evocare
v. tr. [dal lat. evocare, propr. «chiamare fuori», comp. di e-1 e vocare «chiamare»] (io èvoco, tu èvochi, ecc.). – 1. Chiamare, far apparire per virtù magica o medianica anime di morti o esseri [...] dalla sede abituale in una sede nuova, con promessa di maggiore culto (v. evocazione). 2. Per estens., richiamare alla in tono fra lirico e idillico: modo che è stato proprio di alcuni scrittori italiani contemporanei, affermatisi nel primo ...
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comprensione
comprensióne s. f. [dal lat. comprehensio -onis]. – 1. a. letter. L’atto e la facoltà di comprendere con l’intelletto, di far propria una nozione: la c. delle idee, dei concetti universali; [...] senso di indulgenza: mostrare, avere c. per qualcuno, per il suo stato; non hai la minima c. per lui; mancanza di c.; c. delle determinazioni o «note» di un concetto; essa è tanto maggiore, quanto più ricco e determinato è il contenuto del concetto, ...
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piramide
piràmide s. f. [dal lat. pyrămis -ĭdis, e questo dal gr. πυραμίς -ίδος, nome d’origine incerta, connesso in età ellenistica col greco πῦρ «fuoco», e considerato come allusivo alla forma delle [...] d’Egitto sono quelle di Cheope, di Chefren, di Micerino, di cui la maggiore è la prima, alta originariamente 146,62 m (ora 137 m). Battaglia delle popolazione di una data zona (di solito di uno stato) in un dato anno. P. sociale, rappresentazione ...
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decima
dècima s. f. [femm. sostantivato dell’agg. decimo; nel sign. 1, dal lat. decĭma (pars) «la decima (parte)»]. – 1. a. Decima parte del raccolto, del prodotto netto della terra, del reddito di altre [...] come tributo al privato proprietario, al signore feudale, allo stato, alla chiesa (d. ecclesiastica), o anche (presso (anche detta decimo, in contrapp. alla decima fondiaria detta d. maggiore), imposta stabilita a Firenze dal 1494; d. delle case, a ...
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separazione
separazióne s. f. [dal lat. separatio -onis]. – 1. L’azione di separare e di separarsi, il fatto di venire separato e lo stato di ciò che è separato: la s. del potere spirituale da quello [...] la navigazione (ampî ciascuno 3 miglia). f. In matematica, con varî sign.: elemento di s. (o separatore) di due classi contigue, numero maggiore o uguale di tutti i numeri della prima classe e minore o uguale di tutti i numeri della seconda classe; s ...
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terremoto
terremòto s. m. [dal lat. terrae motus «movimento, scuotimento della terra»]. – 1. Complesso di successivi movimenti a carattere vibratorio, della durata da pochi secondi ad alcuni minuti, [...] km per i t. profondi), e si manifestano con maggiore o minore intensità e con effetti distruttivi sulla superficie attorno rinnova profondamente una situazione o rovescia un equilibrio: c’è stato un t. nelle alte cariche del partito; la nomina del ...
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terrore
terróre s. m. [dal lat. terror -oris, der. di terrere «atterrire»]. – 1. a. Sentimento e stato psichico di forte paura o di vivo sgomento, in genere più intenso e di maggiore durata che lo spavento: [...] suscitare, incutere t.; vista, scena, spettacolo che riempie (o che riempie l’animo) di t.; fu invaso da invincibile t.; era sopraffatto dal t.; i suoi occhi rivelavano il t., erano pieni di t.; sembrava ...
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neoclericalismo
(neo-clericalismo), s. m. Nuova spinta alla presenza della Chiesa cattolica nella società civile e nella politica. ◆ «c’è una maggiore sintonia tra il centrodestra e le sollecitazioni [...] i laicisti sarà da evitare il ricorso a ogni anticlericalismo sia paleo sia neo. Una tensione conflittuale tra Chiesa e Stato, nelle condizioni dell’Italia, non è certo auspicabile. (Alberto Ronchey, Corriere della sera, 16 giugno 2005, p. 1, Prima ...
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resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con [...] . scient. e tecn. partic.: a. In biologia, fasi o stati di r., fasi del ciclo biologico di piante e animali che si in termologia nei problemi di trasmissione del calore per calcolare la maggiore o minore facilità con cui si attua la trasmissione; r. ...
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apprezzare
v. tr. [dal lat. tardo appretiare, der. di pretium «prezzo, pregio»] (io apprèzzo, ecc.). – 1. Valutare o assegnare il prezzo d’un oggetto; più spesso fig., riconoscere il valore di una cosa, [...] . 2. Attribuire (e, nell’intr. pron. apprezzarsi, acquistare) maggiore prezzo o valore. 3. Come intr. pron., nell’uso ant. partic., nel linguaggio econ., di un titolo di credito dello stato o di società, valutato sul mercato a un prezzo superiore ...
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Stato Maggiore Nelle forze armate il complesso e il ruolo degli ufficiali che collaborano con il governo, il ministro della Difesa o il comandante di una grande unità o di un reparto, per fornirgli tutte le informazioni e le notizie necessarie...
Generale (Biella 1800 - Torino 1882). Sottocapo di stato maggiore, si distinse nelle campagne del 1848-49; con il ministro C. Cadorna fu incaricato nel 1849, dopo Novara, delle trattative per l'armistizio col Radetzky; da quest'anno al 1857...