sociologia
sociologìa s. f. [comp. di socio- e -logia, sul modello del fr. sociologie]. – Scienza e disciplina che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause e manifestazioni, nei loro [...] contesto sociale e il comportamento criminale, e attualmente ricompresa nella criminologia; s. della politica, quella che assume come oggetto di indagine le istituzioni politiche (spec. le forme di organizzazione del potere) considerate come elementi ...
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mondo di mezzo
loc. s.le m. (fig.) Punto d'incontro tra interessi della politica e dell'imprenditoria e interessi della criminalitàorganizzata, in cui si organizzano e si trattano vantaggiosi affari [...] altri nomi che formavano un mondo composto da vecchi personaggi criminali, veterani degli anni di piombo, abituati a trattare con Questo il Dna su cui si fonda Mafia Capitale, l'organizzazione su cui la Procura di Roma sta facendo luce con una ...
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sindacato2
sindacato2 s. m. [dal fr. syndicat, der. di syndic, che è il corrispondente dell’ital. sindaco ma significa fondamentalmente «rappresentante, procuratore legale» e sim.; nel sign. 3, calco [...] di un’impresa; s. per ramo d’industria, l’organizzazione sindacale dei lavoratori in base al tipo dell’attività produttiva 3. Negli Stati Uniti d’America, associazione a carattere criminale che si propone lo sfruttamento di imprese commerciali, sinon. ...
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yakuza
〈i̯aku∫a〉 s. giapp., usato in ital. al femm., invar. – Nome di un’organizzazionecriminale giapponese analoga alla mafia di altri paesi, e anche dei suoi componenti (usato in questo caso al masch. [...] o al femm., secondo che si riferisca a persone dell’uno o dell’altro sesso). Con funzione di agg., relativo all’organizzazione stessa: il rituale y., le attività illegali yakuza, ecc. ...
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piramide
piràmide s. f. [dal lat. pyrămis -ĭdis, e questo dal gr. πυραμίς -ίδος, nome d’origine incerta, connesso in età ellenistica col greco πῦρ «fuoco», e considerato come allusivo alla forma delle [...] un chiodo in una fessura situata in alto (si possono avere anche piramidi di tre o quattro scalatori). c. Organizzazionecriminale, diffusa spec. in alcuni paesi (come l’Albania o come quelli risultanti dalla dissoluzione della Jugoslavia) negli anni ...
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clan
(ant. clano) s. m. [dall’ingl. clan, adattam. del gaelico clann «discendenza, famiglia, tribù», che è dal lat. planta «pianta»] (pl. ant. clani). – 1. a. Fra i popoli di lingua gaelica, il gruppo [...] capitale; nel linguaggio comune e giornalistico, gruppo appartenente a organizzazioni malavitose, soprattutto in riferimento alla camorra o alla mafia: l’organizzazionecriminale coincide direttamente con l’economia, la dialettica commerciale è l ...
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brigada
(Brigada) s. f. Organizzazione malavitosa romena di stampo mafioso. ◆ [tit.] Criminalità: mafia romena, arrestato a / Torino componente “Brigada”. (Poliziadistato.it, 28 giugno 2013, Comunicato [...] Luisa Ferracane ha inflitto pene da 5 a 15 anni di reclusione. Così è stata svelata una nuova organizzazionecriminale: la «brigada», la mafia romena. (Massimiliano Peggio, Stampa, 28 ottobre 2014, p. 19, Cronache).
Dal rumeno brigada ('brigata ...
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antiracket
‹-ràket› agg. [comp. di anti-1 e dell’ingl. racket «organizzazionecriminale»]. – Di misure e provvedimenti, diretto a contrastare l’azione delle organizzazioni o racket mafiosi: squadra, [...] misure antiracket ...
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ramificazione
ramificazióne s. f. [dal lat. mediev. ramificatio -onis; v. ramificare]. – Il ramificare, o più spesso il ramificarsi; con sign. concreto, la disposizione e l’insieme stesso dei rami. In [...] d’una pianta (anche in senso concr., l’insieme dei varî rami, o, talora, un singolo ramo): le r. d’un corso d’acqua; la r. delle arterie, dei bronchi; una r. della galleria; un’industria, o un’organizzazionecriminale, con numerose ramificazioni. ...
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piovra
piòvra s. f. [dal fr. pieuvre, propr. voce normanna, che risale al lat. poly̆pus «polipo», introdotta nell’uso dai Travailleurs de la mer di V. Hugo, 1866]. – 1. Nome con cui vengono indicati [...] a situazioni sociali: il Nord concretamente era una ‘piovra’ che si arricchiva alle spese del Sud (Gramsci). b. Organizzazionecriminale, con ramificazioni molto estese, il cui potere e la cui influenza si estendono, in forme anche spietate, in ...
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Organizzazione criminale calabrese suddivisa in cosche, particolarmente radicata nella provincia di Reggio di Calabria, ma con ramificazioni in tutto il mondo.
Nel dialetto calabrese, ’ndranghetista significava «membro della Onorata Società»,...
paranzino
s. m. Chi fa parte di un’organizzazione criminale e malavitosa, come quella raccontata dallo scrittore Roberto Saviano nel libro «Paranza dei bambini».
• Le pagine più direttamente narrative del romanzo [«La paranza dei bambini»]...