continuo1
contìnuo1 (ant. contìnovo) agg. [dal lat. continuus, der. di continere «tenere insieme, congiungere»]. – 1. a. Non interrotto nel tempo; che avviene o si succede senza mai cessare: movimento [...] variazione piccola quanto si voglia (tale cioè da mantenersi entro limiti prefissati) scegliendo una variazione sufficientemente piccola della variabile indipendente. 2. Locuz. avv. di continuo (ant. del c., al c., per c.), in modo continuato, senza ...
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integratore
integratóre agg. e s. m. (f. -trice) [der. di integrare]. – 1. Chi, o che, integra, o serve a integrare; raram. riferito a persona. 2. s. m. In campo farmaceutico, nome indicante, più o meno [...] ) o attivi (per es. un circuito a transistori) il quale fornisce in uscita un segnale (per es. una tensione variabile) che è l’integrale rispetto al tempo della funzione che rappresenta il segnale applicato all’entrata; strumento i., strumento di ...
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moltiplicatore
moltiplicatóre (ant. multiplicatóre) s. m. [dal lat. tardo multiplicator -oris]. – 1. (f. -trice) Chi, o ciò che, moltiplica; raramente riferito a persona. Nell’aritmetica elementare, [...] . 2. In economia, il coefficiente per il quale occorre moltiplicare la variazione della variabile indipendente per ottenere la misura dell’effetto sulla variabile dipendente; in partic., m. degli investimenti o del reddito, coefficiente per il quale ...
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telerilevamento
telerilevaménto s. m. (meno com. telerilevazióne s. f.) [comp. di tele- e rilevamento (o rilevazione)]. – 1. In genere, rilevamento a grande distanza dell’aspetto e della situazione di [...] telesensori o telestrumenti, di solito elettrici o elettronici, una replica analogica della variabile continua, oppure una successione discreta di misure della variabile (in tal caso si parla di telemisurazione), oppure ancora un codice digitale ...
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televisione
televiṡióne s. f. [comp. di tele- e visione, sull’esempio dell’ingl. television]. – 1. Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione a distanza, per mezzo di un cavo elettrico [...] per essere riconvertito, mediante un procedimento inverso (sintesi), in un’immagine, simile a quella originale, composta di elementi di luminosità variabile (nella t. in bianco e nero), o da terne di punti di diverso colore, anch’essi di luminosità ...
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valenza
valènza s. f. [dal lat. tardo valentia «forza, vigore; abilità», der. di valere: v. valere]. – 1. ant. o letter. Valore, valentia: ell’è per certo di sì gran v. (G. Cavalcanti); forza d’animo: [...] i loro composti una sola valenza (cioè sono sempre monovalenti, bivalenti, ecc.), ma la maggior parte presenta una valenza variabile, che si può generalm. ricavare dall’analisi elementare dei singoli composti, la quale però dà solo la v. formale ...
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sughera
sùghera s. f. [der. di sughero, propriam. ellissi di quercia sughera]. – Pianta fagacea sempreverde (Quercus suber), detta anche quercia da sughero, il cui areale si estende nel Mediterraneo [...] in un bosco; preferisce, allo stadio di plantula, l’ambiente ombreggiato e diventa eliofila con la crescita; le foglie, di forma variabile, sono persistenti da 1 a 3 anni, e ricoperte da una peluria pulverulenta da giovani, glabre da adulte; anche la ...
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pellicolare
agg. [der. di pellicola]. – Di pellicola, simile a pellicola: la membrana citoplasmatica può assumere aspetto pellicolare. In elettrotecnica, effetto p. o effetto pelle (detto anche, con [...] termine ingl., skin effect), fenomeno che si presenta nei conduttori elettrici percorsi da corrente variabile, spec. alternata, consistente in una distribuzione non uniforme della densità di corrente, la quale presenta, in ogni sezione del conduttore ...
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x, X
(ics) s. f. o m. – Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e altri prestiti non interamente adattati): corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che [...] , x (più raram. X) indica, oltre che un’incognita, di cui s’è già detto sopra, una variabile (per lo più, la variabile indipendente di una funzione), o una coordinata (generalm. l’ascissa); x1, ... xn denotano spesso le coordinate cartesiane ...
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differenziale
agg. e s. m. [der. di differenza]. – 1. agg. a. Delle differenze, che tien conto delle differenze, che stabilisce o intende stabilire una differenza: pretendere, ottenere, concedere un [...] o a gruppi diversi per sesso, età, razza, ecc., tentando generalmente di evidenziare eventuali correlazioni tra due o più variabili (per es., razza e intelligenza); dazio d., dazio a carattere discriminatorio che si applica su merci provenienti da ...
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Astronomia
Stella v. o, semplicemente v., è ogni stella il cui splendore non rimane costante nel tempo. Vengono considerate v. soltanto le stelle soggette a variazioni di luminosità intrinseche: non rientrano pertanto nella categoria le binarie...
VARIABILE
. In matematica si contrappone a "costante" (v.) e si usa, come aggettivo sostantivato, a designare ogni quantità suscettibile di assumere, indifferentemente, più valori diversi. V. anche funzione.