zoppo /'tsɔp:o/ o /'dzɔp:o/ [lat. cloppus (in glosse), alterato forse per incrocio con zanca]. - ■ agg. 1. [di persona, animale, arto e sim. che, per cause anatomiche o funzionali, cammina o si muove in modo difettoso: un uomo z.; gamba z.; rimanere z.] ≈ (region.) cionco, claudicante, sciancato, zoppicante. ‖ storpiato, storpio, (region.) stroppio. 2. (estens.) [di mobile e sim., che traballa poiché ha una gamba o un piede più corti: tavolino, sedia z.] ≈ (fam.) ballerino, instabile, malfermo, pencolante, traballante. ↔ fermo, fisso, saldo, sicuro, stabile. 3. (fig.) [di ragionamento, discorso e sim., che non è condotto con il necessario rigore: argomentazione, periodo z.] ≈ difettoso, imperfetto, incerto, incompleto, (non com.) mendoso, stentato, tirato per i capelli, traballante, zoppicante. ↔ saldo, solido. ■ s. m. (f. -a) [chi è zoppo, spec. per imperfezione congenita o in modo durevole: Gesù guariva gli z.] ≈ ‖ sciancato, storpio. ⇑ handicappato, invalido, minorato.