eleatismo
s. m. [der. di eleatico]. – Scuola filosofica greca, sorta in Elèa, città della Magna Grecia, alla fine del sec. 6° a. C., che ebbe come rappresentanti Parmenide, Zenone e Melisso; la sua dottrina [...] fondamentale, concernente la differenza profonda tra il mondo sensibile, molteplice e mutevole, e il mondo intelligibile, necessario ed eterno, accessibile solo alla conoscenza razionale, influenzò profondamente ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] trattazioni delle scuole ionica e pitagorica è il luogo vuoto e illimitato da cui sorgono i corpi, mentre da Parmenide e Zenone è confinato nel dominio dell’Essere, rappresentato come sfera piena e perfettamente delimitata; mentre la prima concezione ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] pitagorici, sia un continuo divenire, per lo più ciclico (il ritmo del cambiamento cosmico), sia la misura della durata; per Parmenide, invece, non è che un’illusione e, per Zenone, un assurdo, come il movimento stesso, essendo l’Essere, considerato ...
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non essere
nón èssere locuz. usata come s. m. – Espressione filosofica usata per indicare l’assoluta assenza di ogni oggetto o ente (non essere assoluto), ovvero, più raram., l’esclusione di una determinata [...] ) e a non ente (lat. non ens, gr. μὴ ἐόν o μὴ ὄν), nasce con la filosofia eleatica (come riflesso negativo della concezione di Parmenide secondo cui l’essere è la realtà unica e assoluta e il non essere non è pensabile né esprimibile in alcun modo) e ...
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Incisore di monete (fine sec. 5º a. C.) della zecca siracusana, che firma un tetradramma d'argento con testa femminile ornata di sfendone, con quattro delfini in giro e nel rovescio quadriga agonistica con Nike volante.
Pensatore greco (sec. 6º-5º a. C.), massimo rappresentante della scuola eleatica. Il nome di P. è legato alla teoria dell'essere unico, immobile e indivisibile, quale venne più tardi accreditata dalla speculazione platonica e dalla critica aristotelica....