modernomodèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi [...] tipicamente attuali: quadro m.; scultura m.; mobili m., o di stile m.; una lampada moderna. Più precisamente, in architettura, movimento m., locuzione con la quale si indica correntemente l’indirizzo della progettazione architettonica e del design ...
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postmoderno
postmodèrno (o pòst-modèrno) agg. [dall’ingl. postmodern, comp. di post- e modern «moderno»]. – Termine usato a partire dagli anni ’60 del Novecento, inizialmente negli Stati Uniti e poi [...] e dalla negazione del valore del nuovo e dell’inedito, si sono proposte di superare le istanze razionalistiche del movimentomoderno (v. moderno, n. 1 b) – al quale viene tra l’altro imputato un eccessivo impoverimento del linguaggio architettonico ...
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fucile
(ant. focile) s. m. [lat. *focile «acciarino», der. di focus «fuoco»]. – 1. ant. Acciarino: archibugio a fucile (di qui, per ellissi, il sign. seguente). 2. a. Arma da fuoco portatile individuale, [...] sovrapposto), e in f. a cani interni o senza cani, più moderno. b. Per analogia, nome di altre armi che hanno alcune caratteristiche grado di procurare la visione di un oggetto in movimento scomposto in una serie di immagini. 4. Nel linguaggio ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare [...] realtà anzi rappresentandone la struttura stessa; è quindi movimento e sviluppo che da un concetto astratto e limitato opera la sintesi della tesi e dell’antitesi. 3. Nel pensiero moderno, e anche nel linguaggio com. (in diretta connessione con le ...
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steampunk s. m. Corrente narrativa che introduce, non di rado con ironia, elementi di fantascienza o fantasy all’interno di scenari storici reali o fittizi, nei quali si immagina che la civiltà tecnologica [...] scoperta dell'energia elettrica o del motore a scoppio, secondo questo movimento culturale, non avrebbe fermato il progresso. Semplicemente, molti aspetti della modernità, dai trasporti al computer, si immaginano funzionare grazie al vapore. (Focus ...
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modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, [...] in alcuni ambienti del cattolicesimo europeo e che auspicava un rinnovamento della Chiesa alla luce dell’evoluzione della cultura moderna; gli esponenti di tale movimento (tra i più noti A. Loisy, G. Tyrrel, F. von Hügel e in Italia S. Minocchi ed E ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] di parola e di stampa, di organizzazione politica e di fede religiosa, libertà di movimento, ecc.) che sono tutelati dagli ordinamenti dello stato moderno e da apposite convenzioni nazionali o internazionali, quali soprattutto la dichiarazione dei d ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, [...] classico (il t. greco, romano; il t. di Eschilo, di Plauto); il t. moderno, e il t. italiano del Rinascimento, il t. elisabettiano (il t. di Shakespeare, tecniche quali il mimo, i giochi, il movimento (con altro sign., il termine comprende anche ...
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da
prep. [lat. de ab] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate dal, dallo, dalla, dai (da’), dagli, dalle. Seguìta da parola con consonante scempia iniziale, [...] , il luogo da cui ha inizio o origine un’azione, un movimento. Indica cioè: a. Moto da luogo: partire da casa, arrivare di nascita, di residenza o sim., che svolgeva le veci del moderno cognome, e spesso diventa tale: Leonardo da Vinci, Mino da ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] a stasi, ma in senso più oggettivo, come assenza di movimento, di avanzamento), fase di stato, il periodo d’una Franzesi non si intendevano dello stato (cap. III). Nell’uso moderno, per evitare ambiguità con altri significati, la parola viene a volte ...
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Indirizzo architettonico, urbanistico e del design che fa riferimento al complesso di teorie e di esperienze d’avanguardia elaborate, tra le due guerre mondiali, nell’ambito del Bauhaus, di De Stijl, del costruttivismo, del CIAM e dell’international...
Architetto (Robbiate 1905 - Milano 1977). Si avvicinò al movimento moderno attraverso E. Persico e G. Pagano. Una razionalità, temperata dalla cura per i particolari e i materiali, caratterizza la sua vasta opera: design di arredo e allestimento...