sillabasìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui [...] aperta) ma non di parola (es., a di fato), essendo brevi tutte le vocali atone, quelle non finali di sillaba (ossia in sillaba chiusa) e quelle finali di parola (es., a di fatidico, di fatto, di fa). ◆ Particolare importanza ha nella scrittura ...
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sill
〈sil〉 s. ingl. (propr. «davanzale»; pl. sills 〈sil∫〉), usato in ital. al masch. – In geologia, filone di roccia eruttiva, di forma tabulare, che si è intruso parallelamente alla stratificazione [...] aperta) ma non di parola (es., a di fato), essendo brevi tutte le vocali atone, quelle non finali di sillaba (ossia in sillaba chiusa) e quelle finali di parola (es., a di fatidico, di fatto, di fa). Particolare importanza ha nella scrittura ...
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ritmo
s. m. [dal lat. rhythmus, gr. ῥυϑμός, affine a ῥέω «scorrere»]. – Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione [...] si concluda in battere) o piano (in levare). 5. a. Nella metrica, l’alternarsi, in un verso, di sillabe toniche e sillabeatone secondo determinate leggi: scandire il r. di un verso, leggerlo in modo da mettere in risalto tale alternanza; riferito ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una [...] parole isolate; il ritmo della frase può suggerire o imporre, in alcuni casi, una sillabazione consapevolmente o no diversa. Quando poi tutt’e due le vocali sono atone, o è tonica la prima, è di norma la sineresi: le due vocali, cioè, costituiscono ...
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clausola
clàuṡola (ant. clàuṡula) s. f. [dal lat. clausŭla, der. di claudĕre «chiudere»]. – 1. a. Conclusione di uno scritto, di una lettera e sim.; chiusa di un periodo, o di un membro del periodo, [...] lunghe e brevi variamente unite a formare piedi metrici nella prosa greca e latina, e dalla varia combinazione di sillabe toniche e atone nella prosa medievale (nella quale prese il nome di cursus). b. In diplomatica, sono così chiamate le formule ...
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accentuativo
(meno com. accentativo) agg. [der. di accentuare]. – Che concerne l’accento, o è fondato sull’accento, delle parole. In partic., metrica a., la metrica, propria per es. delle lingue romanze, [...] nella quale il verso è costituito da una serie di sillabe toniche e atone alternate secondo varî schemi, e dove quindi l’elemento fondamentale del ritmo è l’accento, in contrapposizione alla metrica quantitativa propria delle lingue classiche. ...
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sinalefe
sinalèfe s. f. [dal lat. synaloephe, gr. συναλοιϕή, der. di συναλείϕω «fondere insieme» (comp. di σύν «con, insieme» e αλείϕω «ungere»)]. – Nella metrica classica (dov’è nota anche con il nome, [...] l’altra all’inizio della parola successiva, come se fossero una sola sillaba; è presente anche nella metrica italiana, dove è di norma obbligatoria se entrambe le vocali sono atone (per es., nel verso del Petrarca Movesi il vecchierel canuto e bianco ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto a determinate idee estetiche: se il...
Forma metrica che riproduce il suono e la misura dei versi latini nella poesia italiana. Il nome, coniato da G. Carducci (Odi barbare, 1877) in quanto questa poesia suonerebbe «barbara» all’orecchio dei Greci e dei Latini, è stato poi esteso...