-semia
-semìa [der. del gr. σῆμα «segno», sul modello di composti come εὐσημία «pronostico, segno favorevole», ϑεοσημία «segno celeste»]. – Secondo elemento di alcune parole composte formate modernamente [...] nella terminologia linguistica, come enantiosemia, polisemia, nelle quali vuol dire «significato» ...
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barra
s. f. [etimo incerto]. – 1. Sbarra; asta di legno o di metallo che serve da leva. In partic.: a. Quella con cui si governa il timone di un’imbarcazione; angolo di barra, l’angolo formato dalla [...] nelle macchine per scrivere e nelle tastiere alfabetiche, speciale tasto che provoca l’inserimento di uno spazio tra un segno e il successivo. 2. Trave orizzontale fissa che, a guisa di mensola, sostiene nell’attrezzatura navale qualche oggetto. Più ...
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filo1
filo1 s. m. [lat. fīlum] (pl. -i; con valore collettivo e in locuz. particolari anche pl. f. le fila). – 1. a. Corpo lungo, sottile, di forma cilindrica, in genere a sezione costante, di vario [...] qualche cosa: essere in f. di chiacchierare, di ridere; essere sempre in f., avere sempre appetito; tenere in f., far stare in f., a segno; stare in f., rigare diritto; riferito al tempo, essere favorevole: il tempo è in f. (Pascoli); per f. e per ...
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marchio
màrchio s. m. [der. di marchiare]. – 1. In senso ampio, segno che si imprime o si applica su un oggetto per distinguerlo e riconoscerlo, o anche per indicarne alcune qualità e caratteristiche. [...] razza, la provenienza, l’appartenenza; oppure, in caso di epidemia, per distinguere gli animali sani dai malati (v. anche merca). 3. a. Segno, analogo al precedente, che un tempo si usava imprimere sulla pelle del viso o del torace di chi si era reso ...
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ni2
ni2 s. m. [dal gr. νῦ, voce di origine fenicia]. – Nome della 13a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo ν, maiuscolo Ν), corrispondente alla lettera n, N dell’alfabeto [...] a sinistra (′ν) il numero 50.000; secondo un uso che risale ai filologi alessandrini, il segno maiuscolo Ν indica il 13° libro dell’Iliade, il segno minuscolo ν il 13° dell’Odissea. Per l’uso del ν efelcistico nella grammatica greca, v. efelcistico ...
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indice
ìndice s. m. [dal lat. index -dĭcis, propr. «indicatore», der. del tema di indicare «indicare»]. – 1. In senso generico ed etimologico (da cui si sviluppano tutti i sign. particolari), qualsiasi [...] tra un fatto linguistico e l’oggetto significato (per es.: l’elevazione del tono di voce è i. di eccitazione); in semiologia, segno il cui significante è in rapporto reale, o «di contiguità», con la cosa significata (per es., il fumo come indice del ...
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bastone
bastóne s. m. [lat. *basto -onis]. – 1. a. Ramo sgrossato, della lunghezza di circa 1 metro e di grossezza tale che si possa ben afferrare con la mano, impiegato per usi diversi, ma soprattutto [...] di possibili punizioni. Per l’espressione fig. il b. e la carota, v. carota. 2. B. di comando, bastone che, come segno di autorità, veniva dato fin da tempi antichissimi ai comandanti di eserciti, agli ammiragli e ai governatori di città o a chi ...
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mi3
mi3 (raro mu) s. m. [dal gr. μῦ, ionico μῶ, dal fenicio; cfr. ebr. mēm]. – Nome della dodicesima lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo μ, maiuscolo Μ), corrispondente [...] basso a sinistra (′μ) il numero 40.000. Secondo un uso che risale ai filologi alessandrini, il segno maiuscolo Μ indica il 12° libro dell’Iliade, il segno minuscolo μ il 12° dell’Odissea. ◆ In metrologia, μ è simbolo del micron (e di conseguenza mμ ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] la t.; popoli cacciatori di teste, in etnologia (v. cacciatore, n. 5); nel gioco del calcio, passaggio di t., giocare, segnare, respingere di t., svolgere un ottimo gioco di testa, colpendo il pallone con la testa. Per le locuz. andare, camminare a t ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] . gli si velarono di lacrime; pregare, supplicare con le lacrime agli o.; asciugarsi gli o.; gli o. non davan lacrime, ma portavan segno d’averne sparse tante (Manzoni); non ha più o. per piangere, di chi ha pianto e sofferto molto; non ha più (o non ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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