procedura
s. f. [dal fr. procédure, der. di procéder «procedere»; nel sign. 3 è un calco dell’ingl. procedure]. – 1. a. non com. Modo di procedere, cioè di operare o di comportarsi in determinate circostanze [...] o una p. sbagliata. b. Insieme di norme, formalità, usieconsuetudini che regolano la pratica di un’amministrazione o lo svolgimento dei compiti e delle attività dei diversi organi della vita pubblica e politica: seguire la p. normale, l’ordinaria p ...
Leggi Tutto
permettere
perméttere v. tr. [dal lat. permittĕre, comp. di per-1 e mittĕre «lasciar andare», rifatto su mettere] (coniug. come mettere). – 1. Dare il permesso, concedere qualche cosa facendo uso della [...] a l’onorata impresa (T. Tasso). ◆ Part. pass. permésso, frequente anche con uso aggettivale, di cosa ammessa da usieconsuetudini, oppure da disposizioni o concessioni particolari: un contegno permesso o non permesso, manifestazioni non permesse; in ...
Leggi Tutto
mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] e ravvicinate a cono. Amputazione della m., nelle consuetudini giuridiche degli antichi popoli barbari, di società islamiche e di chi spesso lascia cadere quello che tiene o che porta. E in usi fig., con riferimento al possedere, al ricevere, al dare: ...
Leggi Tutto
tradizionalismo
s. m. [der. di tradizionale]. – 1. Il fatto di conformarsi, nei proprî atteggiamenti ideologici e metodologici e nelle proprie azioni, attività e opere, alle consuetudini, agli usie [...] ai modelli tradizionali: nelle campagne il t. è più forte che nella città; una pittura accademica che pecca di eccessivo alle teorie illuministiche, secondo la quale la ragione umana non è in grado di raggiungere le verità di ordine metafisico, etico, ...
Leggi Tutto
riscoperta
riscopèrta s. f. [der. di riscoprire (part. pass. riscopèrto), sull’esempio di scoperta]. – L’atto, il fatto di riscoprire. Per lo più con uso fig., diffuso dal linguaggio della critica letteraria [...] stampa, ritorno di interesse e di apprezzamento nei confronti di un autore, un’opera, per fatti culturali o fenomeni di costume, per luoghi, usi, consuetudini dimenticati o non più giustamente apprezzati (v. riscoprire): la r. degli scrittori minori ...
Leggi Tutto
codificare
v. tr. [dal fr. codifier, der. di code «codice»] (io codìfico, tu codìfichi, ecc.). – 1. a. Ridurre in codice, dare cioè un ordine sistematico a un complesso di norme giuridiche relative a [...] le leggi sulla stampa, sui contratti di lavoro. b. estens. Sistemare in modo ordinario e coerente un insieme di regole; dare valore normativo a usi o consuetudini: c. le regole grammaticali; norme ortografiche codificate dall’uso degli scrittori più ...
Leggi Tutto
ius
s. neutro lat. (propr. «diritto»), usato in ital. al masch. – Parola usata anche in contesti italiani per indicare, in tono più enfatico e solenne, il diritto (cfr. la forma italianizzata giure). [...] consuetudini del diritto romano e medievale: ius civile, nel linguaggio giur. romano, il diritto di tutto un popolo e, In partic., ius primae noctis (v. la voce). Talora anche in usi scherz., spec. in passato: per es., ius murmurandi, il diritto ...
Leggi Tutto
locale1
locale1 agg. [dal lat. tardo localis, der. di locus «luogo»]. – 1. Di luogo, che ha in sé idea di luogo: memoria l., che ritiene i luoghi, lo stato e la disposizione dei luoghi e delle cose; [...] nomi di luogo o toponimi. 2. a. Che è proprio e particolare di un determinato luogo (cioè di un paese, di una regione): i costumi l.; rispettare gli usi, le consuetudini l.; questo piatto è una specialità l., o della cucina l.; termini, espressioni l ...
Leggi Tutto
sviamento
sviaménto s. m. [der. di sviare]. – Il fatto di sviare, di sviarsi. Raro in senso proprio (lo s. del traffico), è usato come termine tecnico, esclusivam. in riferimento a ferrovia, per deragliamento; [...] più com. in usi estens. e fig., per indicare l’allontanamento da attività, consuetudini, comportamenti, quasi sempre con accezione negativa: lo s. delle indagini; lo s. dei giovani; lo s. dallo studio; sul principio ci fu un po’ d’incaglio per la ...
Leggi Tutto
tacito
tàcito agg. [dal lat. tacĭtus, der. di tacere «tacere»]. – 1. Che tace, che sta senza parlare (sinon. letter. o più elevato di silenzioso): Taciti, soli, sanza compagnia N’andavam l’un dinanzi [...] nella t. notte, per le t. vie. In usi fig., poet.: Indi a i veleni taciti Si preparò di cosa che, senza essere chiaramente espressa, è sottintesa e accettata o riconosciuta come valida: c’era t. familiare, nelle consuetudini agricole: v. comunione, ...
Leggi Tutto
. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo d'animali o di uomini e successivamente...
Generalità. - La regione che comunemente è chiamata Balcanica, limitata a occidente dal Mare Adriatico e dall'Ionio, a Oriente dal Mar Nero, dal Bosforo, dal Mar di Marmara, dai Dardanelli e dall'Egeo, si attacca alla massa continentale europea...