aposematismo
s. m. [comp. del gr. ἀπό «da» e σῆμα -ατος «segno»; cfr. ἀποσεμαίνω «dare un segno contrario»]. – In biologia, l’assunzione, da parte di un organismo, di un aspetto atto ad avvertire i possibili [...] predatori che esso è nocivo oppure sgradevole; in senso più ampio, emissione di segnali di avvertimento da parte di un organismo ...
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scuotere
scuòtere (pop. o poet. scòtere) v. tr. [lat. tardo *exquŏtĕre, rifacimento del lat. excutĕre (comp. di ex- e quatĕre «scuotere»)] (io scuòto, ecc.; pass. rem. scòssi, scotésti, ecc.; part. pass. [...] le spalle, alzarle, per manifestare disinteresse o indifferenza o anche insofferenza; s. il dito, muovere orizzontalmente l’indice in segno di rifiuto, oppure in su e in giù per esprimere rimprovero affettuoso o minaccia più o meno lieve. Riferito a ...
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termodinamica
termodinàmica s. f. [comp. di termo- e dinamica]. – Parte della fisica, inizialmente nata per studiare, in base a esigenze di carattere tecnico legate all’invenzione della macchina motrice [...] somma delle quantità di calore e di lavoro scambiate con l’esterno (avendo dato un segno positivo alle quantità di lavoro e calore ricevute dal sistema e segno negativo a quelle cedute): ne deriva come conseguenza che se il sistema è isolato (ossia ...
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apostrofo
apòstrofo s. m. [dal lat. tardo apostrŏphus, gr. ἀπόστροϕος, propr. «vòlto indietro», der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana [...] il 48, il 400, e di solito si evita di scriverne due di seguito (l’800 non l’’800). Può essere inoltre segno di troncamento, limitatamente però ai seguenti casi: 1) nelle riduzioni del dittongo discendente di voci monosillabe come a’, da’, de’, co ...
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zeta2
żèta2 s. m. (raro f.) [dal gr. ζῆτα, lat. tardo zeta], invar. – Nome della lettera greca ζ, maiusc. Z, che, a differenza della z latina, è la 6a nell’ordine alfabetico. Nella numerazione greca [...] con apice in basso a sinistra (′ζ) il numero 7000; secondo l’uso dei filologi alessandrini, il segno maiusc. Z indica il 6° libro dell’Iliade, il segno minusc. ζ il 6° dell’Odissea. Nella matematica, insieme con ξ, η, sostituisce in certi calcoli le ...
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zodiaco
żodìaco (o Żodìaco) s. m. [dal lat. zodiăcus, gr. ζῳδιακός (der. di ζῴδιον «figura, segno celeste», che è propr. il dim. di ζῷον «animale», e poi «immagine, figura»), sottint. κύκλος: propr. [...] dell’antica successione delle costellazioni zodiacali e per indicare lo spostamento mensile del Sole sono stati perciò introdotti i cosiddetti segni dello z., convenendo di dividere ancora l’eclittica in 12 parti di 30° e di conservare a ciascuna di ...
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paraffo
s. m. (anche paraffa o parafa s. f.) [dal fr. paraphe s. m., che è dal lat. mediev. paraffus, riduzione del lat. tardo paragrăphus: v. paragrafo]. – 1. ant. a. Annotazione marginale, costituita [...] al margine delle singole pagine di un testo o documento redatto su più fogli, come autenticazione. 2. In grafologia, segno o svolazzo aggiunto alla firma, per lo più come prolungamento del filetto terminale dell’ultima lettera, talora anche tracciato ...
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glifo
ġlifo s. m. [dal fr. glyphe, che è dal gr. γλυϕή «intaglio», der. di γλύϕω «intagliare»]. – 1. Ornamento architettonico costituito da un incavo a sezione tonda o angolare (v. anche triglifo). 2. [...] 3. a. In antichi sistemi di scrittura geroglifica, spec. nell’America precolombiana e in partic. nella civiltà Maya, segno di base consistente in un’immagine di carattere naturalistico o geometrico, fortemente stilizzata, associata a un fonema o a un ...
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piombino2
piombino2 s. m. [dim. di piombo]. – 1. Piccolo pezzo di piombo, come quelli che si cucivano entro l’orlo di indumenti (per es., vestiti, giacche) perché stessero ben tesi. Anche, ciascuno dei [...] nel Medioevo e nel Rinascimento l’artista soleva tracciare l’abbozzo di un disegno o di una miniatura: se ... volessi tor via alcuno segno fatto per lo detto p., togli una poca di midolla di pane e fregavela su per la carta, e torrai via quello che ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico [...] con certezza assoluta. Talvolta con riferimento alle fiamme provocate da incendî o sim.: al fuoco! al fuoco!; suonare a f., dare segno con le campane che è scoppiato un incendio perché accorra gente a domarlo; mettere una regione a f. e fiamme o a ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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