valorevalóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] bene di acquistare altri beni, cioè il suo «prezzo relativo»; teoriadel v., quella che spiega il valore di scambio (o prezzo relativo) dei beni; teoriadel v.-lavoro, quella enunciata dagli economisti classici e successivamente sviluppata da K. Marx ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, [...] lingua, l’insieme dei fonemi che in quella lingua hanno un valore distintivo. e. In musica, insieme di norme stabilito per regolare delle spese pubbliche; s. giuridico, nella teoria normativa del diritto, sistema di norme collegate reciprocamente da ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene [...] nella elettrodinamica quantistica, secondo la teoriadel fisico inglese P.A.M. delvalore della pressione residua dell’aeriforme presente, in basso v. (per valori fino a 100 pascal), medio v. (per valori tra 100 e 0,1 pascal), alto v. (per valori ...
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unitario
unitàrio agg. e s. m. [der. di unità]. – 1. agg. a. Che si fonda sull’unità, che si ispira o tende all’unità, alla solidalità di tutte le componenti: l’ideale u. del Risorgimento, l’idea u. [...] ; gli attuali sviluppi di queste teorie sono correntemente indicati come teorie unificate (v. unificare). c. matematica, il termine acquista significati diversi a seconda del sostantivo cui è applicato: matrice u., valore u., ecc. 2. s. m. (f ...
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calcolo
1. MAPPA Un CALCOLO è una successione più o meno lunga di operazioni che forniscono la soluzione di un problema matematico (fare un c. a memoria; un c. giusto, sbagliato). 2. Con un significato [...] il calcolo è l’insieme delle teorie e dei metodi usati in alcuni a formule risolutive applicabili a qualsiasi valore numerico delle indeterminate. 3. MAPPA lavoro dovrebbe essere terminato entro la fine del mese); in particolare, in alcuni casi ...
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svalutare
v. tr. [der. di valuta, col pref. s- (nel sign. 1)] (io svalùto, più com. ma meno corretto io svàluto, ecc.). – 1. a. In economia e in finanza, s. la moneta (s. lo yen, il dollaro, ecc.), diminuirne [...] è riferito anche alla diminuzione delvalore interno della moneta (ossia all’inflazione, come perdita del potere di acquisto): il , anche come agg.: moneta svalutata; merci svalutate; in senso fig.: teorie, ideologie svalutate, che hanno perso valore. ...
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politico1
polìtico1 agg. [dal lat. politĭcus, gr. πολιτικός, der. di πολίτης «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la politica, cioè l’arte del governo, l’esercizio dei pubblici poteri, l’amministrazione [...] concezioni relative all’amministrazione del potere, all’arte del governare, ecc.: pensiero p.; idee, opinioni, teorie p.; cultura p.; politici (v. anche al n. 6). e. Sempre con valore limitativo e specificativo, detto di chi si trova in una data ...
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monetario
monetàrio agg. e s. m. [der. di moneta; come sost., dal lat. monetarius]. – 1. agg. a. Che concerne le monete, relativo alle monete: la circolazione m.; convenzione m., fra più stati; teorie [...] valore superiore a quello intrinseco; sistema m. bimetallico, v. bimetallismo; sistema m. monometallico, v. monometallismo; Sistema m. europeo, v. SME; teoria m., teoria di conto, scelta come unità di misura delvalore di tutti i beni, rispetto alla ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello [...] teorie sulla cultura dei p., dall’ateismo p. alle teorie della promiscuità sessuale, del preanimismo, del prelogismo, ecc., rivelatesi poi del grossolano, di mentalità rozza, oppure, con valore attenuato, ingenuamente semplice e istintivo: sono bravi ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] deduttivo), mentre l’ampiezza del campo di applicazione (che può essere comune a diverse teorie e addirittura a diverse si estende l’insieme dei numeri, ma che non ha comunque valore tassativo. d. Il termine ricorre inoltre in locuz. proprie di ...
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valore lavoro, teoria del
Andrea Fumagalli
Teoria sviluppata dagli economisti classici (➔ classica, economia), basata sulla misurabilità in termini oggettivi del valore (➔ ).
Le origini della teoria del valore lavoro
È con l’avvento del...
Economista italiano (Modena 1865 - Firenze 1944); docente di scienza delle finanze e di economia politica nelle univ. di Siena (1889) e di Napoli (1899-1938); socio nazionale dei Lincei (1913-38). Seguì le teorie classiche integrandole con i...