mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] : con un abile colpo di stecca ha messo la pallina nella buca (nel gioco del biliardo); m. in rete il pallone, nel calcio, segnare un gol. d. Di vestiti o altre cose che si portano addosso, indossare, infilare e sim.: m. il grembiule, le scarpe, il ...
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stampigliatura
s. f. [der. di stampigliare]. – 1. L’operazione di stampigliare, soprattutto quando viene effettuata su un intero gruppo di fogli, titoli, documenti, biglietti ferroviarî, tranviarî o [...] i biglietti di banca e di stato esistenti, restituendone soltanto una parte contrassegnata con un marchio, timbro o altro segno distintivo e dichiarando gli altri privi di valore. c. S. dei francobolli, espressione non com., e impropria, con cui ...
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diple
s. f. [dal lat. mediev. diple, che è dal gr. διπλῆ, propr. «doppia» (sottint. γραμμή «linea, segno»)]. – Segno in forma di forcella (> o 〈), che dai grammatici alessandrini e poi nel medioevo [...] era posto ai margini del testo manoscritto per richiamare l’attenzione del lettore su qualche passo importante e, in partic., per porre in evidenza passi citati, versi ritenuti spurî e sim ...
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tre
〈tré〉 agg. num. card. [lat. trēs], invar. (radd. sint.). – 1. a. Il numero intero che, nella successione dei numeri naturali, segue immediatamente al due, e il segno che lo rappresenta (in cifre [...] in frasi proverbiali: abbiamo fatto due, facciamo tre; non c’è due senza tre. b. Sostantivato al masch., il numero tre e il segno che lo rappresenta: il tre è ritenuto un numero perfetto e un numero sacro; scrivi un tre; è uscito il tre, al gioco del ...
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corona
coróna s. f. [lat. corōna, dal gr. κορώνη]. – 1. Ornamento del capo a forma circolare, di metallo prezioso per lo più con gemme incastonate, oppure, spec. in origine, di fiori, di fronde (lauro, [...] l’insieme dei punti interni alla circonferenza di raggio maggiore ed esterni a quella di raggio minore. h. In musica, segno costituito da un punto inscritto in un circonflesso, ⋂̣, che prolunga a piacere dell’esecutore il valore di durata della nota ...
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parasematico
parasemàtico agg. [der. (secondo il sost. σῆμα -ατος «segno, segnale») del gr. παρασημαίνω «indicare con falso segno»] (pl. m. -ci). – In biologia, detto di colorazione, forma o disegno [...] che contribuisce a deviare l’attenzione di un predatore su organi o strutture non vitali del corpo della preda, come per es. le appendici caudali o le macchie ocellari di alcuni bruchi ...
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coronide
corònide s. f. [dal lat. coronis -ĭdis, gr. κορωνίς -ίδος, propr. «linea curva»]. – 1. Nella scrittura corsiva greca, segno della crasi che ha la forma e la collocazione d’uno spirito dolce [...] secondo elemento del dittongo risultante dalla crasi; per es., τἆλλα da τὰ ἄλλα, ταὐτό da τὸ αὐτό. 2. Negli antichi manoscritti greci, segno di varia forma, spesso una linea curva o a fiorami, usato a indicare la fine di un libro, di un capitolo, di ...
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tredici
trédici agg. num. card. [lat. trēdĕcim, comp. di tres «tre» e decem «dieci»]. – 1. Numero composto di dieci unità più tre, che nella successione dei numeri naturali segue immediatamente il 12, [...] mille e tredici (1013), tredicimila (13.000, da cui l’ordinale tredicimillèsimo). 2. a. Sostantivato al masch., il numero 13, e il segno che lo rappresenta: a me, il t. ha sempre portato fortuna; scrivi un t. sulla lavagna; il t. del mese, ai t. di ...
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sigma
s. m. [dal gr. σίγμα o σῖγμα, lat. sigma], invar. – 1. Nome della consonante Σ, 18a lettera dell’alfabeto greco (corrispondente alla S latina), e del segno che la rappresenta: la minuscola ha la [...] -romana e si usa ancora in alcune edizioni la forma lunata ⊂ (s. lunato) sia nell’interno sia in fine di parola. Come segno numerale, con apice in alto a destra (σ′) indicava il numero 200, con apice in basso a sinistra (′σ) 200.000. Secondo ...
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antieuro
(anti-euro), agg. inv. Che si contrappone all’adozione dell’euro come moneta unica europea. ◆ Intanto le cinquanta organizzazioni anti-euro inglesi agiscono e i vignettisti rappresentano l’Uem, [...] ieri «Stern», il più diffuso settimanale tedesco, dove spicca un’aquila nell’atto di ingoiare la moneta unica. Segno che la misura è colma. Segno che la pentola antieuro bolle ed è sul punto di scoppiare. (Vittorio Feltri, Libero, 2 giugno 2005, p ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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