prologo
pròlogo s. m. [dal lat. prolŏgus, gr. πρόλογος, comp. di προ- «avanti» e λόγος «discorso»] (pl. -ghi). – 1. Nelle antiche tragedie e commedie greche e latine, monologo o dialogo che introduceva [...] delle tragedie greche. Nel teatro moderno, breve premessa contenente l’esposizione dell’antefatto, per lo più in forma di monologo, che precede un’opera teatrale in prosa o in musica: i p. dei drammi di Schiller; il p. de ‘I Pagliacci’ di Leoncavallo ...
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coro1
còro1 s. m. [dal lat. chorus, gr. χορός, con il sign. 1]. – 1. Nell’antica Grecia, gruppo di danzatori che accompagnavano con la danza il canto in onore di qualche dio; la danza stessa, e il luogo [...] voci bianche; il c. della Scala, del Teatro dell’Opera; un c. di alpini, di partigiani; gli uffici sacri; anche, l’insieme degli stalli lignei disposti nel di cose disposte in cerchio: nel festante coro De le grandi Alpi la regal Torino (Carducci). ...
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meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] fin la meraviglia (Parlo del’eccellente, non del goffo poetica. c. L’espressione della meraviglia ne sia ricordato!; I’ che l’ésca amorosa al petto avea, operareopera dell’arte; l’ho accompagnato sette opere Egitto. Quindi, l’ottava m. ( che l’esame ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] il pubblico cominciava a u. dal teatro, dal cinema, dallo stadio, sua vista, Ch’io perdei la speranza del’altezza (Dante); queste chiacchiere escono dai uscì di mano e si ruppe), o anche di opera già finita dall’artefice o dall’autore: quando m’esce ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] mmonito, Torna’mi in dietro del’anime lasse (Dante); l’uomo né per star né vil drento al tuo seno (Poliziano); un teatro in cui possono s. oltre duemila spettatori. un fatto o di un’informazione; l’opera sta altramenti che voi non pensate (Boccaccio ...
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recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o [...] opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva, o una parte di un’opera di una commedia di L. Pirandello (1930); r. per le sedie, in un teatro vuoto o semivuoto. 3. a. ant. Raccontare, esporre: de’ varii casi recitati ... rinnovando le risa ...
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scrivere
scrìvere v. tr. [lat. scrībĕre] (pass. rem. scrissi, scrivésti, ecc.; part. pass. scritto). – 1. a. Tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato [...] presenza di chi scrive); in partic., comporre un’opera letteraria: s. un romanzo, una novella, una Mari); s. per il teatro, per le scene, comporre commedie s. il dare e l’avere; di tratto in tratto [gli uomini], per via de’ loro cannocchiali, si ...
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studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] soprattutto di particolari) di opere definitive: gli s. attenzione diligente e sollecita: L’una vegghiava a studio de la culla (Dante); ella film (sinon., in quest’ultimo caso, di teatro di posa, affermatosi per influenza dell’angloamer. studio ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] e male assortiti, o di opera che, per essere disarmonica, -de-boeuf) con cui fu chiamata l’ teatro per illuminare la zona ristretta della scena in cui agisce l’artista sul quale si vuole concentrare l’attenzione degli spettatori. h. Per l ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate [...] jazz, in cui l’improvvisazione unifica il su cui cantare un testo poetico; commedia, opera in m. (devo dirtelo in m.?, in . (più com. all’orchestra) nel teatro moderno. b. Talvolta, il libro o non finiscono sempre in accordo (De Marchi). d. Stato di ...
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Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il 1853 e il 1869 Haussmann coordina un grande intervento di trasformazione urbana, voluto da Napoleone III, sul tessuto...
teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In Grecia, nell’età omerico-micenea,...