misura
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e [...] tributo, determinato dal sindaco e riscosso dai Comuni presso i quali sia istituito ufficialmente un servizio trabocca, quando si riempie fino all’orlo, e più spesso in senso fig.: non è più possibile tollerare determinati fatti, avere più oltre ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] accezioni del sign. 2 di quel verbo, e con esso ha comuni molte locuz. (per le quali v. appunto levare, che è, facoltà di parlare, in un’assemblea o in altre riunioni (con altro senso, mi hai tolto la parola di bocca, hai detto proprio la parola o ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. [...] d’aceto; non ha un po’ d’educazione; dovresti avere un po’ di buon senso; ho avuto un po’ di paura; c’è un po’ di posto anche per di farina ch’è rimasta; per qualche po’ di tempo; comune nell’uso pop. la concordanza di questo e quello col sostantivo: ...
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liberta
libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì [...] autorizzazione dal comune di residenza). Tribunale della l., espressione con cui è comunemente indicato il generico, pronunciata talora in tono scherz. o di sarcasmo. b. In senso astratto e più generale, la facoltà di pensare, di operare, di scegliere ...
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raggio
ràggio s. m. [lat. radius, in origine «bacchetta appuntita», poi «raggio luminoso; raggio d’una ruota (perché irradia dal centro come i raggi dalla sorgente di luce); raggio d’una circonferenza», [...] quali si propaga la luce e che nell’immaginazione comune si configurano come linee che partono da una sorgente o vasto r. d’azione, un r. d’azione assai limitato (con altro senso fig., azione a largo r., di vasta portata, estesa in un campo assai ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] da un ente pubblico (stato, regione, provincia, comune), sia per assicurare servizî pubblici ad esso affidati (per di Dante, di Michelangelo; l’opera di Beethoven (qui in senso collettivo, la produzione musicale); è un’o. attribuita al Giorgione ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] colore (e analogam., la l. rossa, la l. verde dei comuni semafori, correntemente dette il rosso, il verde). In aviazione, luci di dei fari, entro i luoghi abitati dotati d’illuminazione. 4. In senso fig., poet.: a. Detto di Dio, in quanto fonte di ...
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denominatore
denominatóre s. m. [dal lat. mediev. denominator -oris]. – 1. (f. -trice) Propr. (non com.), chi denomina, chi dà il nome. 2. In aritmetica, il numero (o l’espressione numerica) posto sotto [...] in quante parti uguali è stata divisa l’unità; minimo comune d., il numero più piccolo che è multiplo comune dei denominatori di due o più frazioni. In senso fig., comune d., o d. comune, espressione di uso corrente per indicare l’elemento o l ...
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s. f. [femm. di passeggiatore]. – Termine offensivo per indicare le prostitute di strada (cfr. l’uso analogo di peripatetica): Mi fermo a scambiar due parole Con una p. (Palazzeschi). ◆ In numerose voci [...] nell’uso si riflette un marchio misogino che, attraverso la lingua, una cultura plurisecolare maschilista, penetrata nel sensocomune, ha impresso sulla concezione della donna. Il dizionario, registrando, a scopo di documentazione, anche tali forme ...
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femminicìdio s.m. [comp. del s.f. femmina e -cidio]. - Uccisione diretta o provocata, eliminazione fisica di una donna in quanto tale, espressione di una cultura plurisecolare maschilista e patriarcale [...] che, penetrata nel sensocomune anche attraverso la lingua, ha impresso sulla concezione della donna il marchio di una presunta, e sempre infondata, inferiorità e subordinazione rispetto all'uomo. ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...