designazione
designazióne s. f. [dal lat. designatio -onis; il sign. 2, per influenza del fr. désignation]. – 1. L’atto di designare, il fatto d’essere designato, cioè proposto per un determinato ufficio: [...] L’atto di designare, di indicare cioè con precisione un qualsiasi oggetto reale o anche astratto o immaginario mediante un segno o un insieme di segni linguistici (nome, appellativo, epiteto o altra specificazione), talora anche non linguistici; e il ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] partic.: a. Nella scrittura, e spec. nella scrittura a macchina, ciascuno degli intervalli tra parola e parola o tra due altri segni: lasciare un doppio s. tra due numeri; per dare rilievo alla parola, ho battuto uno s. tra lettera e lettera; con ...
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pausa
pàuṡa s. f. [dal lat. pausa, connesso col gr. παῦσις «cessazione» o formato sull’imperat. aoristo παῦσαι «férmati» di παύω «cessare, far cessare»]. – 1. In genere, arresto, sosta, fermata: il bastardo [...] una breve, d’una minima, d’un quarto, d’un ottavo; i violini hanno una p. di due battute; segni di p. (o anche assol. pause), i segni che nella scrittura musicale indicano il valore delle pause da farsi. c. Nel linguaggio medico, pause del cuore, gli ...
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consonantico
consonàntico agg. [der. di consonante] (pl. m. -ci). – Di consonante, di consonanti: suono c.; nesso, gruppo c.; scrittura c., quella che indica distintamente i soli segni delle consonanti [...] (come, per es., nei primi alfabeti semitici); analogam., alfabeto c., alfabeto che possiede segni per i soli fonemi consonantici; testo c., redatto in scrittura consonantica. ...
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articolato1
articolato1 agg. [part. pass. di articolare2; il sign. 3 era già noto al lat. articulatus]. – 1. a. Che ha possibilità di articolarsi, che ha libero il movimento, detto degli arti del corpo. [...] poesia); scene di un dramma male articolate, ecc. 3. Linguaggio a., il mezzo di espressione che fa uso di segni fonici, coordinati fra loro secondo norme grammaticali ai fini dell’espressione di un determinato concetto (contrapp. al linguaggio mimico ...
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lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; [...] forma di scrittura non alfabetica, una serie di segni, di simboli, o altra notazione, rappresentazione o registrazione parte di dispositivi capaci di riconoscere e acquisire o rilevare o tradurre segni e dati di varia natura: l. di suoni, l. di ...
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insegna
inségna s. f. [lat. insĭgnia, pl. del sost. neutro insigne «segno, insegna», comp. di in-1 e signum «segno»]. – 1. In genere, qualsiasi segno o contrassegno visibile, che sia distintivo di una [...] di un’impresa anche di natura economica, ecc. b. Negli eserciti antichi, asta adorna di un drappo o di altro segno distintivo raffigurante una divinità protettrice o un animale sacro (per es., a Roma, dal periodo della repubblica, l’aquila delle ...
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geroglifico
geroġlìfico (ant. ieroġlìfico) s. m. e agg. [dal lat. tardo hieroglyphĭcus, gr. ἱερογλυϕικός nella locuz. ἱερογλυϕικὰ γράμματα «lettere sacre incise»; comp. di ἱερός «sacro» e γλύϕω «incidere»] [...] fascio romano, una spada ed una borsa appoggiate al fascio, una bilancia e ’l caduceo di Mercurio (Vico). b. fig. Segno, scrittura difficile a leggersi o a interpretarsi, scarabocchio: chi li capisce questi suoi g.?; la parete era piena di g. strani ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. [...] comprensiva delle correnti e delle opere poetiche del Novecento che hanno alla base elementi visuali specificamente significanti (segni e testi tipografici, segni iconici e verbali, ecc.). ◆ Avv. viṡivaménte, per quanto concerne l’aspetto visivo. ...
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tacca
s. f. [dal germ. *taikka «segno»]. – 1. Piccolo incavo ottenuto sul margine di un oggetto con due tagli convergenti così da assumere, solitamente, una forma a V: le t. del braccio della stadera, [...] a un determinato peso, su cui scorre il romano (più genericam., il termine indica anche i piccoli intagli, o semplicemente i segni, che delimitano le divisioni della scala di uno strumento di misura, per es. un regolo graduato); le t. del ponticello ...
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Segni Comune della prov. di Roma (61 km2 con 9332 ab. nel 2008). Il centro è situato a 668 m s.l.m. su uno sprone calcareo dei Lepini settentrionali. Cave di calcare, con annessi stabilimenti per la produzione di calce.
Colonia fondata secondo...
Vedi SEGNI dell'anno: 1966 - 1997
SEGNI (v. vol. VII, p. 154)
N. Cassieri
(v. vol. VII, p. 154). Nuovi dati sulla tecnica costruttiva e sullo sviluppo perimetrale delle mura urbiche in opera poligonale sono scaturiti da alcuni saggi esplorativi...