sennonche
sennonché (o 'se non che' 〈se nnoṅ ké〉; molto diffuso ma meno preciso senonché) cong. – Congiunzione subordinativa con valore eccettuativo, fuorché, eccetto che (in questo senso è letter.): [...] non che ... metterti là dove ella fosse (Boccaccio). Talora (nella lingua ant.) sta per se non è che, se non fosse che (con questo sign., solo nella grafia divisa se non che): Ese non ch’al desio cresce la speme, I’ cadrei morto, ove più viver bramo ...
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stampa
s. f. [der. di stampare]. – 1. a. L’arte e la tecnica di imprimere e riprodurre, in un alto numero di copie, scritti e disegni, mediante opportuni procedimenti, da una matrice in rilievo, in cavo [...] se la pasta colorante è applicata direttamente sul tessuto e fissata con una successiva vaporizzazione, s. indiretta, se si applica prima un mordente, a disegno, e specie e la qualità proprî di persone (esolo raram. di cose): Natura il fece, e poi ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] s. di sé, la coscienza della propria responsabilità o dignità); la pura vita, cioè a dire il semplice s. dell’esser proprio (Leopardi); e con altri complementi: avere il s. della propria forza, della propria debolezza (detto non solo di una persona ...
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senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] ; caffè con zucchero o senza?; spesso però la contrapposizione èsolo indiretta, in quanto la prep. senza serve a sottolineare la cosa farei s. di te, s. il tuo consiglio?, se non ci fossi tu, se non avessi il tuo consiglio. b. Usi proprî ha nelle ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] sono tenuto a dirlo; secondo, non lo so; terzo, se anche lo sapessi non ve lo direi»). Aggiunto al nome t. di S. Martino, t. di Camollia). c. agg. e s. m. Costituito di tre unità, solo in pochissime locuzioni: t. rima, la terzina come strofa di tre ...
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significanza
s. f. [der. di significare; nel sign. 2, dall’ingl. significance]. – 1. ant. a. Significato. b. Segno, indizio: alcun segnale che gl’iddii avessero mandato in s. della salute di Biancofiore [...] dotata di significato, ossia di essere significante; il termine è usato soprattutto (nell’ambito dell’empirismo logico) nella locuz in base al quale una proposizione ha significato solose sono indicate le procedure per verificarla: in questo ...
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superbo
supèrbo agg. [dal lat. superbus, der. di super «sopra»]. – 1. a. Che ha in sée dimostra superbia (è il più com. e pop. degli agg. sinonimi o di sign. affine, come altero e altezzoso, orgoglioso, [...] di quelli): un uomo s., una donna s.; è oltremodo s.; quanto sei s.!; che gente s.!; è s. con tutti; non devi mostrarti s. con dei s. nel Purgatorio dantesco. Con riguardo al solo comportamento esteriore (cui può anche non corrispondere un sentimento ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] prese (Dante). b. Afferrare cosa o persona o animale solo in parte (e in tal caso la parte che propriamente si afferra può essere pollo per le zampe; Venne al cavallo, e lo disciolse e prese Per le redine, e dietro se lo trasse (Ariosto); p. il toro ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della [...] al sign. 2 b): a. letter. In vista, a quanto si può vedere e giudicare dall’aspetto, dall’espressione del viso o anche dall’atteggiamento di tutta la persona: un veglio solo, Degno di tanta reverenza in vista, Che più non dee a padre alcun figliuolo ...
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primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] che sono divisibili soltanto per sé stessi e per l’unità: per es., 2, 7, 23 sono numeri primi, mentre 10 è un numero non primo quindi ho diritto a una certa considerazione). Con altro sign. (esolo al masch.), chi, in un duello, scende sul terreno ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' N) e, con le isole, addirittura per...
Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.
La pianta della città mostra...