concorde
concòrde agg. [dal lat. concors -ordis, comp. di con- e cor cordis «cuore»]. – 1. a. Per lo più al plur., o riferito a collettività, gruppi e sim., che hanno i medesimi sentimenti, tra cui c’è [...] accordo, conformità di voleri, sia in senso assoluto, sia relativamente a determinate situazioni o decisioni: fratelli, che hanno segno uguale fra loro. ◆ Avv. concordeménte, di comune accordo, all’unanimità: decidere, scegliere concordemente. ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] motivi politici, religiosi, sportivi o culturali in senso lato) dà vita a comportamenti fortemente emotivi in volta proposti come vantaggiosi per tutti; per i mezzi di comunicazione di m., v. comunicazione, n. 3 a; per la cultura di m., v. cultura ...
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circuito
circùito (ant. circuìto) s. m. [dal lat. circuǐtus -us, der. di circuire «andare intorno»]. – 1. Giro, circonferenza: il territorio del comune ha un c. di quasi 40 km; la città è compresa entro [...] grande rapidità che consente nella produzione in serie, è impiegato diffusamente nell’industria degli apparati elettronici. C. magnetico, in senso generale, la regione di spazio in cui si svolgono le linee di induzione, chiuse, di un campo magnetico ...
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concorrere
concórrere v. intr. [dal lat. concurrĕre «correre insieme, azzuffarsi, gareggiare», comp. di con- e currĕre «correre»] (coniug. come correre; aus. avere). – 1. a. letter. Andare tutti insieme [...] retta y. 2. fig. a. Cooperare, partecipare con altri a un’azione comune: c. in un reato; c. alla realizzazione di un’impresa; dare il saperne di c. alla (o nella) spesa; in questo senso anche assol.: tutti i cittadini hanno concorso per l’erezione ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso [...] commerciali, nelle negoziazioni e contrattazioni: a. d’affari, con senso generico; a. economico, sinon. di operatore economico; a. spesso con esso nel fattore «terra» e aventi in comune la caratteristica di non poter essere accresciuti, o solo in ...
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flatus vocis
locuz. lat. (propr. «emissione di voce»). – Espressione tradizionalmente attribuita al filosofo Roscellino di Compiègne (morto intorno al 1120), massimo rappresentante del nominalismo medievale, [...] universali non hanno alcuna realtà oggettiva e sono soltanto semplici nomi (cioè, appunto, dei flatus vocis). È talora ripetuta nel linguaggio comune, riferita in senso polemico a discorsi privi di consistenza o a promesse che non hanno seguito. ...
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ordire
v. tr. [lat. ordiri «cominciare a tessere» e comunem. «cominciare, dare inizio a qualche cosa»] (io ordisco, tu ordisci, ecc.). – 1. a. Nella tessitura, distendere sul telaio, in senso longitudinale, [...] un romanzo, un dramma; o addirittura compiere, eseguire: se a me fia dato Ordir mai su la cetra opra non vile (Parini). Comune invece col sign. di macchinare, cioè di preparare, tramare in segreto qualcosa di illecito: o. una congiura, un intrigo; o ...
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parete
paréte s. f. (ant. m.) [lat. volg. pares -ètis, per il class. paries -iĕtis]. – 1. a. Nelle costruzioni, elemento verticale, piano o curvo, di un edificio, con prevalente funzione di separare [...] l’esterno: innalzare, abbattere una p.; p. divisoria o comune, fra due ambienti; p. grossa, robusta, sottile; p. tu non fossi ancora Di morte intrato dentro da la rete (Dante). E in senso più astratto (più com. muro): una p. di odio, di diffidenza; s ...
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eccezione
eccezióne s. f. [dal lat. exceptio -onis, der. di excipĕre «eccepire», part. pass. exceptus]. – 1. L’azione e l’effetto dell’eccettuare o dell’essere eccettuato; in senso concr., caso che esce [...] dalla regola comune, cosa che si distingue dalle altre cose analoghe: fare un’e., eccettuare; fare e., costituire un’e., uscire dalla regola generale; senza e., nessuno escluso: ho provveduto a tutti, senza e.; ogni regola ha la sua e., nessuna ...
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nominare
v. tr. [dal lat. nominare «dare un nome; citare; eleggere», der. di nomen -mĭnis «nome»] (io nòmino, ecc.). – 1. a. Indicare con un nome, chiamare, sia nel senso di imporre il nome a persona [...] , anche come agg. nel sign. di menzionato: il già nominato, il su o sopra nominato, seguiti da un nome proprio o comune (v. anche sunnominato). Con altra accezione, nell’uso burocr., il nominato Giulio Rossi, la persona così chiamata, che ha questo ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele,...
Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) è la razionalità che si suppone operi nella...