macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando [...] torri o altre strutture con le quali si cercava di avvicinare o scalare le mura nemiche. Anche nel linguaggio letter. e poet.: Argante , che spesso davano alla trama lo scioglimento finale (intervento che, imitato nel teatro latino, ha dato origine ...
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giorno
giórno s. m. [lat. tardo diŭrnum (tempus), dall’agg. diurnus «giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. In astronomia, intervallo di tempo entro il quale la rotazione della Terra attorno al proprio [...] lume di luna; illuminare a g. (un teatro, una sala), in modo che paia illuminato come termine di confronto: vedere la luce del g., uscire alla luce del g., nascere; è chiaro come (o è vera forma: per es., scala a g., scala la cui ossatura portante ( ...
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piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, [...] fa riferimento a un palazzo pubblico, alla sede di un’autorità, a una chiesa Tribunale, p. della Borsa, p. del Teatro), sia con denominazioni di più precisa identificazione: . della Signoria a Firenze, P. della Scala a Milano, ecc.; come le vie, così ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] l. le parti, nel linguaggio di teatro, estrarre dal testo di un lavoro drammatico un impedimento): leva di mezzo quella scala; di cosa astratta, far cessare: un cavo dalla bitta, dalla caviglia, ecc., alla quale era stato avvolto; l. barra, diminuire ...
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orchestrale
agg. e s. m. e f. [der. di orchestra]. – 1. agg. Di orchestra, relativo all’orchestra: musica o.; esecuzione o.; corpo, complesso, formazione o.; effetto o.; composizione o., per orchestra. [...] 2. s. m. e f. Chi suona in un’orchestra, chi fa parte di un complesso musicale di qualsiasi tipo (soprattutto come qualifica professionale): gli o. del TeatroallaScala di Milano. ...
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vaso
vaṡo s. m. [lat. pop. vasum (e vasus), per il lat. class. vas vasis (ma già nel lat. class. il plur. era della 2a decl., vasa -orum)] (pl. -i, ant. le vasa). – 1. a. Nome generico dato a recipienti [...] di tutti i mali che Zeus aveva affidato alla prima donna mortale, Pandora, che per curiosità di un teatro, di una chiesa, o di un altro ambiente, considerata nella sua capacità: il teatro non era come i pioli di una scala (come quelle della felce ...
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quadro2
quadro2 s. m. [lat. quadrum «figura quadrata», neutro sostantivato dell’agg. quadrus (v. la voce prec.); il sign. 6 a è modellato sul fr. cadre, mentre il 6 b ricalca in alcune locuzioni il russo [...] e musicali, o in altri spettacoli di teatro (balletti, riviste, ecc.), ciascuna delle due colonne (non stampato però in testa alla pagina). 9. Al plur., quadri contraddistinto da rombi o losanghe di colore rosso: scala reale a (o di) quadri, nel poker ...
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finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, [...] quale termina la melodia, e che si trova di solito alla base o al centro della scala modale prescelta. b. Del fine, che concerne il fine, di torre, di cavallo, ecc.). Nel linguaggio di teatro è usato anche il superl. finalissimo per indicare l’ultimo ...
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fabbrica
fàbbrica (letter. fàbrica) s. f. [dal lat. fabrĭca «mestiere; lavorazione; officina», der. di faber (v. fabbro)]. – 1. a. L’attività, l’opera di fabbricare; costruzione di un edificio: mettere [...] mano alla f.; cominciare, dirigere la f. d’un palazzo, d’un teatro, d’una chiesa; in senso fig. (nel quale confluisce anche il ; f. d’armi; stabilimento in cui si produce qualcosa su scala industriale: una f. di automobili; il padrone, il direttore, ...
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ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata [...] . giorno del mese; l’u. gradino di una scala; l’u. canto di un poema; arrivare u., u.); l’u. fila, nella platea di un teatro, in un gruppo di persone ordinate in file, dell’u. ora, nei giornali, e anche alla radio e alla televisione; le u. novità; l’u. ...
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Scala, Teatro alla Teatro lirico milanese. Costruito per volere di Maria Teresa d’Austria dopo l’incendio che nel 1776 aveva distrutto il Teatro regio ducale, sorse su progetto dell’architetto di corte G. Piermarini nell’area della chiesa di...
Teatro
Antonio Audino
Nel momento storico in cui i generi dello spettacolo si sono dissolti o mescolati con altro, ovvero tra l'ultimo scorcio del 20° sec. e l'inizio del successivo millennio, al t. spetta un posto del tutto particolare....