disperdere
dispèrdere v. tr. [dal lat. disperdĕre, comp. di dis-1 e perdĕre «rovinare, dissipare»] (coniug. come perdere). – 1. a. Dividere mandando o cacciando in varie direzioni, disseminando qua e [...] detto spec. di persone che, invece di operare di comune accordo, agiscono indipendentemente così da rendere più difficile o del calore, dell’elettricità, ecc.), subire una dispersione. In senso meno materiale o fig., non riuscire a un effetto, ...
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privativa
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. privativo]. – 1. a. Monopolio legale riservato allo stato o a un ente pubblico o a un loro concessionario, oppure accordato a privati; in partic., p. fiscale, [...] candele (Gadda Conti). 2. P. industriale, denominazione, comune ma inesatta, con cui si indica la protezione accordata dalla privilegio di stampa e di edizione di un’opera). In senso fig., possesso o deposito esclusivo, diritto privilegiato: qui la ...
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espropriare
v. tr. [dal lat. mediev. expropriare, der. di proprius «proprio», col pref. ex-] (io espròprio, ecc.). – 1. Privare qualcuno di una sua proprietà, per un fine di pubblica utilità o in seguito [...] , anche di beni mobili: mi hanno espropriato di tutto; e in senso fig., e. di un diritto, di una funzione, e sim. facoltà. Cfr. spropriare, spropriarsi, che con questo sign. sono più comuni. ◆ Part. pres. espropriante, anche come agg. e sost., ...
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privilegio
privilègio s. m. [dal lat. privilegium, comp. di privus, nel sign. originario di «singolo, particolare», e lex «legge»; quindi propr. «disposizione che riguarda una persona singola»]. – 1. [...] per ottenere la soddisfazione del loro credito sui beni del comune debitore: hanno sempre e solo fondamento legale (e p., di notevole vantaggio rispetto agli altri. 3. In senso concr., documento pubblico (pontificio, imperiale, regio) che comprova ...
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crumiro
s. m. [dal fr. kroumir, e questo dall’arabo volg. Khrumīr (arabo class. Khumair), nome degli abitanti della Crumìria, regione della Tunisia occid. ai confini con l’Algeria, noti soprattutto, [...] quei lavoratori che, in occasione di scioperi, o non fanno causa comune con gli scioperanti o accettano di sostituirli, favorendo così i datori beì di Tunisi (Bacchelli). Il termine è usato anche in senso estens. e fig., per lo più scherz. 2. Tipo ...
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liasi
lïaṡi s. f. [der. di lio-, col suff. -asi]. – In biochimica, classe di enzimi che presentano la comune caratteristica di rimuovere (non per idrolisi) gruppi chimici da substrati, introducendovi [...] doppî legami, o, in senso inverso, di addizionare gruppi a un substrato contenente un doppio legame (come, per es., la fumarasi che, addizionando acqua all’acido fumarico, lo trasforma in acido malico). ...
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fracidume
s. m. [der. di fracido]. – Lo stesso che fradiciume, comune spec. nel sign. di materia guasta, putrefatta, e in senso morale: carica di ogni fracidume di vizio (Segneri). ...
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rotolo1
ròtolo1 (ant. ruòtolo; region. ròllo) s. m. [lat. tardo rŏtŭlus, dim. di rota «ruota»]. – 1. a. Materiale sottile arrotolato su sé stesso, in modo da assumere una forma più o meno cilindrica: [...] Nome (lat. rotulus o volumen: v. volume) della più comune forma di libro in uso nella civiltà antica, orientale e recanti il testo di preghiere intramezzato da miniature disposte in senso inverso alla scrittura, in modo che, svolgendosi il rotolo ...
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meriggio
merìggio (ant. merigge) s. m. [lat. merīdies, dissimilazione di un anteriore *medīdies, comp. di medius «mezzo» e dies «giorno»]. – 1. a. Lo stesso che mezzogiorno, ma con sign. più ampio e [...] , d’estate, in frasi come stare, sedere, sdraiarsi al m., e sim. Per estens., il riposo stesso: far m., meriggiare. 3. Il mezzogiorno come punto cardinale, il sud; con questo senso è oggi comune solo in alcune frasi: vòlto, esposto a m., e simili. ...
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disporre
dispórre (ant. dispónere) v. tr. e intr. [lat. dispōnĕre, comp. di dis-1 e ponĕre «porre»] (coniug. come porre). – 1. tr. Collocare più persone o cose in un certo ordine: d. il vasellame nel [...] una volontà: aveva disposto di essere sepolto in una fossa comune; dispose per testamento che i suoi beni fossero distribuiti servi con potere assoluto; di me dispongo io soltanto. Con senso attenuato: la fabbrica dispone di 120 operai, li ha alle ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...