chiave
s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità [...] o le somme ch., le sacre ch., insegne della Chiesa, simbolo dell’autorità pontificia; presentare, offrire le ch. della città, in segno di sottomissione a un vincitore o come atto d’onore a un sovrano o ad altro grande personaggio. 2. fig. Mezzo che ...
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sbarra
s. f. [der. di barra, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. Trave, palo, asse (di legno, di metallo o di altra materia) che serve a chiudere, serrare, impedire il passaggio e sim.: serrare la porta [...] l’attrezzo completo, composto da sbarra, dischi e morsetti (più propriam. detto bilanciere). 3. Lo stesso che barra, come segno grafico costituito da una breve e sottile lineetta tracciata in senso obliquo, verticale o orizzontale, adoperata per varî ...
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diacritico
diacrìtico agg. [dal gr. διακριτικός «atto a distinguere», der. di διακρίνω «distinguere»] (pl. m. -ci). – Propr., che ha valore distintivo. Si usa soltanto nella locuz. segni d., segni grafici [...] per indicare correzioni, interventi dell’amanuense o del curatore, passi espunti o interpolati, ecc. In senso ampio, si chiama talora segno d. (o lettera con valore diacritico) anche una lettera alfabetica che sia usata solo per dare a un’altra un ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] e sonore; col passare del tempo per indicare la sonora s’introdusse la nuova lettera G, lieve modificazione grafica del segno C. Il latino classico conosceva soltanto la occlusiva velare palatale sorda, ossia il cosiddetto c duro ‹k›; ma davanti alle ...
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voi
vói (ant. e poet. vui) pron. pers. pl. [lat. vōs]. – È il pronome di seconda persona plurale, usato cioè dalla persona che parla quando si riferisce ad altre persone realmente o idealmente presenti; [...] quale non si avesse tale confidenza da potere usare il tu, sia in segno di deferenza quando questa persona fosse di grado socialmente elevato o un superiore, sia in segno di distacco quando la persona appartenesse a un rango sociale inferiore o fosse ...
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acrofonia
acrofonìa s. f. [comp. di acro- e -fonia]. – Principio su cui è fondato l’alfabeto fonetico egizio-semitico, consistente nell’assegnare a un segno in origine pittografico il valore del suono [...] iniziale della parola da esso rappresentata: così il segno indicante la «mano», che vale in Egitto d, vale i nelle scritture semitiche, perché la parola «mano» è in semitico yōd (su questo principio era fondato anche uno dei sistemi di numerazione ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] grammatica greca, s. aspro, l’aspirazione che in alcune parole accompagna la vocale iniziale, e che è costante per la consonante ρ, e il segno stesso «῾» con cui essa viene indicata (per es., in ὁμοῦ, ῥεῖ); l’assenza di aspirazione viene indicata col ...
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chinare
v. tr. [lat. clīnare, dal gr. κλίνω]. – 1. Volgere o piegare in basso: ch. gli occhi, lo sguardo, le ciglia, abbassarli, guardare verso terra, anche in segno di pentimento, di umiliazione, di [...] sottomissione, umiliazione, rassegnazione, riverenza: ai miei rimproveri chinò la testa; ch. il capo, con movimento rapido, in segno di consenso o di saluto: non rispose alla mia domanda, ma chinò impercettibilmente il capo; anche, inclinarlo ...
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orma
órma s. f. [der. di ormare]. – 1. Segno, impronta che il piede dell’uomo o la zampa di un animale lascia sul terreno: imprimere, lasciare, stampare le proprie o. sulla sabbia; i sentieri si perdevano [...] : la polizia è ormai sulle o. dei malviventi (più com. sulle tracce). 2. fig. Nel linguaggio letter. e poet.: a. Segno, indizio lasciato da un avvenimento, da un’azione: si vedono dappertutto le o. della civiltà romana; fatti che imprimono nell’animo ...
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palma2
palma2 s. f. [lat. palma, che è lo stesso etimo della voce prec., con altro sign.]. – 1. Al plur., palme (lat. scient. Palmae), in botanica sistematica, famiglia di piante monocotiledoni, che [...] ricavato per incisione da diversi tipi di palma. 4. a. Ramo di palma che presso gli antichi Greci e Romani era segno di vittoria; in senso fig., vittoria, premio, successo: conseguire, riportare, ottenere la p. (o la p. della vittoria); ecco di tante ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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