postmodernopostmodèrno (o pòst-modèrno) agg. [dall’ingl. postmodern, comp. di post- e modern «moderno»]. – Termine usato a partire dagli anni ’60 del Novecento, inizialmente negli Stati Uniti e poi [...] aspetti e valori di un passato non lontano, precedentemente considerati deteriori e criticabili. Come sost., i postmoderni, gli assertori e seguaci di movimenti artistici, filosofici e culturali che hanno adottato tale posizione critica. ...
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dopo-Ottantanove
(dopo-’89, dopo ’89), s. m. inv. Fase politica successiva al crollo del muro di Berlino, avvenuto il 9 novembre 1989. ◆ Seguitò John Fuegi («Brecht & Company») alla ricerca del «vero [...] 16 settembre 2001, p. 6, Apocalisse) • «Dobbiamo renderci conto che nella società civile del dopo-’89 l’uomo postmoderno sta vivendo un travaglio in cui si apre la possibilità per il cristianesimo di intercettare le domande costitutive dell’esistenza ...
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cybercultura
(cyber-cultura), s. f. La cultura dell’era informatica e telematica. ◆ Sul tentativo di esorcizzare l’abisso del corpo, scrive [Franco] Rella, si fonda gran parte della tradizione occidentale. [...] di nuovi metodi che consentano di porre al centro della riflessione stili di vita e fenomeni che (come il postmoderno, il femminismo, il multiculturalismo, la cultura giovanile, la cyber-cultura, la globalizzazione e le reazioni ad essa...) sono ...
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cyberfemminismo
s. m. Femminismo dell’era telematica, movimento di pensiero e di attività politica di impronta femminista che si situa nelle frontiere del cyberspazio e cerca di utilizzare le nuove tecnologie [...] Stella Conte, Repubblica, 8 marzo 1999, p. 22, Cronaca) • Orlan, artista del corpo e icona del cyberfemminismo postmoderno, era ieri a Napoli, ospite dello studio Morra, per presentare la nuova rivista semestrale «Avatar». (Mattino, 29 settembre ...
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post-
pòst- [dal lat. post, post- «dopo, dietro»]. – Prefisso di molte parole composte, derivate dal lat. o, più spesso, formate modernamente, nelle quali indica per lo più posteriorità nel tempo, col [...] funzione prepositiva rispetto al secondo elemento, che può essere un sostantivo o, più spesso, un aggettivo (postpliocene, postmoderno, postoperatorio). In termini dell’anatomia e anche della fonologia, ha spesso sign. locale, di «dietro, posteriore ...
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postmodernismo
s. m. [dall’ingl. postmodernism, der. di postmodern «postmoderno»]. – Termine con cui, nella critica artistica, si indica una serie di esperienze teoriche e pratiche svolte nel campo architettonico [...] (e analogam. anche in altri ambiti culturali) a partire dagli anni ’60 del Novecento ...
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tondelliano
s. m. e agg. Scrittore che si richiama ai contenuti e allo stile di Pier Vittorio Tondelli (1955-1991); relativo al pensiero e all’opera di Tondelli. ◆ Si presenta presso la casa editrice [...] p. 38, Sette giorni in libreria) • «Da una parte, con Umberto Eco, c’è stato il postmoderno come retorica; dall’altra c’è stata la rappresentazione della realtà postmoderna, con la generazione di Tondelli e dei tondelliani: è lui il vero maestro dei ...
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biobar
(bio-bar), s. m. inv. Bar nel quale si consumano prodotti biologici, naturali. ◆ Verranno proposte alcune attività per i più piccoli, pareti da arrampicare, giochi di gruppo, lanci dalla teleferica. [...] curato dal WWF. (Luca Angelini, Corriere della sera, 12 aprile 2002, p. 57, Cronache) • Un bio-bar dal design postmoderno molto conosciuto tra i convertiti al verbo vegetariano, dove all’ora di pranzo puoi trovare anche giovani manager e colleghe ...
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albergo diffuso
loc.le s.le m. Struttura ricettiva turistica, caratterizzata dalla dislocazione di stanze o appartementi in più edifici distribuiti in un territorio delimitato, di solito di un piccolo [...] della civiltà del lavoro, il progressismo delle macchine, la stessa mitografia operaia per convertirsi in un frullato postmoderno di agriturismi, alberghi diffusi e prodotti tipici come cifre ideologiche, in una visione del territorio come panorama ...
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casa-museo
(casa museo) loc. s.le f. Abitazione privata di particolare interesse storico e culturale, di solito perché abitata in passato da un personaggio illustre, trasformata in museo aperto al pubblico. [...] Poesia. (Anna Cirillo, Repubblica, 22 marzo 2011, Milano, p. 11) • [tit.] Quella casa-museo / color giallo a Modena – Un allestimento “postmoderno” ora racconta / la vita di Enzo Ferrari nel luogo in cui nacque. (Stampa, 9 marzo 2012, p. 25, Società ...
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Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in una fase caratterizzata dalle dimensioni...
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura della postmodernità si confronta con uno scenario globale, con l’Europa delle metropoli e delle reti, con una...