cancro1
cancro1 s. m. [lat. cancer -cri]. – 1. ant. Granchio: Vedeasi il c. l’ostrica ingannare (Pulci). 2. Una delle costellazioni dello Zodiaco (tra i Gemelli e il Leone), nel cui segno si trova il [...] estate. In astrologia, e nelle credenze con questa connesse, è il quarto segno dello zodiaco, che domina il periodo tra il 22 giugno e il 22 luglio: essere nato nella costellazione (o sotto il segno) del C.; e più brevemente essere del C., i nati del ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] l. una cosa com’è, non toccarla, non apportarvi mutamenti: l’articolo l’ho lasciato com’era. b. Talora si riferisce al segno che rimane della persona o cosa che si allontana, all’effetto o alla conseguenza di una determinata azione: l. l’impronta, l ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] valori non precisabili e quindi manca di un definito significato energetico (p. polidromo) ma tuttavia, come nei campi conservativi, dà (segno a parte) con il suo gradiente il vettore del campo e con le sue derivate direzionali le componenti di tale ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] guida di un buon maestro, o più semplicem. s. un buon maestro; estens., scrivere s. dettatura. Per indicare influsso: nato s. il segno dell’Ariete, s. una buona o s. una cattiva stella. b. Per indicare l’attualità di una condizione, o la modalità con ...
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psi
s. m. o f. [dal gr. ψῖ, neutro]. – Nome della ventitreesima lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo ψ, maiuscolo Ψ). Nella numerazione greca, uno ψ con apice in alto [...] in basso a sinistra (′ψ) il numero 700.000; secondo un uso che risale ai filologi alessandrini il segno maiuscolo (Ψ) indica il libro 23° dell’Iliade, il segno minuscolo (ψ) il 23° dell’Odissea. ◆ In chimica, ψ è usato talora come simbolo di pseudo ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] sopportazione. d. In matematica, indica l’addizione e si esprime con il simbolo + (che ha esso stesso il nome più, o segno più, o segno del più): quattro più cinque è uguale a nove (in simboli: 4 + 5 = 9). Analogam., nel linguaggio comune: sono tre ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] data, spec. nell’uso burocratico e nelle lettere ufficiali; m.s., in musica, mano sinistra, e D.S. dal segno; SCV, Stato della Città del Vaticano (nelle targhe automobilistiche); csi, Comunità degli Stati Indipendenti, comprendente gran parte dell’ex ...
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gamma1
gamma1 s. m. [dal gr. γάμμα (lat. gamma), voce di origine semitica], invar. – Nome della 3a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo γ, maiuscolo Γ), che, nel greco [...] con apice in basso a sinistra (′γ) il numero 3000. Secondo l’uso dei filologi alessandrini, il segno maiuscolo Γ indica il 3° libro dell’Iliade, il segno minuscolo γ il 3° dell’Odissea. Nell’antica notazione musicale greca, era il simbolo della nota ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento [...] al numero delle radici positive dell’equazione oppure lo supera di un numero pari (lo stesso vale per le permanenze di segno rispetto alle radici negative). V. di una funzione, il cambiamento del valore assunto dalla funzione in corrispondenza a un ...
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registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e [...] il funzionamento (e dare il r. o un po’ di r. all’orologio, registrarlo); r. dei fogli di stampa, in tipografia, il segno di croce stampato sui singoli fogli per indicare il punto preciso di piegatura, e r. dei clichés, nella stampa a più colori, il ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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