modernomodèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi [...] , locale, albergo m.; casa m.; fabbrica dotata di impianti molto moderni. In partic., di oggetti artistici, d’arredamento e sim., che vi è, in questi, di nuovo rispetto alla tradizione: un uomo m., una donna m.; i ragazzi m. non vogliono accettare ...
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homo
〈òmo〉 s. m., lat. – Voce corrispondente all’ital. uomo, che ricorre in alcune locuzioni del lat. classico, o scientifico, o moderno, note in questa loro forma e generalmente non tradotte. Appartiene [...] rinvenuti, isolati e quindi specifici, nei varî gruppi razziali attuali. Nel lat. moderno, homo oeconomicus 〈... ekonòmikus〉 ( «uomo economico»), l’uomo idealmente inteso dall’economia pura come soggetto dell’attività economica, cioè come individuo ...
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antico
1. MAPPA Si dice ANTICO ciò che risale e si riferisce a un’età passata da lungo tempo, a molti anni o a molti secoli fa (i tempi antichi; un’antica leggenda); spesso questo aggettivo è contrapposto [...] tipici di altri tempi un atteggiamento, una qualità, un’abitudine (uomo di antica onestà). 4. L’uso di antico si è poi gli uomini dell’età antica (la disputa degli antichi e dei moderni).
Parole, espressioni e modi di dire
all’antica
di antica data ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] che si affermerà come prevalente nel pensiero filosofico moderno e contemporaneo: come sinon. di sostanza pensante In più diretta contrapp. al corpo, cioè alla parte materiale dell’uomo: il conflitto tra s. e materia; non bisogna badare soltanto alle ...
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qualunque
qualùnque (ant. qualunche) agg. indef. m. e f. [comp. di quale e -unque, cfr. lat. qualiscumque], invar. – 1. Con funzione di indef. relativo, l’uno o l’altro che sia (senza differenza, o senza [...] ). 2. Con semplice valore indefinito (che è il più com. nell’uso moderno): q. persona, q. animale; in q. ora del giorno e della parla: è un impiegato q., come ce ne sono tanti; è un uomo q.; fermiamoci in una locanda q., basta che ci sia un letto per ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con [...] recentemente si è insistito anche su un u. scientifico, per sottolineare l’importanza essenziale delle scienze nella formazione della cultura e dei modi di vita dell’uomomoderno. Per l’espressione terzo u. usata da taluni studiosi, v. neoumanesimo. ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli [...] stanco e frale, Per dir ... (Petrarca); cfr. l’analogo uso moderno di penna. b. Verghetta di una lega di piombo e stagno, usata sempre messo ... nel non dare scandalo (Bassani); lo stile è l’uomo (fr. le style c’est l’homme, propriam. le style est ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] matrimonio, la residenza e il domicilio. Considerando poi l’uomo come membro della comunità giuridica, si perviene al concetto più si intendevano dello stato (cap. III). Nell’uso moderno, per evitare ambiguità con altri significati, la parola viene ...
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malo
agg. [lat. malus]. – 1. Nell’uso ant. e letter. è l’opposto di buono in quasi tutti i suoi sign. (sostituito nell’uso corrente e moderno da cattivo). Per lo più usato in senso morale, per indicare [...] Tra m. gatte era venuto ’l sorco (Dante); l’uomo sociabile è qualche volta mosso dalle m. leggi a offender si tronca talvolta in ma’ (v. ma’1). 2. Nell’uso moderno (soprattutto letter.), si mantiene vivo in alcune locuz. particolari: mala cosa (m ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] e intonazione più familiare: il possesso della r. distingue l’uomo dagli animali; parlare, pensare, agire, comportarsi secondo r., o alla conoscenza intuitiva propria dell’intelletto. Nel pensiero moderno, e in partic. nel razionalismo (v.), si ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: a) caratteristiche morfologiche principali...
Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in una fase caratterizzata dalle dimensioni...