scomunicazionescomunicazióne (o scomunicagióne) s. f. [der. di scomunicare], ant. – Scomunica: la scomunicazione non è altro che il furore di Dio che si versa sopra di te (s. Bernardino). ...
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minore
minóre agg. [lat. minor -ōris, che funge da compar. di parvus «piccolo»; cfr. meno e minimo] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur., o posposto al sost., [...] . 8); con altro senso, arti m., le arti applicate; ordini m., nella gerarchia ecclesiastica preconciliare, v. ordine, n. 8; scomunica m., quella in cui una persona può incorrere senza che la Santa Sede l’abbia scomunicata esplicitamente; opere m., di ...
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tollerare
(ant. o letter. tolerare) v. tr. [dal lat. tolerare, affine a tollĕre «levare»] (io tòllero, ecc.). – 1. a. Sopportare cose, fatti, situazioni spiacevoli o per naturale pazienza o perché si [...] : culti tollerati (oggi però si parla preferibilmente di culti ammessi); associazioni, sette tollerate. In diritto canonico, si dicono tollerati gli scomunicati colpiti da scomunica semplice e quelli colpiti da sentenza declaratoria o condannatoria. ...
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irretire
(ant. inretire) v. tr. [dal lat. irretire, der. di rete «rete»] (io irretisco, tu irretisci, ecc.). – In senso proprio, non com., catturare con la rete: i. i pesci. Più spesso fig., impigliare, [...] nel diritto canonico: sacerdote irretito nella (o da) censura, a cui sia stata inflitta una pena ecclesiastica (scomunica, interdetto, sospensione). In partic., attrarre a sé o sedurre con arte, con inganno, abbindolare, imbrogliare: fu irretito ...
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vitando
agg. [dal lat. vitandus, gerundivo di vitare «evitare, schivare»]. – Da evitarsi, che deve essere evitato: scomunicati v., sono detti, in diritto canonico, quelli colpiti dalla scomunica maggiore, [...] che ha gli effetti più gravi ...
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maledizione
maledizióne (ant. maladizióne) s. f. [dal lat. maledictio -onis, der. di maledicĕre «dir male»; propr. «maldicenza»]. – 1. a. L’atto e le parole con cui si maledice, con cui cioè s’invoca [...] e di esecrazione in cui si trova chi è stato maledetto: la m. di Dio è su quella casa. In partic., scomunica ecclesiastica: Per lor maladizion sì non si perde, Che non possa tornar, l’etterno amore (Dante). c. Più genericam., imprecazione violenta ...
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ribenedire
v. tr. [comp. di ri- e benedire] (coniug. come benedire). – Benedire di nuovo, o anche semplicem. benedire, per rimettere in grazia, per ridare purità a chi l’aveva perduta, per togliere una [...] maledizione, un interdetto, una scomunica a chi ne era stato colpito, per riconsacrare un luogo sacro sconsacrato: r. una chiesa, uno scomunicato; restituì papa Benedetto a’ cardinali Colonnesi il cappello, e Filippo re di Francia ribenedisse ( ...
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insordescenza
insordescènza s. f. [der. del lat. tardo insordescĕre; v. la voce prec.]. – Nel diritto canonico (in base al canone 2340 del codice non più in vigore), lo stato di chi per un anno permane, [...] senza segni di pentimento, nella violazione della legge che ha causato l’irrogazione della scomunica (o della sospensione), sicché diviene sospetto di eresia. ...
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ricomunica
ricomùnica s. f. [der. di ricomunicare], ant. – Assoluzione dalla scomunica: aveva gran bisogno di ritornare a Firenze, e cercava la r. (Sacchetti). ...
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ricomunicare
v. tr. [comp. di ri- e comunicare] (io ricomùnico, tu ricomùnichi, ecc.). – 1. Comunicare di nuovo (nel senso di far conoscere, rendere noto): gli ricomunicò più chiaramente le sue istruzioni. [...] 2. Amministrare nuovamente la Comunione; per lo più nell’intr. pron., ricevere di nuovo la Comunione: la mattina dopo si ricomunicò. 3. ant. Assolvere dalla scomunica: io ho tanto fatto col vescovo, che ti ricomunicherà (Sacchetti). ...
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scomunica Nelle Chiese cristiane, censura ecclesiastica che esclude il battezzato dalla comunione dei fedeli, vietandogli, in particolare, di amministrare e ricevere i sacramenti. Presuppone una grave responsabilità morale, cioè un peccato...
scomunicati
Raoul Manselli
I termini s. e ‛ scomunica ' non ricorrono in Dante. Per scomunica il poeta adopera l'espressione lor maladizion (Pg III 133), cioè maledizione degli ecclesiastici, ai quali allude in modo non certo positivo l'aggettivo...