errante
agg. [part. pres. di errare; nel sign. 2, calco del fr. errant, part. pres. dell’ant. errer «camminare», der. di erre «viaggio», che è il lat. iter]. – 1. Che erra, che va qua e là (anche con [...] ). 2. Che cammina senza posa; con questo senso, solo nelle locuz. ebreo e., cavaliere e. (v. ebreo; cavaliere). 3. In zoologia, anellidi e. (lat. scient. Errantia), sottoclasse di anellidi policheti che conducono vita libera, prevalentemente marina ...
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ebreoebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente [...] , persona irrequieta, che non trova mai pace e si sposta continuamente (dal personaggio dell’ e. errante, leggendario ebreo, di nome Buttadeo o Aasvero, condannato a errare senza tregua sino alla fine del mondo, per avere schernito Gesù sulla via ...
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empatizzare v. intr. 1. In psicologia, provare empatia. 2. Per estensione, nella lingua corrente, sentire la condizione altrui come se fosse la propria; immedesimarsi. ◆ Il Vogliolo [Giuliano V., autore [...] con la miseria del contadino langhetto, col suo senso della morte, con la sensualità delle donne di quel luogo, con l'EbreoErrante, con la grandine, il malocchio e i falò, con Pinolo Scaglione, l'amico di Cesare Pavese, «tornato a suonare clarino ...
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Una delle più diffuse leggende del Medioevo, che ha avuto numerose elaborazioni in tutte le letterature europee: narra di un ebreo che schernì Gesù sulla via del Calvario e per castigo fu condannato a errare senza tregua sino alla fine del mondo,...
Regista cinematografico (Cairo 1904 - Roma 1978). Inizialmente assistente di A. Blasetti (Sole, 1929; Terra madre, 1930), si affermò poi come autore di commedie brillanti, di impianto prevalentemente commerciale (Seconda B, 1934; Cavalleria,...