nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] vino n.; una bottiglia di olio nuovo. c. Riferito agli animali e all’uomo (ma solo in pochi casi o in usi ant.), nato da poco: la famiglia (l’espressione è talvolta estesa anche a tempi moderni, riferita a persona non compromessa politicamente o che ...
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virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. [...] (o acquisite), cioè acquistate con l’esercizio di atti buoni, e v. infuse, che sono effetto dell’operazione di Dio nell’uomo. Nelle virtù infuse rientrano (secondo l’opinione della maggior parte dei teologi) sia le v. teologali, che hanno Dio per ...
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antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., [...] abitudini di persone in realtà vicine nel tempo o tuttora in vita: è uomo di a. onestà, di stampo a.; Ben v’èn tre vecchi gli uomini dell’età antica; la disputa degli antichi e dei moderni, famosa polemica accesasi in Francia alla fine del sec. 17° ...
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taglia1
tàglia1 s. f. [dal fr. (ant.) taille, der. di tailler «tagliare»]. – 1. ant. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato, e il taglio stesso. 2. estens. a. Sinon. di tacca [...] fassi (Dante). c. Statura e proporzioni del corpo di una persona: per un uomo di quella t. (o della sua t.) ci vuole una sedia fatta apposta; valore dei beni e alla loro rendita. Nell’uso moderno il termine è talvolta adoperato (con influsso dei sign ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda [...] motivi di opportunismo). Frequente con valore spreg., per indicare un uomo di animo cattivo, spietato, oppure inabile, incapace nel lavoro meccanismo di chiusura, mentre nelle armi di tipo moderno è nascosto internamente o addirittura non esiste più, ...
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servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, [...] l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero. Nell’uso moderno questo sign. sopravvive nei seguenti casi: a. Col sign. di dedizione, impegno incondizionato nei confronti di un ideale, una ...
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materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento [...] , all’atomismo di Democrito e di Epicuro; nel pensiero moderno, elementi materialistici, già presenti in varî autori sia come nel modello dell’uomo-macchina, giungendo a considerare (con Helvétius) la vita psichica dell’uomo determinata dalle ...
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neoumanesimo
neoumanéṡimo s. m. [comp. di neo- e umanesimo]. – Nome dato genericam. a indirizzi e programmi culturali che si ispirano agli studî e agli ideali del mondo classico. Più in partic. è stato [...] e J. Stenzel, che hanno fortemente promosso gli studî classici e sottolineato il valore perenne, per l’uomomoderno, del mondo ellenico anche come fondamentale esperienza educativa (è da taluni chiamato terzo umanesimo, considerando secondo – dopo ...
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impegnato
agg. [part. pass. di impegnare]. – 1. Dato in pegno (nel sign. proprio), e per estens. vincolato, obbligato da promessa o in altro modo: ritirare un oggetto i.; c’è i. la mia parola; mi resta [...] impegnato (con una donna), essere impegnata (con un uomo), essere legati da promessa di matrimonio, cioè fidanzato, fidanzata in questa faccenda e non posso più tirarmi indietro. Nell’uso moderno, la parola è frequente anche con il sign. che ha ...
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fazioso
fazióso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. factiosus, der. di factio -onis «fazione»]. – Seguace di una fazione politica, o, più spesso, amante delle fazioni, della divisione di un popolo (o di qualsiasi [...] altra compagine) in fazioni: uomo prepotente e f.; gente f.; per estens.: intrighi, discorsi f.; atteggiamento f., ecc. Con sign. più generico, nell’uso moderno, di persona che subordina tutto alla propria ideologia assumendo consapevolmente ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: a) caratteristiche morfologiche principali...
Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in una fase caratterizzata dalle dimensioni...