visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età [...] e la corsiva, propria dei documenti, ambedue derivate da un’evoluzione locale della minuscola corsiva romana; peculiare di questa scrittura è inoltre l’uso di un alfabeto capitale, influenzato dalla scritturaaraba, con numerosi elementi decorativi. ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] di grado tenue di tutte quelle z che sono scempie nella scrittura; ciò dipende da un equivoco dovuto a un’ortografia infelice: zaffo, dal longob. zapfo), da s araba (es. tazza, dall’arabo ṭāsa; zucchero, dall’arabo sukkar), da s latina (es. zampogna, ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani [...] del sec. 3° (sporadicamente anche del sec. 2°), fu sopraffatta dall’arabo a partire dal sec. 7° e, morta come lingua parlata, rimane soltanto nella liturgia della Chiesa copta. Scrittura c., nata fra il 1° e il 2° sec. come adattamento della ...
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cufico
cùfico agg. [dal nome di Cufa, antica città dell’Iraq, molto importante per lo sviluppo della cultura musulmana] (pl. m. -ci). – 1. Scrittura c., caratteri c.: scrittura e caratteri usati nella [...] fase più antica (sec. 7°-10°) della scritturaaraba, sia epigrafica sia letteraria (esemplari del Corano, iscrizioni di monete, epigrafi monumentali), con forme rigide impiantate su una linea di base orizzontale. 2. Monete c.: monete coniate nei sec. ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate [...] tribale, m. amerindia, m. gitana, m. araba. In partic., nella tradizione colta occidentale, forma d’ e. Con riferimento alla scrittura o stampa di composizioni musicali: carta da m., con il pentagramma per la scrittura delle note musicali (con altro ...
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x, X
(ics) s. f. o m. – Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e altri prestiti non interamente adattati): corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che [...] rappresenta š nella scrittura di alcuni nomi proprî siciliani (es. i toponimi Xirbi, Xitta) e ˇ∫ nella scrittura di alcuni ); con questo valore, è un’antica abbreviazione spagnola della voce araba shai’ 〈šài〉 «cosa; incognita algebrica», in un tempo ...
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araboàrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani [...] pomellato, eleganti, vigorosi e resistenti alla fatica e alla fame, apprezzati soprattutto come cavalli da sella; scrittura a., la scrittura usata dagli Arabi (e adottata anche dai Turchi e Persiani), con i caratteri dell’alfabeto a. e con lettura ...
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siro
(o sìrio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Syrus (e Syrius), gr. Σύρος (e Σύριος)]. – Dell’antica Siria; abitante della Siria antica: L’Arabo, il Parto, il Siro (Manzoni); al plur., i S., nome con [...] sec. 7° d. C., quando essi furono sommersi dall’invasione araba. ◆ Nella forma siro, la parola compare anche come primo elemento Chiesa di Bisanzio, redatta in aramaico palestinese cristiano e in scrittura siriaca, con testi che risalgono al sec. 7° ...
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sukun
sukūn 〈sukkùun〉 s. m., arabo (propr. «riposo»). – Nella terminologia della grammatica araba, mancanza di vocale dopo una consonante interna di parola, e anche il segno che nella scrittura indica [...] questa mancanza ...
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traslitterare
(non com. translitterare) v. tr. [tratto da traslitterazione] (io traslìttero, ecc.). – Riscrivere un testo facendo uso di un sistema di scrittura diverso da quello originale: t. un testo [...] , greco, ecc., nell’alfabeto latino (v. traslitterazione). ◆ Part. pres. traslitterante, nell’espressione alfabeto traslitterante, l’alfabeto secondo cui si trascrive. ◆ Part. pass. traslitterato, anche come agg.: un’epigrafe araba traslitterata. ...
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riq‛a (o ruq‛a) Tipo di scrittura araba corrente che, dalla Turchia dove ebbe origine, si è diffusa in tutti i paesi che facevano parte dell’antico Impero ottomano.
naskhī Tipo di scrittura araba, rotonda, succeduto per l’uso corrente alla più arcaica cufica in epoca abbaside (9° sec. d.C.) e in età moderna adottato per i caratteri a stampa.