polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, [...] della Polonia; corridoio p., v. corridoio n. 3 a; la lingua p. (o, come sost., il polacco), l’insieme dei dialetti parlati dai Polacchi in gran parte del territorio politico dell’attuale Polonia, in alcune zone della Repubblica Ceca, della Germania ...
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govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti [...] (in questa accezione, un sinonimo, benché parziale, è l’agg. sostantivato esecutivo, dalla loc. potere esecutivo): il g. italiano, polacco, ecc.; costituire, formare il g.; rovesciare, far cadere il g.; una crisi di g.; le dimissioni del g.; atti ...
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translinguismo s. m. Negli studi letterari e traduttologici, il fenomeno riguardante autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna. ♦ Cos’è il translinguismo? [...] è in francese), Joseph Conrad, Vladimir Nabokov e Arthur Koestler: tutti e tre passarono dalle loro lingue madri (polacco, russo e tedesco) all’inglese. (Giorgio Cipolletta, Translingua. La gelosia delle lingue polifoniche di Adrian Bravi, p. 365 ...
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translingue agg. Negli studi letterari e traduttologici, detto di autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna; per estensione, si riferisce anche alle opere [...] è in francese), Joseph Conrad, Vladimir Nabokov e Arthur Koestler: tutti e tre passarono dalle loro lingue madri (polacco, russo e tedesco) all’inglese. (Giorgio Cipolletta, Translingua. La gelosia delle lingue polifoniche di Adrian Bravi, p. 365 ...
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entomofauna s. f. In zoologia, l’insieme delle popolazioni di insetti propri di una determinata zona o regione. ◆ Dal 15 aprile al 30 ottobre, nel centro civico Buranello di Sampierdarena, in 150 bacheche [...] , secondo il Merriam-Webster on line è documentato per la prima volta nel 1951. il termine si configura come un internazionalismo: cfr. entomofauna (spagnolo, portoghese lusitano e brasiliano, polacco), Entomofauna (tedesco), entomofaune (francese). ...
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top jobs (Top Jobs) loc. s.le m. pl. In senso generico, i ruoli di vertice in un’organizzazione. | In partic., nel linguaggio giornalistico, i ruoli di vertice delle principali istituzioni dell’Ue, costituiti [...] con Federica Mogherini. (Alberto D'Argenio, Repubblica, 12 luglio 2014, p. 6, Politica interna) • Il Pis [Prawo i Sprawiedliwość in polacco; Diritto e Giustizia in it.] ha interlocuzioni ormai costanti con Le Pen, non vuole appoggiare Von der Leyen e ...
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fatico
fàtico agg. [dal gr. ϕατικός «che costituisce una pura affermazione», der. del tema ϕατ- affine a ϕημί «dire, parlare»] (pl. m. -ci). – In linguistica, e più specificamente nelle teorie sul comportamento [...] linguistico, termine coniato dall’antropologo polacco-amer. B. Malinowski (1884-1942) per indicare, nelle espressioni comunione f., funzione f., quella particolare funzione che ha talvolta il linguaggio verbale, non di comunicare o chiedere ...
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euroreferendum
(euro referendum), s. m. inv. Consultazione popolare sull’adesione di uno Stato all’Unione europea o sul suo ingresso nel sistema monetario europeo. ◆ [tit.] Gran Bretagna / euroreferendum [...] . Questa duplice spinta, con un po’ di sostegno spirituale da parte del pontefice, dovrebbe mettere in grado il governo polacco di vincere l’euroreferendum. E, indirettamente, potrebbe aiutare Blair a vincere il suo. (Timothy Garton Ash, trad. di ...
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bielorusso
(o belorusso) agg. e s. m. [adattam. del russo belorusskij «russo bianco»]. – 1. Della Bielorussia (già Russia Bianca; bielorusso Belarus´; russo Belorussija), repubblica dell’Europa nord-orientale: [...] parlata, oltre che in Bielorussia, in alcune regioni limitrofe della Polonia. Scarsamente differenziata in dialetti, si distingue dal russo, e si avvicina al polacco, per alcune pronunce, ed è assurta nella seconda metà del ’900 a lingua letteraria. ...
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genocidio
genocìdio (raro genicìdio) s. m. [comp. del gr. γένος «stirpe» e -cidio: voce coniata in forma ingl. (genocide) dal giurista polacco R. Lemkin nel 1944 e pubblicamente usata nel processo di [...] Norimberga (1946)]. – Grave crimine, di cui possono rendersi colpevoli singoli individui oppure organismi statali, consistente nella metodica distruzione di un gruppo etnico, razziale o religioso, compiuta ...
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polacco
polacco [Der. del polacco polak "riguardante la Polonia"] [ANM] Spazio p.: spazio la cui topologia sia deducibile da una struttura di spazio metrico e separabile: v. misura e integrazione: IV 6 f.
POLACCO Designazione usuale di quella parte del territorio polacco che raggiunge il mar Baltico e la città libera di Danzica, separando la Prussia orientale dal resto della Germania (v. polonia; germania).