tocco1
tócco1 part. pass. e agg. [der. di toccare, propr. part. pass. senza suffisso] (pl. m. -chi). – 1. In funzione di participio, toccato (in varî sign. del verbo toccare), usato soprattutto isolato [...] (cioè non in unione con l’ausiliare, oppure unito al verbo essere in funzione di pred. nominale): le mie critiche sono atte a far ridere qualche volta quelli che non sono da quelle tocchi (Baretti); tocchi da non mediocre pietà di tanta miseria umana ...
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irradiazione
irradiazióne s. f. [dal lat. tardo irradiatio -onis; v. irradiare]. – 1. L’atto, il fatto, l’operazione, e anche l’effetto dell’irradiare, nei varî sign. del verbo, e più concretamente l’energia [...] di sostanze alimentari con radiazioni ionizzanti a scopo di conservazione. 2. Con riferimento al sign. rifl. e intr. del verbo, il diffondersi, il propagarsi in varie direzioni. In semeiotica, la propagazione di un dolore in sedi lontane dall’organo ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] torrèi], ecc.; pass. rem. tòlsi, togliésti, ecc.; part. pass. tòlto). – 1. a. Prendere, ma soltanto in alcune delle accezioni di questo verbo, e quando non ci sia solo l’idea dell’afferrare ma anche dello staccare o sollevare da un luogo (anticam., e ...
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-toio
-tóio (o -tòrio, -sóio, -sòrio) [lat. -tōrius, formato con la finale -t- del tema verb. di molti part. pass. e col suff. -ōrius; dai temi del part. pass. terminanti in -s- è derivata la var. -sōrius]. [...] la forma -soio, -sorio. I derivati indicano il luogo in cui si verifica quanto designato dal verbo (dormitorio, galoppatoio, lavatoio, parlatorio; reclusorio) o lo strumento adoperato (attizzatoio, innaffiatoio, mangiatoia; aspersorio, rasoio). Forma ...
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mai
avv. [lat. magis «più»; v. ma’2 e ma1]. – 1. Nell’uso ant., con sign. vicino a quello etimologico, e di solito in unione o in corrispondenza con un non, equivale a «più»: Pensa che questo dì mai [...] di nessuno (Manzoni). In frasi deprecative: non sia mai! b. Può avere valore negativo anche da solo, spec. quando è premesso al verbo: mai si vide una cosa simile (enfatico mai non si vide...; letter. non mai si vide ...); mai ch’egli dica la verità ...
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irregolare
agg. [dal lat. tardo irregularis, comp. di in-2 e regularis «regolare1»]. – 1. a. In genere, che non è conforme alle regole o a una determinata regola, che è in contrasto con le disposizioni [...] cavallo per andatura i., nelle corse al trotto quando il cavallo tende a passare al galoppo. In grammatica, nomi, verbi i. (o con declinazione, coniugazione i.), che si allontanano dalla flessione regolare seguita dalla maggioranza degli altri nomi e ...
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-ante
[lat. -ans, -antis, desinenza del part. pres. dei verbi della coniug. in -are]. – Suffisso derivativo di aggettivi e nomi che rinviano a quanto espresso dal verbo che funge da base. Alcuni derivati [...] si riferiscono normalmente a persone che svolgono l’attività o si trovano nella condizione espressa dal verbo: bagnante, brigante, comandante, ignorante, insegnante, lavorante, militante, negoziante, villeggiante, più raramente a cose: colorante ...
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irriducibile
irriducìbile (letter. o ant. irreducìbile) agg. [comp. di in-2 e riducibile]. – 1. a. Che non si può ridurre, cioè rimpiccolire, restringere, ricondurre a una forma più semplice: il prezzo [...] in più variabili. 2. In relazione con altro sign. del verbo ridurre, le espressioni: volontà, tenacia i., che non si contrapp. ai cosiddetti pentiti o dissociati. 3. In relazione col verbo ridurre nel sign. di rimettere, far rientrare al suo posto: ...
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destinare
v. tr. [dal lat. destinare]. – 1. Stabilire in maniera ferma, irrevocabile, come atto di una volontà superiore: il cielo ha destinato così. Per estens., stabilire, in senso generico, soprattutto [...] indirizzo. ◆ Part. pass. destinato, anche come agg., e per lo più in unione col verbo essere, con il quale forma pred. nominale nei varî sign. del verbo; quindi, voluto dal destino, stabilito da una potenza o volontà superiore: era destinato che ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] . tengo a, mi preme, m’importa di: tengo a dichiarare che io ... 8. Con valore intr., in alcune espressioni dove il verbo ha in realtà uso assol. (con ellissi del compl. oggetto): a. Riferito come soggetto a sistemi e mezzi di chiusura, reggere, non ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...