Nome di varî re della dinastia araba aramaizzata dell'Osroene, con capitale Edessa, che regnarono qualche secolo prima e dopo Cristo. Uno di essi, Abgar V il Nero, è il protagonista di una tradizione molto antica, secondo la quale egli, essendo ammalato, scrisse a Gesù chiedendogli di venire da lui e guarirlo. Gesù avrebbe scritto a sua volta promettendogli l'invio di un suo discepolo per curarlo e predicare il Vangelo a Edessa. Questa tradizione è accolta da Eusebio di Cesarea (4º sec.), da un testo siriaco del 400 circa (la dottrina di Addai, che narra anche dell'invio del discepolo Addai identificato con Taddeo), e dalla Peregrinatio Aetheriae (fine 4º sec., v.). La lettera di Cristo avrebbe avuto il miracoloso potere di preservare la città in cui fosse custodita; di qui un potere miracoloso attribuito al suo testo, che venne trascritto in numerosissimi amuleti in molte lingue in tutto l'Oriente cristiano. Un ampliamento della leggenda parlava anche di un ritratto di Cristo fatto fare dal re; alcune chiese europee, fra cui S. Silvestro in Capite a Roma, se ne dissero custodi, dopo il trasporto in Occidente. Un discendente della dinastia di Edessa, Abgar IX (179-216), si convertì ufficialmente al cristianesimo. È probabile che la tradizione di cui sopra abbia origine in questo ambiente ed in questo periodo.