chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. [...] ch., essere poco o molto praticante; essere tuttocasa e ch., essere tutto dedito alla vita di famiglia e alle pratiche fare un matrimonio religioso (contrapp. a sposarsi civilmente); visita delle sette ch., a Roma, visita delle sette basiliche ...
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ruffiano
s. m. (f. -a) [prob. lat. *rufianus «dai capelli rossi», der. di rufus «rosso», usato dapprima come soprannome]. – 1. Chi, per denaro o altro compenso o interesse personale, agevola gli amori [...] erano combinati da ruffiani o ruffiane di professione; uno che dentro dalla casa era, r. della buona femina, ... si fece alle finestre ◆ Dim. ruffianino, ruffianèllo, ruffianétto; accr. ruffianóne; pegg. ruffianàccio (tutti con il rispettivo femm. in ...
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succubo
sùccubo (o sùccube) agg. e s. m. (f. -a e, rispettivam., -e) [dal lat. succŭba s. m. e f., comp. di sub- e tema di cubare «giacere», quindi propr. «chi si sottomette ad altra persona in un rapporto [...] venereo», riferito come femm. (in Ovidio) a donna adultera, e come masch. (nel lat. tardo, in Prudenzio) al giovinetto Giacinto, amato, del marito; in quell’ufficio sono tutti s. del direttore; non conta nulla in casa, è un succubo della moglie e ...
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incrinatura
s. f. [der. di incrinare]. – 1. a. L’effetto dell’incrinarsi; crepatura leggera e sottile: il gelo ha prodotto un’i. nella parete; ho guardato in trasparenza tutti i bicchieri per accertarmi [...] qualche i.; sorvegliano giorno e notte le fondamenta della casa per scoprire per tempo anche l’i. più insignificante frattura parziale di un osso, sinon. di infrazione. 2. fig. a. letter. Lieve alterazione della voce o del suono, che ne interrompe ...
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margheritico
s. m. e agg. (iron.) Chi o che fa parte dell’aggregazione politica della Margherita. ◆ Come bisogna dire? I margheritici? (Foglio, 13 ottobre 2000, p. 4) • La sinistra […] ha rovesciato [...] sulla Casa delle Libertà gli insulti più pesanti. Primo fra tutti quello del margheritico Giovanni Carbonella: «Che vi possa venire un , tributano a [Franco] Marini lusinghieri trionfi, al punto da lasciar prevedere che presto tornerà a disporre «del ...
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sopraelevare
(o soprelevare) v. tr. [dal lat. tardo superelevare, comp. di super «sopra» e elevare «innalzare»] (coniug. come elevare). – 1. a. Rialzare di uno o più piani, costruire cioè uno o più altri [...] piani su un edificio già esistente: s. la casa di un piano, di due piani, o, con altra reggenza: mi hanno dato il permesso di s luoghi intorno, sovrastare: il Falterona si sopraeleva su tutte le altre montagne dell’Appennino tosco-romagnolo; il nuovo ...
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zitella
zitèlla (o żitèlla; region. o meno com. zittèlla, żittèlla) s. f. [femm. di zitello]. – Nell’uso ant., ragazza da marito; giovane donna non sposata: io fo questa cavalla diventare una bella z. [...] casa delle z., presso alcune tribù di lingua munda e dravidica dell’India, capanna ove vivono in comune tutte le occasioni per maritarsi, ma è ancora z.; non gli va bene nessuno a quella, vuole il principe azzurro: finirà per restare zitella. ◆ Dim. ...
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appestare
v. tr. [der. di peste] (io appèsto, ecc.). – 1. Infettare di peste, e per estens. d’altro contagio: a. una persona, una casa; i due colerosi avevano appestato tutto il paese. 2. Più com. in [...] usi fig.: a. Ammorbare, riempire o avvolgere di cattivo odore: c’è un tanfo che appesta l’aria; hai appestato la stanza col fumo del sigaro; il lezzo che usciva da quella stamberga ci appestava tutti. b. Corrompere, guastare moralmente: la corruzione ...
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rimpiattino
s. m. [der. di rimpiattare]. – Nell’espressione fare, giocare a r., gioco di fanciulli, uno dei quali deve ricercare gli altri che si sono nascosti e catturarli simbolicamente raggiungendo [...] la tana (o casa) ogni volta che ne trova uno; il primo giocatore catturato prende il posto del cacciatore al termine della caccia se l’ultimo dei suoi compagni, raggiungendo la tana prima del cacciatore, non riesce a liberarli tutti; lo svolgimento ...
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pernottare
v. intr. [dal lat. pernoctare, der. di nox noctis «notte», col pref. per-1 nel sign. di «attraverso»] (io pernòtto, ecc.; aus. avere). – Trascorrere la notte in un luogo diverso da quello [...] consueto: p. in albergo, in un rifugio, in una tenda, in una casa di contadini; p. all’aperto, in campagna; se non farò in tempo a sbrigare tutti gli affari in giornata, pernotterò a Milano. ...
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Tutti a casa
Jean A. Gili
(Italia/Francia 1960, bianco e nero, 120m); regia: Luigi Comencini; produzione: Dino De Laurentiis per Dino De Laurentiis/Orsay; soggetto: Age e Scarpelli; sceneggiatura: Age e Scarpelli, Luigi Comencini, Marcello...
Regista cinematografico italiano (Salò 1916 - Roma 2007), con A. Lattuada e M. Ferreri gettò le basi della fondazione, a Milano, della Cineteca italiana. Il suo primo lungometraggio fu Proibito rubare (1948), seguito da un breve periodo di cinema...