concistoro
concistòro (o concistòrio; ant. consistòro) s. m. [dal lat. tardo consistorium (der. di consistĕre «fermarsi»), che significò dapprima «sala d’aspetto», poi, nel tardo Impero, «Consiglio dell’imperatore»]. [...] : entrare nel c., uscire dal concistoro. 2. Nella Chiesa greco-ortodossa, c. episcopale, specie di tribunale nominato dal Santo Sinodo. 3. a. Organo supremo della Chiesa calvinista, istituito da Calvino e composto del pastore, di anziani e di ...
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gonfaloniere
gonfalonière (ant. confalonière e gonfalonièro) s. m. [der. di gonfalone]. – Propr., nell’uso ant., chi portava il gonfalone, cioè l’insegna, il vessillo di una milizia, di una corporazione, [...] del collegio dei priori, per divenire in seguito capo del governo civile fino all’avvento del principato; g. di Santa Romana Chiesa, dignità conferita nel Medioevo e Rinascimento dalla S. Sede a personaggi benemeriti, con l’incarico di difenderne ...
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arcicattolico
(arci-cattolico), s. m. e agg. (iron.) Profondamente cattolico. ◆ [tit.] Tra [Arnaldo] Forlani e [Giulio] Andreotti spuntò l’arcicattolico [testo] […] [Bettino] Craxi sapeva che qualcuno [...] di Fatima, e ha giurato il 18, giorno del mio compleanno. Potrebbe non essere un caso». Fu con queste parole che il Santo Padre lo accolse nel cortile del palazzo apostolico, il 27 giugno 1999. A incuriosirlo, a parte la triplice coincidenza, era già ...
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lucernario2
lucernàrio2 (meno com. lucernare o lucernale) s. m. [dal lat. tardo lucernarium, e (hora) lucernalis, der. di lucerna «lucerna», come calco del gr. λυχνικόν, che aveva lo stesso sign.]. – [...] ambrosiana. Il termine è stato reintrodotto nella liturgia romana per indicare il rito iniziale della celebrazione della veglia pasquale la sera del sabato santo: comprende la benedizione del fuoco e del cero pasquale e la successiva processione. ...
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cortigiano
(ant. cortegiano) agg. e s. m. [der. di corte]. – 1. agg. Di corte, che riguarda le corti o chi sta in esse: costumi c.; dubitando forte più della invidia c. che della sua conscienza (Boccaccio); [...] un grado onorifico o con qualche incarico di fiducia; frequentatore di una corte, gentiluomo di corte: il domandò quello che del santo Padre e de’ cardinali e degli altri c. gli parea (Boccaccio); si elegesse uno della compagnia, ed a questo si desse ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante [...] Caterina V.) e nelle espressioni M. V., Maria Vergine, B. V., Beata Vergine; di vescovo, dopo il nome di un santo (sant’Agostino V.); di vice, per es. V. Com.te, vice-comandante; in espressioni composte, è abbrev. di vostro (V. E., Vostra Eccellenza ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] del cielo, fermatevi! Anche nel n. di, in partic. formule rituali: nel n. del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, parole con cui si accompagna il segno della croce; nel n. della Santissima Trinità, formula iniziale in uso un tempo nei trattati ...
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discesa
discésa s. f. [der. di discendere, disceso]. – 1. a. Atto del discendere, del venire giù, dell’andare in basso: la d. di Gesù Cristo agli Inferi; la d. dello Spirito Santo sugli apostoli; la [...] d. dei barbari in Italia; la d. del Barbarossa; d. dalla parte anteriore, sui pubblici mezzi di trasporto; la d. dell’ascensore, di un aeroplano; la d. del palombaro in fondo al mare; d. da cavallo; d. ...
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vangele
vangèle (o evangèle) s. f. pl. [dal lat. evangelia, pl. di evangelium «vangelo»]. – Antica forma di plur. di vangelo, limitata alla formula giurare alle sante V., o alle sante die V., per il [...] santo vangelo di Dio (lat. ad sancta Dei Evangelia): e così giurate a le sante die Vangele? (Sacchetti); io giuro alle sante Evangele Che ... ti farò della vita tapino (Pulci). V. anche guagnele. ...
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vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος [...] il complesso dei quattro vangeli: sta scritto nel V. che ... b. Il libro contenente i vangeli: giurare sul V., o sui santi V., mettendo cioè la mano sul libro dei vangeli. c. Brano del vangelo di cui viene data lettura durante la messa: inizio del ...
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Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una legge morale o religiosa, è per ciò stesso...
santo (sa')
Alessandro Niccoli
Compare in tutte le opere, con 175 esempi complessivi, assai variamente distribuiti: Rime 1, Vita Nuova 4, Convivio 30, Commedia 114, Fiore 25, Detto 1.
Nel suo significato più vicino all'etimo (s. è in rapporto...