sornione
sornióne agg. e s. m. (f. -a) [etimo sconosciuto; cfr. anche lo spagn. sorna «dissimulazione sorniona»]. – Che sa dissimulare i proprî sentimenti e le proprie intenzioni sotto un’apparenza bonaria [...] e indifferente; che sa fingere abilmente, calcolatamente: un tipo s.; comportamento, atteggiamento s.; avere, assumere, ostentare un’aria s.; la camicia aperta a risvolti sul petto gli dava un’aria s. ...
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posticcio
postìccio agg. e s. m. [dall’ant. apposticcio, che è il lat. tardo appositicius, der. di apposĭtus, part. pass. di apponĕre «porre accanto»] (pl. f. -ce). – 1. a. Aggiunto o applicato dopo, [...] una parete p.; un ponte, un palco posticcio. c. agg. In senso fig., artificioso, ambiguo, falso: una vita p.; atteggiamenti, sentimenti posticci. d. agg. Detto di nome, inventato, immaginario: nasconderò sotto nomi p. i nomi veri (E. Cecchi). 2. ant ...
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nobilezza
nobilézza s. f. [der. di nobile], ant. – Condizione di nobile; nobiltà (anche d’animo, di sentimenti): quale alla n. di Dafni e alla beltà di lei si conveniva (Caro). ...
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serbare
v. tr. [lat. sĕrvare] (io sèrbo, ecc.). – 1. a. Mettere, tenere da parte una cosa, soprattutto per servirsene in un momento più opportuno (è, in questo come nei successivi sign., verbo ancora [...] il proprio nome; s. a mente; s. in vita; s. la parola data, la fede promessa; con riferimento ai sentimenti che si nutrono verso altre persone: s. gratitudine; s. odio, risentimento, rancore. b. intr. pron. Conservarsi, restare: serbarsi onesto ...
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nobilta
nobiltà (ant. nobilità, nobilitade) s. f. [dal lat. nobilĭtas -atis, der. di nobĭlis «nobile»]. – 1. a. La condizione e il fatto di appartenere alla classe dei nobili, di avere le distinzioni, [...] c. Elevatezza spirituale, perfezione morale o intellettuale: n. d’animo, di cuore; n. d’ingegno, d’indole; n. di pensiero, di propositi, di sentimenti; n. di un atto, di un gesto; e con riferimento a opere d’arte: n. di forme, di stile, di lingua, o ...
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significare
v. tr. [dal lat. significare, comp. di signum «segno» e tema di facĕre «fare»] (io signìfico, tu signìfichi, ecc.). – 1. a. letter. Esprimere per mezzo del linguaggio, a voce o per scritto, [...] pensieri e sentimenti, concetti e nozioni: Trasumanar significar per verba Non si poria (Dante); esprimere con atti, con gesti o con qualsiasi altro mezzo e modo: quei piccoli atti che non mi significavano una grande simpatia (Svevo); genericam., ...
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serenata
s. f. [der. di serenare; nelle accezioni del n. 2, incrociato con sera]. – 1. Musica, cui s’accompagna spesso anche il canto, che si esegue di sera o di notte sotto le finestre di una donna [...] per manifestarle i proprî sentimenti: fare la s. alla propria bella, all’innamorata. Per estens., non com., sonata e canto rumorosi e sguaiati fatti sotto la finestra di una persona per beffa e dileggio: stanotte hanno fatto la s. a quel vecchio che ...
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recidere
recìdere (ant. ricìdere) v. tr. [dal lat. recīdĕre, comp. di re- e caedĕre «tagliare»] (pass. rem. reciṡi, recidésti, reciṡe, ecc.; part. pass. reciṡo), letter. – 1. a. Tagliare staccando, spec. [...] r. il gambo di un fiore, un filo d’erba, uno spago; si è ucciso recidendosi le vene; in usi fig., riferito a sentimenti, passioni, vizî e sim., liberarsene decisamente: Quel ch’Amor meco parla Sol mi riten ch’io non recida il nodo (Petrarca); r. una ...
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anti-Israele
agg. inv. Che si contrappone alle scelte politiche israeliane. ◆ Ieri pomeriggio rimaneva ancora da chiarire quando e in che modo la Carta palestinese sarà espurgata di ogni riferimento [...] ebrei negli Stati Uniti hanno di recente scoperto che nel loro stesso ambiente è diventato politicamente accettabile esprimere sentimenti anti-ebraici soprattutto se in funzione anti-Israele. (Sicilia, 26 gennaio 2004, p. 2, I temi della settimana ...
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epidermide
epidèrmide s. f. [dal lat. tardo epidermis -ĭdis, gr. ἐπιδερμίς -ίδος, comp. di ἐπί «sopra» e δέρμα «pelle»]. – 1. In anatomia, la parte epiteliale e superficiale della pelle, che, nei mammiferi [...] contro la perdita dell’acqua. 3. In senso fig., poco com., l’involucro esterno, la parte o l’aspetto superficiale: sono sentimenti labili, che non penetrano in lui oltre l’e.; bisogna esaminare a fondo la questione, non fermarsi all’e. dei fatti. ...
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Processo interiore suscitato da un evento-stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo. La presenza di un’e. si accompagna a esperienze soggettive (sentimenti), cambiamenti fisiologici (risposte periferiche regolate dal sistema nervoso...