v. tr. [der. di stomaco; cfr. il lat. stomachari «adirarsi, stizzirsi», che è dal gr. στομαχέω «essere disgustato»] (io stòmaco, tu stòmachi, ecc.). – 1. Far rivoltare lo stomaco, provocare nausea e disgusto, [...] insopportabile o venuto a noia, e sim.: in questa stanza c’è un puzzo che stomaca; si rifiutò di assaggiare neppure un lampone essere, sentirsi stomacato (di un cibo, di un ambiente, di un modo divivere, di uno spettacolo, di un comportamento altrui, ...
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tranquillo
1. L’aggettivo TRANQUILLO si dice, nel suo senso più generico, di ciò o di chi è in uno stato di calma e/o di quiete. 2. MAPPA Può riferirsi all’aria o all’acqua, con il significato di non [...] luogo, con il significato di silenzioso, quieto, privo di possibili occasioni di disturbo (è un albergo o timori (avere la coscienza tranquilla; vivere con animo t.; cercare un lavoro egoisti
Vedi anche Calma, Lento, Noia, Pace, Riposo, Sereno, ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] da sé, avere casa propria; precisando il modo divivere, di trattarsi, cioè il tenore di vita condotto: s. come un papa, come quando si stava peggio, frase prov.; sostantivato: gli è venuto a noia lo s. bene (o il bene stare); specificando: star bene, ...
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puzzare
v. intr. [der. di puzzo] (aus. avere). – 1. Emanare cattivo odore: la carne è andata a male e puzza; questo maglione comincia a p., bisogna lavarlo; la fogna puzza tremendamente (o maledettamente); [...] di avere odore, nella frase prov. la bocca gli puzza ancora didi preoccupazione, di disagio: la situazione, la faccenda comincia a puzzare. b. Dar fastidio, venire a noiadi mano a una cosa che puzzava di disprezzare; venire a noia: sembra quasi che i ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende [...] , generati soprattutto dalle convenzioni borghesi e da un’individuale angoscia dei sensi, espressione di una dolorosa consapevolezza della vacuità e della noiadivivere; negli anni della seconda guerra mondiale e soprattutto in quelli del dopoguerra ...
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morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] divivere, detto di uomini o di animali, e più genericam. di ogni organismo (anche vegetale), o elemento costitutivo di una cosa simile, morirei di vergogna; in usi ancora più iperb.: muoio dal sonno; morivo di (o dalla) noia; smettila con codesta ...
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quotidiano
(letter. cotidiano) agg. e s. m. [dal lat. quotidianus, cotidianus, der. di quotidie o cotidie «ogni giorno», comp. di quot «quanti» e dies «giorno»]. – 1. agg. a. Di ogni giorno, che si fa [...] di Luca 11, 3, il gr. ἐπιούσιος che in Matteo 6, 11 è invece tradotto supersubstantialis, cioè «necessario a vivere»), neutro, ciò che appartiene alla vita di tutti i giomi: provvedere al q.; le necessità, la noia, le miserie del quotidiano. ◆ Avv ...
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barbone
barbóne s. m. [accr. (e, in alcune accezioni, der.) di barba1]. – 1. a. Lunga e folta barba: incuteva rispetto con quel suo b. bianco; anche nel senso fig. e scherz. dinoia: a sentire quella [...] ha organizzato il soccorso ai b. nelle notti di gelo; si è ridotto a fare il b., a vivere come un barbone. 2. Razza di cani da compagnia, assai intelligenti, di aspetto elegante e fine, di varia statura, con orecchie pendenti, pelame ricciuto, lanoso ...
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oppressione
oppressióne s. f. [dal lat. oppressio -onis, der. di opprimĕre «opprimere», part. pass. oppressus]. – L’atto, il fatto di opprimere, di tenere oppresso: l’o. della libertà, dei diritti; l’o. [...] psichica: un ambiente triste che dà l’oppressione; e di cosa che preoccupa molto, che provoca ansia, o una grande noia: che o.!; è un’o. continua; o di carico particolarmente gravoso di oneri, di obblighi: l’o. delle tasse, dei contributi. In partic ...
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che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore [...] qualcuno che mi aiutasse; c’erano delle mosche che mi davano noia), o da compl. oggetto (è lo stesso abito che avevo ecc.: non ha di che pagare la pigione; non ha di che vestirsi; non hanno di che nutrirsi; non aveva di che vivere; comune è anche ...
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Leopardi, Giacomo
Achille Tartaro
Il canto dell’infelicità
La poesia di Giacomo Leopardi, testimoniata nei Canti, si collega a un’approfondita riflessione sulla condizione e il destino dell’uomo nella civiltà moderna. Sulla traccia di una...
ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando un profondo rinnovamento nelle lettere,...