Prodotto della fermentazione di liquidi alcolici come vino, birra ecc., per l’azione di batteri aerobi del genere Acetobacter. Di sapore acre, viene usato come condimento e per la conservazione di prodotti alimentari.
In Italia la legge prescrive che il nome di a. sia riservato a prodotti ottenuti dalla fermentazione acetica dei vini con contenuto di acido acetico non inferiore a 6 g/100 ml. In altri paesi l’a. può essere ottenuto per fermentazione del sidro, del malto, della birra, della melassa, del riso, o addirittura per diluizione di acido acetico puro. L’a. di vino si produce a partire sia da vini bianchi e rosati sia da vini rossi; la sua qualità dipende da quella del vino di partenza e dalla tecnologia di produzione. A. particolarmente aromatici sono quelli di champagne, di sherry e l’a. balsamico di Modena, che si ottiene dal mosto di uva filtrato, cotto e sottoposto contemporaneamente a fermentazione alcolica e acetica.
L’aggiunta di a., creando un ambiente acido cui i microrganismi sono particolarmente sensibili, contribuisce, insieme al calore, ad abbattere la carica microbica eventualmente presente nei cibi, effetto questo di notevole importanza nella preparazione di alimenti conservati.