umiliare
v. tr. [dal lat. tardo humiliare, der. di humĭlis «umile»] (io umìlio, ecc.). – 1. letter. Abbassare, inchinare in segno di rispetto: u. il capo, u. la fronte davanti a qualcuno; Del feroce [...] familiare lo addolora e lo umilia; con uso assol.: una beneficenza, un contegno sprezzante che umilia. b. letter. Rendere meno superbo, più mite o comprensivo: e ’n quante note Ho riprovato umilïar quell’alma! (Petrarca). c. non com. Mortificare ...
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incisione
inciṡióne s. f. [dal lat. incisio -onis, der. di incīdĕre «incidere2»]. – 1. a. L’operazione dell’incidere; taglio più o meno profondo, di solito netto e sottile e praticato con strumento tagliente [...] uniformemente, così da ottenere infine, esponendo la lastra all’azione dell’acido (morsura), il caratteristico aspetto delicato del segno del lapis. Il disegno, ottenuto con le diverse tecniche ora descritte, può risultare in cavo o più raramente in ...
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gioia1
giòia1 s. f. [dal fr. ant. joie, che è il lat. gaudia, plur. di gaudium: v. gaudio]. – 1. a. Intensa e piacevole emozione che si prova quando un fine, più o meno consapevolmente perseguito, viene [...] , ma anche una g. crudele, torbida, perversa; essere ebbro, pazzo di g.; grida, canti, lacrime di g.; fuochi di g., accesi in segno di grande festa; la notizia mi ha riempito di g.; l’incidente turbò la g. della serata; darsi alla g., alla pazza g ...
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segnatura
(ant. signatura) s. f. [der. di segnare; nel sign. di «firma, sottoscrizione» dal lat. mediev. signatura, der. di signare «firmare»]. – 1. In genere, l’atto, il fatto, il modo di segnare, e, [...] di ogni foglio di stampa. 2. Il fatto di portare segnato; solo nell’espressione teoria della s., dottrina medica diffusa particolarmente ricerca, che si manifestano in un’eco più o meno visibile sullo schermo avversario; una segnatura radar prossima ...
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eteroclito
eteròclito agg. [dal lat. tardo heteroclĭtus, gr. ἑτερόκλιτος, comp. di ἑτερο- «etero-» e tema di κλίνω «declinare»]. – 1. In grammatica, in senso proprio, di nomi, aggettivi, verbi che si [...] , detto spec. di nomi o di aggettivi. 2. fig. Strano, stravagante, riferito a parole o persone: non era atto a fare stare a segno un cervello e. e così balzano (Varchi); meno com., dell’aspetto esteriore d’una persona: faccia, figura eteroclita. ...
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nero1
néro1 agg. [lat. nĭger -gra -grum: v. negro]. – 1. a. Nel linguaggio scient., è detto nero un corpo che assorbe integralmente la radiazione luminosa che lo investe (al contrario di un corpo bianco, [...] oggi il nero è, in molti paesi, segno di lutto: mettere l’abito n.; chiesa segnato sul libro n., lo considera nemico); magia n., v. magia; mano n., v. manonera; messa n., v. messa1, n. 3; oro n., nome con cui si indica talvolta il petrolio (meno ...
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profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa [...] quel punto il mare è molto p.; nei punti dove il fiume è meno p.; i cassetti devono esser p. 50 cm circa. d. Che qualcuno; espressioni di p. stima, di p. rispetto, di devozione p.; Segno d’immensa invidia E di pietà p. (Manzoni); lo guardava con p ...
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freno
fréno s. m. [lat. frenum, dal tema di frendĕre «digrignare i denti»]. – 1. a. Il morso che si mette in bocca al cavallo e a cui s’attaccano le redini per reggerlo e guidarlo; in questa accezione [...] il termine, meno com. di morso, è usato quasi esclus. nelle locuz. mordere, rodere il f., riferite propr. i desiderî, la propria lingua, ecc.), far stare a dovere, a segno; stringere i f., aumentare il rigore, irrigidire la disciplina, soprattutto per ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] anche più avanti, al n. 2 g); il termometro segna zero gradi, o semplicem. segna z., è a z. (nella scala Celsius o centigrada (o quanto z.); in casa è la moglie che comanda, lui conta meno che z.; per quanto si sforzi, non capirà mai uno z.; quanto ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] idee: i. espressa in parole, tradotta in immagine; vocabolo, segno che esprime un’i. o richiama un’i.; nella parola cosa, concepirla nei suoi caratteri essenziali, in modo più o meno corrispondente alla realtà: ho scorso alcune pagine per formarmi un ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di un corpo subiscono per la vicinanza di un...