hinglish
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua e la cultura hindi. ◆ William Dalrymple […] è un autore inglese il cui luogo prediletto è l’India. […] Tra sagaci ritratti [...] stesso modo in cui io facevo riferimento all’Impero Romano» e parlano l’«hinglish», versione bizzarra della lingua di Shakespeare, scopriamo drammi e farse di un Paese pieno di contraddizioni. (Claudia Gualdana, Corriere della sera, 16 luglio 2001, p ...
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moro1
mòro1 s. m. e agg. [lat. Maurus «abitante della Mauritania»]. – 1. a. s. m. In origine, denominazione degli abitanti della Mauritania, estesa poi ad altre popolazioni africane, come per es. gli [...] (Ariosto); Otello, il Moro di Venezia, personaggio e titolo (ingl. Othello, the Moor of Venice) d’una tragedia di W. Shakespeare e di altre opere letterarie o musicali che ne derivano. Più genericam., disus., uomo di colore: i m. dell’Africa. Con ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i [...] o di vantaggio poco probabile; il mio regno per un c., frase prov., traduz. dell’ingl. my kingdom for a horse che Shakespeare fa pronunciare al re d’Inghilterra Riccardo III alla battaglia di Bosworth (nel dramma Riccardo III, a. V, sc. 4a). c ...
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almodrama
s. m. Miscela di elementi parodistici del melodramma fusi con accenti ironici e di satira sociale, che caratterizza la produzione cinematografica del regista spagnolo Pedro Almodóvar. ◆ non [...] a parte che in Spagna hanno opportunamente ribattezzata «Almodrama»: il frutto della capacità, che il grande Pedro condivide con Shakespeare, di creare un miracoloso equilibrio tra tragedia e commedia, tra pianto e risate, il distillato di un’umanità ...
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recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o [...] cinematografica, radiofonica o televisiva, o una parte di un’opera: una compagnia specializzata nel r. le commedie di Goldoni, o di Shakespeare; ha recitato una piccola parte in un film neorealista; r. a soggetto, a braccia o a braccio (v. braccio, n ...
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personaggio
personàggio s. m. [dal fr. personnage, der. di personne «persona»]. – 1. Persona ragguardevole e importante per l’alto incarico che ricopre, il potere che detiene, la fama e il prestigio [...] tragedia, di una commedia; un p. che non parla; i p. dell’Alfieri, delle commedie del Goldoni; i p. di Shakespeare, di Molière; i caratteri dei p.; interpretare, rappresentare un p. difficile, complesso. Per estens., ognuna delle persone che agiscono ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente [...] agli Ebrei (e che la notorietà di personaggi letterarî, come l’usuraio ebreo Shylock nel «Mercante di Venezia» di Shakespeare, ha contribuito a consolidare nell’opinione popolare). ◆ Dim. ebreino; spreg. ebreùccio, ebreuzzo; pegg. ebreàccio. ...
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last, not least
‹làast nòt lìist› (ingl. «ultimo, non infimo»). – Frase, divenuta proverbiale, che si legge nel Julius Caesar di Shakespeare (III, 1, 189), pronunciata da Antonio che dice propr.: Though [...] last, not least in love «sebbene ultimo, non infimo nel [mio] affetto»; in forma leggermente diversa, si trova anche nel King Lear (I, 1): Although our last, not least. La si utilizza soprattutto (anche ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] a Polonio che gli ha chiesto che cosa stia leggendo («What do you read, my lord?» «Words, words, words», Shakespeare, Hamlet II, 2, 195). c. In traslati poetici, comunicazione o suggestione trasmessa diversamente che con suoni articolati: su le ...
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matto1
matto1 agg. e s. m. (f. -a) [forse lat. tardo mattus, matus «ubriaco»]. – 1. a. ant. Stupido, stolto: così m. come egli è, senza alcuna cagione è ... fuori d’ogni misura geloso di me (Boccaccio). [...] . con cui sono stati talvolta indicati i razzi pirotecnici che esplodono in più momenti successivi: l’inesauribile verve di Shakespeare ... fa pensare ai razzi m. che ricadono, dopo lo scoppio, spappolandosi in mille fuochi, d’ogni colore (Cardarelli ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la Cattolica) e di Mary Arden, discendente...
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Considerato il più grande drammaturgo inglese, ovvero il più grande uomo di teatro della modernità, e perfino dall’influente...