contemplazione
contemplazióne s. f. [dal lat. contemplatio -onis]. – 1. Atto del contemplare, del guardare con assorto e intenso interesse: stare in c. del cielo, delle stelle, della natura; era in estatica [...] della mente nella meditazione di cose divine o spirituali: c. di Dio, della morte, delle verità eterne; nella teologia cattolica, c. infusa (o mistica), elevazione dell’anima sopra ogni modo ordinario di conoscere, fino a una cognizione ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello [...] della virtù, di cui costituisce la negazione. Nella teologia morale, v. capitali, i peccati capitali (superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia) quando siano considerati non nell’individualità dell’atto, ma come abitudini (il numero ...
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meritare
(poet. mertare) v. tr. [dal lat. meritare, der. di merĭtus, part. pass. di merere «meritare, acquistare, guadagnare»] (io mèrito, ecc.). – 1. a. Essere degno di avere, di ottenere, e sim. In [...] mi merita, frase proverbiale con cui si mostra di sdegnare chi non si cura di noi. b. Con accezione partic., nella teologia cattolica, ottenere, acquistare per proprio merito: con la sua morte, Gesù Cristo ha meritato la redenzione del genere umano ...
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vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con [...] general v. lasciarono (Boccaccio). 2. agg. Che è, che sta in sostituzione o in luogo di altra cosa (anche astratta): autorità, funzione v.; sostanze v.; soddisfazione v., in teologia, v. soddisfazione. In partic., in medicina, sinon. di vicariante. ...
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disquisire
disquiṡire v. intr. [retroformazione dal part. pass. disquisito, che è dal lat. disquisitus, part. pass. di disquirĕre «investigare»] (io disquiṡisco, tu disquiṡisci, ecc.; aus. avere). – [...] Dissertare o discutere a lungo e con minuziosa sottigliezza: d. di filosofia, teologia, estetica; si compiace spesso di d. su problemi d’estetica musicale; hanno dottamente disquisito sul significato di quei versi mentre io m’annoiavo a morte. ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In [...] giorno a guardare la televisione; non fa niente tutto il s. giorno. 3. a. agg. e s. m. Nella teologia cattolica, ciascuno dei fedeli che, giustificati dalla grazia, partecipano misteriosamente della santità di Dio e della Chiesa; per la comunione ...
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continenza
continènza s. f. [dal lat. continentia, der. di contineri, continere; v. continente1]. – 1. Moderazione nel soddisfacimento dei bisogni materiali e dei piaceri; in teologia, il grado iniziale [...] e imperfetto della virtù della temperanza, che ha per oggetto di mantenere nella giusta misura gli istinti naturali dell’uomo (mangiare e bere, istinto sessuale, ecc.). In partic., il dominio di sé nell’istinto ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere [...] sua negazione, avvertito dallo spirito come impulso al superamento della contraddizione; materialismo d., v. materialismo. Teologia d., corrente dottrinale manifestatasi nel protestantesimo tedesco alla fine della prima guerra mondiale, che tende a ...
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licenza
licènza (ant. o pop. licènzia) s. f. [dal lat. licentia, der. di licere «esser lecito»]. – 1. a. Permesso, facoltà (concessa in genere da persona di rispetto, o da un superiore di grado o autorità) [...] , maggiore del baccellierato e inferiore al dottorato, che era concesso nelle antiche università (di diritto, medicina, matematica, teologia, ecc.) a chi aveva sostenuto un certo numero di esami, e che dava diritto all’esercizio della professione ...
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molinismo
s. m. – In teologia, il sistema proposto dal gesuita spagnolo Luis de Molina (1536-1600) per conciliare la libertà umana con l’efficacia della grazia divina: escludendo che la grazia predetermini, [...] del suo libero arbitrio, l’uomo mette in opera effettivamente quest’azione; osteggiata dai domenicani che ne chiedevano la condanna, tale teoria fu tuttavia dichiarata ammissibile anche per il favore che aveva incontrato presso i teologi gesuiti. ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La nozione di teologia
Antichità greco-latina....
Teologia che attribuisce in sommo grado a Dio, come causa prima di tutto il creato, le qualità positive che connotano le creature. Si contrappone (ma storicamente a volte si integra) alla teologia apofatica o negativa.