retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, [...] , poi dalla trattatistica latina d’età classica (Cicerone, Quintiliano) e tarda (Marziano Capella, Boezio). Nel medioevo la retorica, la grammatica e la dialettica (la quale ultima ha per scopo la dimostrazione non la persuasione) costituivano le tre ...
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retoricoretòrico (ant. o raro rettòrico) agg. e s. m. [dal lat. rhetorĭcus, gr. ῥητορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di retorica, che riguarda la retorica: arte r.; scuola r.; la tradizione r. antica; [...] a simboli (si contrappone ad algebra sincopata e ad algebra simbolica). 2. s. m., non com. Studioso, maestro di retorica, retore: chi conosciuto non l’avesse, non solamente un gran rettorico l’avrebbe estimato, ma avrebbe detto esser Tulio medesimo o ...
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euroretorica
(euro-retorica), s. f. Slancio eccessivo e ridondante nei confronti delle questioni europee. ◆ Confrontiamoci dunque per quel che realmente pensiamo, destra e sinistra. E dissipiamo le ambiguità [...] Michele Merlino) c’è «una certa idea» dell’Europa e dell’europeismo che è proprio l’esatto contrario dell’euro-retorica politicamente corretta che tanto occupa le pagine dei giornali quanto serve solo a far sbadigliare studenti e giovani generazioni ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento [...] . sintattico, come l’iperbato e la sillessi, f. di costrutto; per la f. etimologica, v. etimologico. In senso ampio, sono figure retoriche anche la metafora e il traslato. 10. Apparenza e, in partic., bella apparenza: ci sta per f. e non per altro ...
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sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, [...] s., movimento culturale greco-romano del periodo dal 1° al 4° sec. d. C., fondato sul preminente interesse per la retorica intesa come patrimonio di verità morali. 2. Con valore negativo e polemico (già acquisito in Grecia con la critica di Platone ...
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chiasmo
chïasmo (o chïasma) s. m. [dal lat. tardo chiasmus, gr. χιασμός, tratto dal nome della lettera χ, per la sua forma incrociata] (pl. -i). – 1. Figura retorica, consistente nell’accostamento di [...] sintattica, si ha anche un mutamento o addirittura un rovesciamento del senso delle parole (come nell’antimetabole della retorica classica); è artificio frequente nella pubblicistica moderna, per la creazione di frasi programmatiche e di enunciati d ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti [...] medievale, la dialettica s’identifica con la logica e diviene una delle arti del trivio, insieme con la grammatica e la retorica. c. In Kant, d. trascendentale o «logica dell’apparenza» è la teoria degli errori naturali dello spirito umano, che si ...
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dialisi
dïàliṡi s. f. [dal gr. διάλυσις «scioglimento, separazione», der. di διαλύω «distinguere»]. – 1. In retorica, specie di iperbato, che consiste nell’interruzione di un periodo mediante un inciso [...] per es., nel passo dantesco, Inf. XXIX, 16-17: Parte sen giva, e io retro li andava, Lo duca ...). Nella retorica classica era chiamato d. (o diàlito) anche un costrutto senza congiunzioni, cioè l’asindeto. 2. In chimica fisica, separazione di soluti ...
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vieto
vièto agg. [lat. vĕtus «vecchio»]. – 1. a. letter. Vecchio: Una montagna v’è che già fu lieta D’acqua e di fronde, che si chiamò Ida; Or è diserta come cosa vieta (Dante). b. spreg. Detto di usanze, [...] opinioni e sim., non più attuali, che quindi hanno perso ogni validità e interesse: una retorica v.; il suo discorso si fonda su argomenti deboli e v.; anche anteposto al sost.: è una v. consuetudine; sono v. luoghi comuni. 2. tosc., non com. Di cibo ...
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prolessi
prolèssi (meno com. prolèpsi) s. f. [dal lat. tardo prolepsis, gr. πρόληψις «anticipazione», der. di προλαμβάνω «anticipare, prendere prima»]. – 1. Figura retorica consistente nel prevenire, [...] in posizione prolettica in: «questo vorrei dirvi fin d’ora, che sarete ampiamente ricompensati per il lavoro svolto»). b. Figura retorica consistente nell’enunciare come contemporaneo di un’azione un fatto che ne sarà solo la conseguenza (per es.: si ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), sotto lo stimolo della necessità oratoria,...
La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere arduo, deve fare i conti con la concezione...