nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] in partic. formule rituali: nel n. del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, parole con cui si accompagna il segno della croce; nel n. della Santissima Trinità, formula iniziale in uso un tempo nei trattati internazionali e in molti atti pubblici ...
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sciamanno
s. m. [voce di origine giudeo-romanesca, prob. dall’aramaico sīmān «segno», che è dal gr. σῆμα]. – 1. Segno distintivo che un tempo gli Ebrei che abitavano in paesi cristiani erano costretti [...] a portare sulle vesti (uso rinnovato nella Germania nazista); consisteva per lo più in un velo o in uno scialle giallo, o in un pezzo di stoffa dello stesso colore attaccato sul cappello o sull’abito. ...
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referenziale
agg. [der. di referente2, sul modello dell’ingl. referential e del fr. référentiel]. – In semantica, del referente, che concerne il referente di un segno o messaggio linguistico: elemento, [...] componente, valore r. di un segno linguistico; funzione r. (conoscitiva o denotativa) del linguaggio, orientata verso il referente, verso il contesto extralinguistico. ...
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pesci2
pésci2 (propriam. Pésci) s. m. pl. – In astronomia (lat. Pisces), ultima costellazione dello Zodiaco (divenuta successivamente prima per effetto della precessione degli equinozî), poco appariscente, [...] immaginava che i due pesci fossero Venere e Cupido sotto mentite spoglie. In astrologia, e nelle credenze con questa connesse, è il dodicesimo segno dello zodiaco, che domina il periodo compreso tra il 20 febbraio e il 20 marzo: esser nato sotto il ...
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lumaca
s. f. [lat. *limaca, der. di limax -acis «lumaca, chiocciola»]. – 1. a. In senso proprio, nome di alcuni gasteropodi polmonati, con conchiglia rudimentale, appartenenti alle famiglie arionidi [...] , senza avere tutto dì a schiccherare le mura a modo che fa la l. (Boccaccio: sono tre pittori che parlano); lasciare il segno, lasciare lo striscio come la l., di chi perde o semina sbadatamente le robe, o di chi lascia comunque tracce e ricordi non ...
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lato2
lato2 s. m. [dal lat. latus -tĕris] (pl. -i; ant. anche le làtora, v.). – 1. a. Propr., fianco del corpo umano: Amor co la man dextra il l. manco M’aperse (Petrarca); Il niveo l. e le verginee [...] lato tela, quello che sulla tavola piana è stato a contatto della tela di macchina e che porta in genere il segno della tela, per cui presenta una notevole differenza strutturale rispetto al lato opposto, detto l. ballerino o l. feltro. In legatoria ...
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benedire
v. tr. [lat. benedicĕre, comp. di bene e dicĕre, propr. «dir bene» e nel lat. eccles. (come traduz. del gr. εὐλογέω) «benedire»] (coniug. come dire; nell’imperf. indic. ha anche, come forma [...] da Dio bene e protezione per una persona o una cosa, per lo più alzando la mano destra e facendo con essa un segno di croce: benedisse il figlio che partiva; b. il cibo, la mensa. b. Rendere grazie, esprimere riconoscenza: tutti lo benedicono per il ...
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graffiatura
s. f. [der. di graffiare]. – Il segno che un graffio (di unghie o di altro oggetto appuntito) lascia sulla pelle: aveva le gambe piene di graffiature e di lividi; per estens., ferita leggera [...] fu interrotto alla prima g.; ha avuto un incidente di macchina ma se l’è cavata con poche graffiature. Anche, qualsiasi segno o incisione su una superficie uniforme (più com. graffio): chi ha fatto queste g. sul davanzale? ◆ Dim. graffiaturina. ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, [...] di destra quelle dei prodotti che si ottengono dalla reazione stessa, separando i due membri con una freccia o con un segno di uguaglianza, mentre due frecce in senso opposto indicano una reazione di equilibrio (o reversibile). 3. In astronomia il ...
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racemico
racèmico agg. [der. di racemo, con riferimento alla costituzione dell’acido racemico] (pl. m. -ci). – In chimica: 1. Di miscela in parti uguali di due isomeri ottici di uno stesso composto, [...] inattiva in quanto essi presentano uguale potere rotatorio specifico ma di segno contrario; tale caratteristica viene indicata anteponendo al nome del composto chimico il segno ±: così, per es., acido (±) lattico. 2. Composto r., caso particolare di ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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