squilla1
squilla1 s. f. [dal germ. skilla]. – 1. Piccola campana, dal suono piuttosto acuto: la s. del campanile, della torre campanaria, la campana più piccola e di tono più alto; la s. del convento; [...] della campana: se ode squilla di lontano Che paia il giorno pianger che si more (Dante); Odo di squille, odo di trombe un suono (Ariosto); Or la squilla dà segno Della festa che viene (Leopardi); I tuoi dolori e le tue gioie vanno Pei cieli azzurri ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] a poco a poco, in età tarda, a una pronuncia di affricata palatale, che nei diversi idiomi romanzi s’è sviluppata in suoni tra loro diversi (es. ǧ nell’it. genero ‹ǧènero›, ˇ∫ nel fr. gendre ‹ˇ∫ãdr›, i̯ nello spagn. yerno ‹i̯èrno›, ecc.), ma distinti ...
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orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e [...] (Dante); tendere l’o., stare in orecchi, stare con gli o. all’erta, stare intento per afferrare le parole, per avvertire un suono o rumore, e sim.: da quel tempo in qua ella sta in orecchi come la lepre (Machiavelli); cominciò a stare in orecchi, per ...
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eco
èco (ant. ècco) s. f. o m. [dal lat. echo, gr. ἠχώ] (pl. echi, unicamente masch.). – 1. a. Fenomeno acustico per il quale un suono, riflettendosi contro un ostacolo, torna a essere udito nel punto [...] , a bassa voce, in modo cioè da non suscitare l’eco. b. estens. Ripetizione di un passo musicale con minore intensità di suono, talvolta con altri strumenti e in altra altezza. c. Fenomeno, analogo a quello acustico, che si verifica per altri tipi di ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno [...] una n. con il taglio in testa, con il taglio in collo (o in gola); conoscere, saper leggere le n.; per estens., il suono stesso corrispondente a ciascun segno, così com’è udito quando è prodotto dalla voce umana o da uno strumento: le sette n. della ...
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risuonare
(o risonare) v. intr. [dal lat. resonare, comp. di re- e sonare «suonare»] (io risuòno, ecc.; fuori d’accento, sia -uo- che -o-; aus. avere o essere). – 1. Suonare di nuovo: nel suo ufficio [...] .: r. il campanello; ha cominciato a r. il violino: speriamo che non smetta un’altra volta. 2. a. Emettere e rimandare un suono profondo e prolungato, di corpi e oggetti percossi: in quel punto il muro, battuto col pugno, risuonò come se ci fosse un ...
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tamburo
s. m. [dall’arabo ṭunbūr, nome di uno strumento musicale a corde, incrociato con ṭabūl «tamburo»]. – 1. a. In senso ampio, strumento musicale membranofono in cui l’elemento vibrante è costituito [...] Pesce tamburo, nome di varî pesci della famiglia scienidi, comuni nell’Atlantico e nell’Oceano Indiano, che emettono un suono simile a quello di un tamburo (prodotto dal rapido contrarsi e rilasciarsi dei muscoli della vescica natatoria, che mette in ...
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accessorio
accessòrio agg. e s. m. [dal lat. mediev. accessorius, der. di accessum, supino di accedĕre «accedere»]. – 1. agg. Che s’accompagna a ciò che è o si considera principale, quindi secondario, [...] capitali a., quei beni o valori che non sono indispensabili al funzionamento di un’azienda; suono a., un suono debole, secondario, concomitante di un suono principale. Con sign. particolari: a. In anatomia, di organo o formazione che si considerano ...
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roco
ròco agg. [lat. raucus: v. rauco] (pl. m. -chi). – Lo stesso che rauco, e più pop. in alcune regioni, in altre sentito come letter.: sono r. per il raffreddore, per il gran parlare; ho la voce roca. [...] ); Di roco augel diventi un bianco cigno (Poliziano); Un richiamo s’alzò, querulo e roco (Gozzano). Per estens., di altri suoni o rumori privi di limpidezza: il r. fischio della sirena; O roco mormorar di lucide onde (Petrarca); in usi fig., poet ...
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ottusita
ottuṡità s. f. [der. di ottuso]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è ottuso; solo in alcuni sign. fig.: o. di mente, d’ingegno; o. estetica, morale, scarsa sensibilità per la bellezza estetica, [...] a persona, per indicare limitatezza mentale e lentezza d’intelligenza: è di un’o. incredibile. 2. In semeiotica medica, il suono che si ha eseguendo la percussione in corrispondenza di organi o tessuti privi di aria (si definisce o. di coscia l ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, anche se non udibili per frequenza o...
suono (sono)
Domenico Consoli
Anche se il s. non ha, nel sistema espressivo della poesia dantesca, la posizione privilegiata della luce (v.) e del colore (v.), la sua funzione si rivela in definitiva non meno essenziale, specie per quanto...