tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni [...] altro insieme, il primo deve essere del tipo immediatamente precedente a quello del secondo (per es., se a è una variabile di tipo 1 e b una variabile di tipo 2, è lecito scrivere a∈b, mentre la scrittura b∈a è senz’altro scorretta). f. Nel diritto ...
Leggi Tutto
retroazione
retroazióne s. f. [comp. di retro- e azione1]. – In genere, processo per cui l’effetto risultante (ossia la variabile d’uscita) dell’azione di un sistema viene fatto retroagire, mediante [...] opportuni organi, sui parametri che regolano il funzionamento del sistema stesso (ossia sulla variabile d’ingresso) in modo da modificarlo e correggerlo. Il termine è spesso sostituito, nell’uso tecnico e scientifico, dal corrispondente termine ingl. ...
Leggi Tutto
rendimento
rendiménto s. m. [der. di rendere]. – 1. a. raro. L’azione, il fatto di rendere, di dare, fare o presentare. È usato quasi esclusivam. nelle espressioni r. di grazie (a Dio, alla Madonna, [...] le quantità degli altri fattori), gli incrementi di produzione dovuti all’aumento del fattore (i rendimenti del fattore variabile) inizieranno a decrescere da un certo punto in poi e saranno nulli in corrispondenza del punto di massimo raggiunto ...
Leggi Tutto
spettro
spèttro s. m. [dal lat. spectrum «visione, fantasma» (der. di specĕre «guardare»); il sign. 2 risale al lat. scient. della fine del sec. 17°]. – 1. a. Immagine, visione soprannaturale di una [...] sign. analoghi: a. In fisica e nelle sue applicazioni, composizione armonica di una grandezza variabile nel tempo: s. di una corrente elettrica variabile, l’insieme delle componenti armoniche (definite in ampiezza, frequenza, fase iniziale) dalla cui ...
Leggi Tutto
z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] punto e per lo più minuscola, indica tradizionalmente, insieme con x, y, un’incognita, una variabile, un’indeterminata, una coordinata; in partic., la variabile z viene spesso utilizzata per denotare un numero complesso; in algebra, una Z in neretto ...
Leggi Tutto
espansione
espansióne s. f. [dal lat. tardo expansio -onis, der. di expandĕre «espandere»]. – 1. L’atto e l’effetto dell’espandere e più spesso dell’espandersi; in partic.: a. In fisica, la trasformazione [...] radiotecnica, e. di gamma, operazione con la quale, per mezzo di un condensatore variabile (ausiliario), disposto in parallelo con il condensatore variabile di sintonia (principale) del ricevitore, è possibile eseguire una sintonia fine intorno a un ...
Leggi Tutto
ottone
ottóne s. m. [dall’arabo lāṭūn «rame»]. – 1. Lega metallica a base di rame e zinco, con prevalenza del rame (o. comune o binario), cui si aggiungono, talora, quantità varie di altri elementi come [...] lucidare gli ottoni. In partic.: o. di 1° titolo, ottone comune con tenore di zinco variabile tra il 28 e il 37%; o. di 2° titolo, con tenore di zinco variabile tra il 37 e il 48%; o. navale, ottone speciale contenente piccole quantità di stagno che ...
Leggi Tutto
rendita
rèndita s. f. [der. di rendere, come forma participiale coniata per analogia con vendita]. – 1. a. Entrata continuativa senza costo, o almeno senza costo contemporaneo, e in particolare reddito [...] , trimestrale, ecc., secondo gli intervalli delle rate (periodo della r.); r. costante e r. variabile, a seconda che le rate siano di valore uguale o variabile. e. In finanza, r. locativa, il vantaggio di occupare uno stabile a titolo gratuito o ...
Leggi Tutto
ovale2
ovale2 s. f. [dall’agg. prec., per ellissi di linea o curva]. – In matematica, linea piana chiusa che sia incontrata da ogni retta del suo piano al più in due punti e che, di conseguenza, sia [...] di un poligono, anche se convesso. Ovali di Cartesio, quelle che soddisfano alla relazione λ|PA|+μ|PB| = costante, dove P è un punto variabile dell’ovale, A e B sono due punti fissati, λ e μ sono due numeri reali positivi (se, in partic., λ = μ, l ...
Leggi Tutto
sbarra
s. f. [der. di barra, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. Trave, palo, asse (di legno, di metallo o di altra materia) che serve a chiudere, serrare, impedire il passaggio e sim.: serrare la porta [...] , uno dei grandi attrezzi, costituito da un’asta cilindrica d’acciaio, lunga 2,40 m e con diametro di 28 mm, posta a un’altezza variabile da 2,57 m a 2,75 m da terra, su due montanti di ferro regolabili in altezza e fissati al suolo mediante quattro ...
Leggi Tutto
Astronomia
Stella v. o, semplicemente v., è ogni stella il cui splendore non rimane costante nel tempo. Vengono considerate v. soltanto le stelle soggette a variazioni di luminosità intrinseche: non rientrano pertanto nella categoria le binarie...
VARIABILE
. In matematica si contrappone a "costante" (v.) e si usa, come aggettivo sostantivato, a designare ogni quantità suscettibile di assumere, indifferentemente, più valori diversi. V. anche funzione.