «patire») «sopportare, soffrire, insieme»] (io compatisco, tu compatisci, ecc.; come intr. aus. avere). – 1. a. Provar compassione [...] vi compatisco, a chi espone i suoi mali, le sue disgrazie; prov., meglio essere invidiati che compatiti; come rifl. reciproco: sotto la stessa calamità, era qui un altro patire, per dir così, un altro languire, ... un altro compatirsi e soccorrersi ...
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pinza1
pinza1 s. f. [dal fr. pince, pl. pinces, der. di pincer «pizzicare»]. – 1. Per lo più al plur. (le pinze, un paio di pinze), utensile formato da due branche d’acciaio unite a cerniera cosicché [...] libere possono essere munite, nella pagina interna, di piccoli solchi trasversali (p. anatomiche) o di minuti denti a reciproco incastro (pinze a denti di topo); serve invece ad afferrare e togliere le grappette delle suture chirurgiche la p ...
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intrattenere
intrattenére v. tr. [comp. di intra- e tenere, con raddoppiamento della t per analogia con trattenere] (coniug. come tenere). – 1. Trattenere una o più persone facendo o dicendo cose piacevoli, [...] chiaramente: intrattenersi a parlare, a ragionare, intrattenersi in conversazione, intrattenersi con gli amici, anche con valore reciproco: ci siamo intrattenuti a lungo a parlare dei nostri comuni interessi, a rievocare vecchi ricordi. 2. Anticam ...
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rimbeccare
v. tr. [comp. di rin- e beccare] (io rimbécco, tu rimbécchi, ecc.). – 1. raro. Beccare a propria volta. 2. fig. a. Ribattere con prontezza e vivacità, in modo polemico, mordente e duro: non [...] può dire una parola che la moglie lo rimbecca sùbito; nel rifl., con valore reciproco: hanno un caratteraccio, si rimbeccano tutto il giorno. Meno com., con oggetto di cosa: r. un’insinuazione, un’ingiuria. b. ant. Opporsi: la colpa che rimbecca Per ...
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rassomigliare
v. tr. e intr. [comp. di r- e assomigliare] (io rassomìglio, ecc.). – 1. tr., non com. Paragonare: in questi versi il poeta rassomiglia la giovinezza alla primavera. 2. intr. (aus. avere) [...] viso rassomiglia a suo padre; questo ritratto non mi rassomiglia affatto; con la particella pron., spec. con valore reciproco: i due gemelli si rassomigliavano come due gocce d’acqua; in famiglia ci rassomigliamo tutti. ◆ Part. pres. rassomigliante ...
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staffa
s. f. [dal longob. *staffa]. – 1. Ciascuno dei due arnesi di metallo che pendono dai due lati della sella, sorretti da corregge (staffili) attaccate alla sella stessa e di lunghezza regolabile; [...] si dice «scalare-procedimento amburghese» e si deve usare ogni volta che il saggio del conto corrente non è reciproco. ◆ Dim. staffétta, staffettina; accr. staffóne m., che è anche sinon. di staffa come elemento della costruzione navale in legno ...
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letteratura Nella metrica classica, si dice del verso che, letto sia da sinistra sia da destra, conserva lo stesso metro e il medesimo senso con la sola inversione delle parole. Fra i Romani ne scrissero i poeti neoterici del 2° sec. d.C. e...