catena
caténa s. f. [lat. catēna]. – 1. a. Mezzo di collegamento e di unione fatto di più anelli di ferro o d’altro metallo passati l’uno dentro l’altro, che serve per tener saldamente legate cose, animali, [...] (un paio per ogni segmento) che si trovano nella regione ventrale degli anellidi e degli artropodi, e costituiscono il sistemanervoso centrale in questi gruppi; c. degli ossicini, il complesso della staffa, dell’incudine e del martello dell’orecchio ...
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nicotinico
nicotìnico agg. [der. di nicotina] (pl. m. -ci). – 1. In chimica organica, acido n., derivato carbossilico della piridina, presente in piccola quantità in tutte le cellule degli organismi [...] antipellagrosa, che, a dosi molto elevate, viene utilizzata anche come vasodilatatore. 2. In anatomia, recettori n., recettori colinergici del sistemanervoso centrale in grado di riconoscere e di legarsi selettivamente all’acido nicotinico. ...
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catina
s. f. [der. del nome del genere Catha (v. cata)]. – Alcaloide (detto anche celastrina), simile all’efedrina, contenuto nelle foglie di una pianta delle celastracee, cat o ciat (Catha edulis), [...] dotato di azione eccitante del sistemanervoso. ...
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shiatsu
〈šiatsu〉 (o shiatzu) s. giapp., usato in ital. al masch. – Pratica di terapia fisica, in uso in Giappone da oltre duemila anni, che si avvale di una semplice pressione, uniforme e continua, su [...] con le dita ma anche con la palma delle mani; si differenzia dal massaggio, come viene spesso erroneamente definito (che comporta invece energiche, ritmiche manipolazioni), e può agire sul sistemanervoso, circolatorio, muscolare e articolare. ...
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corda
còrda s. f. [lat. chŏrda, dal gr. χορδή «corda di minugia», poi «corda» in genere]. – 1. Organo flessibile, formato di fibre vegetali o di fili metallici ritorti insieme e avvolti in spire di torsione [...] ), formazione assile, cilindrica, che nei cordati è situata dorsalmente rispetto all’intestino e ventralmente rispetto al sistemanervoso; può essere persistente o transitoria: in questo secondo caso si riduce gradualmente durante lo sviluppo, mentre ...
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glioblastoma
ġlioblastòma s. m. [der. di glioblasto, col suff. -oma] (pl. -i). – Tumore del sistemanervoso centrale, composto da glioblasti. ...
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gliosi
ġlïòṡi s. f. [der. di glia, col suff. -osi]. – Nel linguaggio medico, alterazione istopatologica del sistemanervoso centrale, consistente nella ipertrofia e nella proliferazione della neuroglia [...] astrocitaria ...
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scerebrazione
scerebrazióne 〈še-〉 s. f. [der. del lat. cerĕbrum «cervello», col pref. s- (nel sign. 4)]. – In fisiologia sperimentale del sistemanervoso, lo stesso che decerebrazione. ...
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urocordati
s. m. pl. [lat. scient. Urochordata, der. del lat. scient. urochorda «urocorda»]. – In zoologia, altro nome del tipo tunicati, caratterizzati da uno stadio larvale libero e natante, in cui [...] caudale; l’adulto, dopo la metamorfosi, ha forma generalmente tubulare o globosa, è rivestito da una tunica, e ha il sistemanervoso ridotto a un ganglio; sono tutti marini, con dimensioni da quasi microscopiche a 30 cm, e comprendono le tre classi ...
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morbo
mòrbo s. m. [dal lat. morbus]. – 1. a. Malattia: Da chiuso m. combattuta e vinta (Leopardi); Destò quel Dio nel campo un feral m. (V. Monti). È voce non com. e, fuori dell’uso letter., si usa in [...] e disturbi neurovegetativi; m. di Cooley, o talassemia maggiore, v. talassemia; m. di Parkinson, affezione cronica del sistemanervoso centrale, tipica dell’età matura o avanzata, caratterizzata da tremore, spec. agli arti e al viso, rigidità ...
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L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella regolazione del trofismo e delle funzioni dei singoli...
Nervoso, sistema
Il sistema nervoso è costituito da un complesso di organi specializzati per ricevere stimoli provenienti dall'ambiente esterno e interno e rispondervi, e per trasmettere le informazioni dei centri che integrano e controllano...