multiscala
(multi-scala), agg. Che può essere analizzato sulla base di modelli costruiti su scale che hanno ordini di grandezze diversi. ◆ Una delle strade è ciò che si definisce «approccio multiscala». [...] . Potremmo partire da un organismo e, scendendo sempre più di scala, arrivare alla sua analisi a livello di organi, tessuti, cellule, molecole. Al contrario, partendo dalla scala cellulare, stiamo cercando di derivare modelli per le scale più ampie ...
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catepsina
s. f. [der. del gr. καϑέψω «cuocere, digerire»]. – In biochimica, nome di enzimi proteolitici presenti in alcuni granuli (detti lisosomi) del citoplasma cellulare di quasi tutti i tessuti animali: [...] alla morte della cellula i lisosomi si disgregano e le catepsine catalizzano l’autolisi dei tessuti. ...
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marezzatura
mareżżatura s. f. [der. di marezzare]. – L’operazione del marezzare (un tessuto, un foglio di carta, una lastra di metallo); l’effetto di tale operazione. Anche, l’aspetto di cosa naturalmente [...] le venature del legno; nell’industria tessile, effetto cangiante proprio dei broccati e delle sete antiche riprodotto su tessuti comuni; in metallurgia, effetto che si ottiene immergendo certi metalli bianchi in bagni acidi; in legatoria, effetto che ...
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termofissaggio
termofissàggio s. m. [comp. di termo- e fissaggio]. – Nell’industria tessile, operazione di rifinizione compiuta su tessuti e maglie, che si basa sulla termoplasticità di certe fibre artificiali, [...] per cui i tessuti o i manufatti fabbricati con esse e scaldati a una certa temperatura in forme e dimensioni volute mantengono tali forme e dimensioni anche dopo raffreddamento; il termofissaggio viene utilizzato, per es., nella fabbricazione di ...
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shetland
〈šètlënd〉 s. m. [dal nome delle Shetland, gruppo di isole dell’arcipelago britannico]. – 1. Denominazione commerciale data originariamente ai tessuti cardati per drapperia fabbricati esclusivamente [...] con lana proveniente da pecore di razza Shetland, oggi genericam. estesa ai tessuti cardati per drapperia ad armatura diagonale. 2. In zootecnia, il termine è usato, con iniziale maiuscola e in funzione appositiva, per indicare alcune razze di ...
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laminazione
laminazióne s. f. [der. di laminare2]. – 1. Lavorazione, per deformazioni plastiche successive, cui vengono sottoposti materiali metallici o plastici per produrre, a caldo o a freddo, lamiere, [...] a. Procedimento usato per la preparazione dei fili laminati (v. laminato1). b. Trattamento a cui vengono sottoposti alcuni tessuti e non tessuti quando li si riveste o li si lega con schiume sintetiche, per lo più di tipo poliuretanico, per ottenere ...
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scheletro
schèletro (poet. schèltro) s. m. [dal gr. σκελετός, der. di σκέλλειν «disseccare»]. – 1. a. Il complesso delle ossa dei vertebrati che, come struttura rigida di sostegno, contribuisce a dare [...] riprovevoli, vergognosi per la propria reputazione. b. Ogni formazione rigida che abbia funzione di sostegno e di protezione per i tessuti molli, sia nei protozoi sia nei metazoi. 2. Con usi estens. o fig.: a. In botanica, con riferimento a una ...
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lana
s. f. [lat. lana]. – 1. a. Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri ruminanti: l. caprina, l. vigogna, l. di [...] (per es., la l. d’Àngora, ottenuta dal coniglio d’Angora); è destinata per lo più alla confezione di filati e tessuti attraverso le operazioni di lavatura, cardatura, filatura, tintura e tessitura. L. tosata o di tosa, tolta all’animale vivo, l ...
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cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., [...] del legno verso l’interno e del libro verso l’esterno; costituisce perciò la zona di genesi e accrescimento dei tessuti, permettendo così alla radice e al fusto di aumentare in spessore. C. sugheroso è chiamato, per analogia, il fellogeno. 6. In ...
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invasivo
invaṡivo agg. [der. di invadere]. – 1. Che invade o tende a invadere: guerre ambiziose e i. (C. Cattaneo). 2. Nel linguaggio medico: a. Di processo morboso (come i tumori maligni e la cancrena) [...] che tende per sua natura a propagarsi infiltrandosi nei tessuti. b. Di indagine diagnostica che comporti la penetrazione, nell’intimo di tessuti, di fattori comunque modificanti: forme di energia capaci di indurre modificazioni molecolari (radiazioni ...
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TESSUTI
F. v. Lorentz
F. v. Lorentz
H. Reusch
F. v. Lorentz
1. - L'arte del tessere e del filare è tanto antica quanto la civiltà umana. Le sue origini risalgono ad epoche preistoriche e non è possibile fissarle con precisione. A Çatal...
Biologia
In istologia, aggregato di cellule (e di sostanze da esse prodotte) che hanno forma, struttura e funzioni simili, e, per lo più, origine embriologica comune; i t., di cui si hanno diversi tipi, sono i materiali costitutivi degli organi...