substrato
s. m. – Variante di sostrato. In biologia (dove la forma sostrato è più rara, come in genere nel linguaggio scient.) il termine ha varî sign., tra i quali in partic.: base o sostegno su cui [...] una pianta o un animale sessile sono fissati; sostanza su cui si esplica l’azione di un enzima. In geologia, il terreno situato al di sotto di ciò che si considera: il s. di una falda acquifera, dei detriti; ...
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criptismo
s. m. [der. di criptico1]. – In biologia, fenomeno (detto anche mimetismo criptico) per cui un organismo mostra una colorazione, una forma o un disegno che lo rendono simile al substrato su [...] somiglianza con l’ambiente esterno è ottenuta per mezzo di disegni a macchie e strisce (colorazione disruptiva) che riprendono la varietà del substrato; alcuni animali, inoltre, hanno la capacità di modificare la propria colorazione spostandosi da un ...
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enzima
enżima s. m. [dal ted. Enzym (comp. del gr. ἐν «dentro» e ζύμη «fermento»), termine coniato (1877) dal fisiologo ted. W. Kühne] (pl. -i). – In biochimica, nome generico di un gruppo di sostanze [...] un determinato legame chimico), di gruppo (in quanto agiscono, per es., sul solo gruppo alcolico, aldeidico, ecc.), di substrato (essendo attivi su certi composti e non su altri). Pur esistendo enzimi costituiti da proteine semplici (per es., la ...
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fermentazione
fermentazióne s. f. [dal lat. tardo fermentatio -onis]. – Serie di processi chimici di parziale demolizione di una sostanza organica, con accumulo di composti più semplici, operata, attraverso [...] (preparazione di antibiotici). F. anaerobica o anossidativa, quella che si svolge senza l’intervento dell’ossigeno, su un substrato che è, generalmente, un carboidrato (f. alcolica, glicerica, ecc.); f. aerobica o ossidativa, quella che si svolge con ...
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vettore
vettóre s. m. [dal lat. vector -oris «conducente, portatore», der. di vehĕre «condurre, portare», part. pass. vectus]. – 1. Nel contratto di trasporto, colui che si obbliga, verso corrispettivo, [...] di ossidoriduzione ha funzione di intermediario, assumendo l’idrogeno distaccato in via enzimatica dal substrato che si deve ossidare, per poi cederlo al substrato che si deve ridurre (per es., i coenzimi flavinici, il glutatione, ecc.). f. In ...
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policheti
polichèti s. m. pl. [lat. scient. Polychaeta, comp. di poly- «poli-» e gr. χαίτη «criniera»]. – Classe di anellidi comprendente numerose specie, quasi tutte marine, che conducono vita libera [...] o sono più o meno legate al substrato; hanno corpo allungato, metamerico, di cui ogni segmento (a eccezione di quello cefalico) reca un paio di espansioni muscolari laterali (parapodî), generalm. distinte in un ramo dorsale (notopodio) e un ramo ...
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sostrato
(anche substrato) s. m. [dal lat. substratus -us, der. di substernĕre (part. pass. substratus) «stendere, collocare sotto» (comp. di sub «sotto» e sternĕre «stendere a terra»)]. – 1. Strato [...] In filosofia è termine adoperato talvolta in luogo di sostanza, per designare la più vera e costante realtà in quanto «sottostante» ai suoi attributi. c. Per l’uso del termine in biologia, v. substrato, che in questa disciplina è la forma più comune. ...
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sessile
sèssile agg. [dal lat. sessĭlis, der. di sedere «stare seduto»]. – 1. a. In botanica, di organo che s’inserisce direttamente su un altro, senza essere sorretto da una parte ristretta; per es., [...] che è privo di peduncolo: gli occhi s. di alcuni crostacei; o di un organismo, con o senza peduncolo, che vive fisso al substrato. Al pl., sessili, sottordine di protozoi ciliati peritrichi (lat. scient. Sessilia), d’acqua dolce o marini, fissati al ...
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sferopsidali
s. f. pl. [lat. scient. Sphaeropsidales, dal nome del genere Sphaeropsis, comp. del gr. σϕαῖρα «sfera» e ὄψις «vista, aspetto»]. – Ordine di funghi deuteromiceti con il micelio superficiale [...] ; i conidî sono formati da picnidî di vario tipo per disposizione delle ife, per relazione con il substrato e per deiscenza. L’ordine comprende varie famiglie, di cui la più importante è quella delle sferioidacee, che conta molte specie dannose ...
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erratico
erràtico agg. [dal lat. erratĭcus, der. di errare «vagare»] (pl. m. -ci). – 1. Che muta continuamente posto, errante, vagabondo: pianeta non vuol dire altro che e., cioè vagabondo (Varchi); [...] selvaggina). 2. Con accezioni specifiche: a. In botanica, piante e., erbe selvatiche che presentano una certa indipendenza dal substrato e possono attecchire in ambienti diversi. Con sign. più generico, nell’uso letter., di piante o erbe rampicanti ...
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substrato biologia Base o sostegno su cui una pianta o un animale sessile sono fissati.
Terreno di coltura per specie vegetali in condizioni di isolamento dal suolo.
Terreno nutritivo per coltivazioni cellulari in vitro.
In particolare, in...
SOSTRATO (o substrato)
Benvenuto Terracini
Con questo termine alcuni linguisti designano le tracce della lingua originaria mantenute da un gruppo etnico nell'adottare un'altra lingua di maggior prestigio. Più comunemente il termine è riservato...