ritardo s. m. [der. di ritardare]. - 1. a. [il differire un'azione che doveva essere svolta in precedenza: r. nel pagare] ≈ (non com.) ritardamento. ‖ differimento, dilazione, indugio, proroga, rinvio. ↔ anticipazione, anticipo, puntualità, tempestività. b. [maggior tempo impiegato nello svolgere un'azione: accumulare un notevole r.] ↔ anticipo. c. [condizione in cui si trova chi ritarda: trovarsi in r.] ≈ [in un pagamento] (burocr.) mora, [in un pagamento] morosità. ● Espressioni: essere in ritardo ≈ e ↔ [→ RITARDARE v. intr. (2. a)]; fig., ritardo mentale [insufficiente sviluppo delle capacità intellettuali] ≈ handicap. ▲ Locuz. prep.: in ritardo [in un momento successivo a quello previsto o concordato: giungere, presentarsi in r.] ↔ anticipatamente, in anticipo, puntualmente, tempestivamente. 2. [il rallentare o l'essere rallentato: provocare il r. di un congegno] ≈ rallentamento, (non com.) ritardazione. ↔ acceleramento, accelerazione, sveltimento, velocizzazione.