prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica [...] e sull’uso delle clausole metriche; p. poetica, p. lirica, che arieggia i modi e i procedimenti tipici della poesia. Con riferimento alle opere in prosa di un’epoca, di un ambiente, di un autore: la p. greca, latina; la p. dei primi secoli; la p. del ...
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prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.). ...
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lirismo
s. m. [der. di lirico]. – 1. Carattere dell’espressione in genere, e spec. dell’espressione artistica (poesia, prosa, pittura, musica, cinema, ecc.), in cui predomina il valore lirico, inteso [...] felliniano. Con accezione più partic., tendenza, caratteristica della letteratura moderna, a dare forma lirica a composizioni in prosa, anche di altro genere che lirico, come racconti, romanzi, ecc., nelle quali viene accentuato il valore evocativo ...
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clausola
clàuṡola (ant. clàuṡula) s. f. [dal lat. clausŭla, der. di claudĕre «chiudere»]. – 1. a. Conclusione di uno scritto, di una lettera e sim.; chiusa di un periodo, o di un membro del periodo, [...] successione di sillabe lunghe e brevi variamente unite a formare piedi metrici nella prosa greca e latina, e dalla varia combinazione di sillabe toniche e atone nella prosa medievale (nella quale prese il nome di cursus). b. In diplomatica, sono così ...
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cursus
s. m., lat. [v. córso2] (pl. cursus). – Nella prosa latina medievale, l’andamento ritmico del periodo; in partic., la clausola o cadenza che chiude armoniosamente il periodo o la frase, risultando [...] dall’unione di due parole, ognuna con proprio accento. Il cursus, derivato dalla clausola metrica della prosa latina classica quando, dileguatosi il senso della quantità, si sostituì a questo il senso dell’accento, era di tre tipi fondamentali: il c. ...
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ciclo1
ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, [...] di gesta su Carlomagno e i suoi baroni; c. brettone, o di re Artù, la produzione narrativa medievale, in versi e in prosa, di colorito magico e favoloso, fiorita intorno alle imprese dei cavalieri di re Artù, ai casi di Tristano e Isotta, e di altri ...
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prosastico
proṡàstico agg. [der. di prosa] (pl. m. -ci). – Che è in prosa: scritti p.; componimento p.; forma p.; letteratura p.; la tradizione prosastica. O che è proprio della prosa (contrapp. a poetico): [...] parole, espressioni p., modi p.; linguaggio p.; versi di tono p., e sim. (non ha, di solito, la connotazione spreg. che è invece tipica di prosaico) ...
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metrico
mètrico agg. [dal lat. metrĭcus, gr. μετρικός, der. di μέτρον «misura; metro (del verso)»] (pl. m. -ci). – 1. a. In relazione a metro nel sign. di «misura», che concerne la misura, la misurazione: [...] , in contrapp. alla poesia sillabica o ritmica, fondata sull’accento e sul numero delle sillabe nel verso; analogam., prosa m., negli scrittori greci e latini, quella in cui la disposizione delle parole era regolata, riguardo alla quantità delle ...
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agg. [dallo spagn. lindo, dal lat. limpĭdus «limpido, puro, pulito, e sim.» o dal lat. legĭtimus «secondo la legge, convenevole»]. – 1. a. Degli indumenti, della biancheria, accuratamente lavato e stirato, [...] ne ’l dolce Sole ottobrino (D’Annunzio). 2. fig. Nitido, chiaro, schietto, e insieme semplice, ordinato: uno stile l., una prosa l. e sobria; un linguaggio l. e arguto; scrittore l.; anche del disegno e della pittura: un l. quadretto; una forma e ...
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romanzo
1. Il nome ROMANZO deriva dall’aggettivo romanzo, che fa riferimento all’insieme delle lingue che derivano dal latino e definiva in origine un testo scritto in volgare e non in latino, che era [...] . Con questa parola, infatti, nel periodo delle origini delle letterature moderne si indicava un ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, che aveva lo scopo di divertire il lettore con il racconto di avventure eroiche ispirate a storie ...
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Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle regole metriche e ritmiche proprie della poesia; il termine è riservato specialmente all’espressione letteraria. P. d’arte Nel linguaggio della critica letteraria, la p. tipica dei...
prosa
Francesco Tateo
Il largo e vario uso che D. fece della p., l'importanza e l'originalità da lui attribuita all'esperimento della p. volgare, e le sparse considerazioni che egli espresse usando questo termine di p., s'intendono nella...