solleóne (ant. sollïóne) s. m. [comp. di sole e Leone (segno dello zodiaco), perché in questo periodo il Sole si trova in tale segno, entrandovi il 23 luglio]. – Denominazione del periodo di gran caldo [...] che, nei nostri climi, comprende generalm. l’ultima decade di luglio e la prima metà di agosto. Per estens., il sole dell’estate, spec. nelle ore intorno al mezzogiorno; calura estiva: con questo s. è ...
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alfabeto
1. MAPPA L’ALFABETO è un insieme di segni, ciascuno dei quali generalmente indica il suono di una consonante o di una vocale di una lingua o di un gruppo di lingue (quando invece un segno è [...] ’a. greco, latino, cirillico): questo ha reso possibile, tra l’altro, nei tempi in cui non erano ancora in uso i segni numerici, la rappresentazione dei numeri con le lettere dell’alfabeto. 2. In alcuni usi figurati, la parola alfabeto indica i primi ...
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linea
1. In geometria, la LINEA è descritta come un ente che si estende nel senso della sola lunghezza; ne sono esempi la traiettoria di un punto e l’intersezione di due superfici (l. retta, curva, [...] geometrica è rappresentata graficamente (tracciare una l., una serie di linee parallele) 3. MAPPA e anche, per analogia, ogni segno scritto o tracciato su una superficie che abbia forma lineare, cioè di una sottile striscia (le linee della mano). 4 ...
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significato
1. MAPPA Il SIGNIFICATO è il contenuto di qualsiasi elemento della comunicazione, come per esempio una parola, una frase, un gesto, un segno grafico e così via (vorrei conoscere il preciso [...] quel modo: anche Regina sapeva che per il desiderio di aver sognato bene, è possibile ingannarsi. Poi leggeva. Era, del resto, una felicità che non confidava a nessuno.
Federigo Tozzi,
Altre novelle
Vedi anche Contenuto, Segno, Senso, Simbolo, Valore ...
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verbatim avv. Parola per parola, cioè con assoluta fedeltà al testo che si è citato o riportato. ◆ Non scrive come un cane il labrador di Mitterrand. Prosa curatissima, allusioni eleganti, verve. E un [...] p. 19) • Ripreso verbatim da Bruce Springsteen nel memorabile The Ghost of Tom Joad, il discorso di Tom rappresenta il segno più tangibile di una letteratura che vuole prendere le distanze dall’individualismo ribelle del primo modernismo americano, e ...
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spalancare
v. tr. [der. di palanca1, col pref. s- (nel sign. 5)] (io spalanco, tu spalanchi, ecc.). – Aprire completamente, quanto più è possibile: s. la finestra; un’improvvisa raffica di vento ha spalancato [...] in cui l’oggetto è costituito da parti del corpo e organi sensoriali: s. gli occhi, aprirli bene, sbarrarli, per vedere meglio, o in segno di meraviglia e di sbigottimento; s. la bocca, nel cantare o nel gridare, nello sbadigliare, nel mangiare, e in ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] può, e anche ciò, già, giù, che contengono dittonghi apparenti, ma non qui e qua dove non può esserci equivoco). È inoltre facoltativo segnare l’accento per indicare sia la vocale tonica, sia il timbro aperto o chiuso dell’e o dell’o, e questo senza ...
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puntino
s. m. [dim. di punto2]. – 1. In genere, piccolo punto, minuscolo segno, o anche elemento, corpo puntiforme. a. In senso proprio: disegnare una linea, una serie di puntini; questo p. nero è il [...] eccetera (scriva in fondo alla lettera «In attesa d’un suo riscontro, e puntini»; e più spesso triplicato: volle sapere per filo e per segno dov’era stato, e puntini puntini puntini); per la locuz. mettere i p. sugli i, v. punto2, n. 2 a. b. In senso ...
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ipsilon
ìpsilon (pop. ipsilònne) s. m. o f. [dal gr. ὗ ψιλόν «υ semplice» (questa lettera fu definita semplice quando anche οι fu pronunciato ü)]. – 1. Nome della 20a lettera dell’alfabeto greco, e del [...] a sinistra (′υ) il numero 4000; secondo un uso che risale ai filologi alessandrini, il segno maiuscolo Υ indica il libro 20° dell’Iliade, il segno minuscolo υ il 20° dell’Odissea. 2. Con allusione alla forma maiuscola (Y), ricorre in similitudini ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] (limitatamente alla grafia didattica o a singole parole che occorra distinguere di volta in volta) soltanto quello consistente nel segnare l’accento acuto sulla o tonica chiusa (ó), l’accento grave sulla o tonica aperta (ò): regola, questa, seguita ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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