pi2
pi2 s. m., raro f. – Nome della consonante π, Π, 16a lettera dell’alfabeto greco, corrispondente alla consonante e al segno p dell’alfabeto latino. Nella numerazione greca, un π minuscolo con apice [...] ai grammatici alessandrini, con Π viene indicato il 16° libro dell’Iliade, con π il 16° dell’Odissea. In matematica, il segno π (solitamente letto pi greco) è spesso usato per indicare un piano, e in partic. il quadro nei metodi della prospettiva e ...
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ricordo
ricòrdo s. m. [der. di ricordare]. – È in genere sinon. di memoria, ma con accezioni più limitate (solo memoria, infatti, indica la funzione psichica, la facoltà, la capacità di ricordare). Quindi: [...] una memoria affettuosa: tieni questo ritratto come mio r.; ho perduto un anello che era un caro r. di famiglia. c. Segno che ricorda una disgrazia, un fatto spiacevole: questa cicatrice è il r. di una ferita riportata in guerra; vedi questo graffio ...
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distintivo
agg. e s. m. [der. di distinguere, distinto]. – 1. agg. Atto a distinguere: segno d., caratteri distintivi. In linguistica, carattere d. (o tratto pertinente), di un fonema e in genere di [...] ballo da gallo. 2. s. m. Contrassegno, di varia specie, che serve in genere a far distinguere o riconoscere. In partic.: a. Segno di stoffa o di metallo o d’altro, con scritte o emblemi, che, portato sull’abito, sulla divisa o sul copricapo, indica l ...
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distinzione
distinzióne s. f. [dal lat. distinctio -onis, der. di distinguĕre «distinguere»; nel sign. 2 b, sul modello del fr. distinction]. – 1. a. In senso attivo, il fatto di distinguere, e l’atto [...] parole che dimostrano riguardo, deferenza o preferenza verso qualcuno: trattare con d.; meritare una distinzione. b. Segno d’onore, onorificenza: conferire una d.; ottenere distinzioni e privilegi; in araldica, distinzioni di dignità, o contrassegni ...
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banda2
banda2 s. f. [lat. mediev. bandum «insegna» (e come collettivo banda «milizia, partito, fazione»), dal got. bandwō «segno»]. – 1. ant. a. Insegna dei corpi militari, costituita da un drappo che [...] , detto appunto «dalle Bande Nere» per le strisce di stoffa nera portate sull’armatura da lui e dai suoi soldati in segno di lutto per la morte di papa Leone X. c. La più piccola suddivisione militare-amministrativa del tema bizantino, governata da ...
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associativo
agg. [der. di associare]. – 1. a. Di associazione: legame, rapporto a.; o che si riferisce alle associazioni: diritto associativo. b. Che tende ad associare, che ha capacità di associare: [...] letteraria, quello che procede per associazioni d’idee più che secondo i canoni della sintassi. Nella scrittura dei primitivi, segno a., segno espresso con il disegno di un oggetto concreto che sta invece di una parola che per associazione è connessa ...
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et
cong. lat. – Forma lat. della cong. e, che nella scrittura italiana è stata adoperata fino al sec. 18°, scritta per esteso o in forma abbreviata &, col valore di e, ed; si usa nei telegrammi, [...] ’importa un et, e sim., lo stesso che ette. ◆ Il segno & deriva da un’antica legatura corsiva delle lettere e + t di parola (per es., plac& = placet); sormontato da segno abbreviativo equivaleva a etiam. Passato alla stampa, si usa tuttora, ...
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alterazione
alterazióne s. f. [dal lat. tardo alteratio -onis]. – 1. a. L’alterare o l’alterarsi; mutamento, modificazione: a. nella struttura, nella sostanza; a. d’aspetto; a. morfologica; a. delle [...] ’altezza di una nota allo scopo di alterare i rapporti tonali: a. ascendente, indicata mediante il segno di diesis, a. discendente, indicata col segno di bemolle. 4. In linguistica, ogni modificazione diacronica che si verifica nell’aspetto fonico di ...
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segnacolo
segnàcolo (ant. signàcolo e signàculo) s. m. [dal lat. tardo signacŭlum «sigillo, segno», der. di signare «segnare»], letter. – 1. Segno, simbolo, insegna, emblema (in questo sign. la parola [...] è di reminiscenza biblica): Non fu nostra intenzion [parla s. Pietro] ... che le chiavi che mi fuor concesse, Divenisser signaculo in vessillo Che contra battezzati combattesse (Dante); tu se’ signacolo ...
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segnico
ségnico agg. [der. di segno, col suff. -ico di fonico, grafico, ecc.] (pl. m. -ci). – Del segno; in partic., che concerne i segni linguistici: valore s.; funzione s.; interpretazione, studio [...] critica d’arte, la pittura sorta nell’ambito dell’informale che si avvale di particolari sistemi di forme grafiche (segni più o meno costanti, e quindi aventi valore di espressione o rappresentazione simbolica, pur senza rispondere a convenzioni ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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